Web 3D: differenze tra le versioni

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Dopo un inizio brillante e pieno di aspettative, in cui nacquero numerose aziende pronte a muoversi in questo nuovo campo di ricerca e sviluppare così nuovi standard per un cospicuo ritorno economico, le promesse non vennero mantenute e la navigazione in tre dimensioni rimase solo un'utopia. Molte società 3D abbandonarono il lavoro e cambiarono attività, lasciando di fatto questo promettente progetto in uno stato di stallo. Le cause di questo insuccesso possono essere principalmente ricercate in fattori di natura prettamente tecnologica e in una mancata partecipazione al progetto da parte delle grandi software house. Ma vediamo meglio di cosa si tratta: gli ambienti 3D richiedono l'utilizzo di hardware con certe caratteristiche che il mercato di allora non era ancora in grado di offrire. Inoltre il mancato supporto da parte dei browser, rendeva difficile l'integrazione dello scenario 3D nel browser utilizzato dall'utente. Altre cause possono essere ricondotte alla sofisticata competenza tecnica specifica che la nuova tecnologia richiedeva, carente nei web designer, e alla poca volontà da parte delle aziende di software house di costituire uno standard che fosse "open". Inoltre, a causa di quest'ultima condizione, molte aziende leader come [[Macromedia]] (successivamente assorbita da [[Adobe (azienda)|Adobe]]) hanno sviluppato un proprio standard sul quale basare le proprie applicazioni, introducendo quindi una vera e propria competizione tra standard proprietari e quelli invece [[Open source]] come [[VRML]].
 
Giunti a questo punto si pensava che [[VRML]] fosse un totale fallimento destinato a scomparire molto presto nel panorama delle tecnologie 3D per il web. Ma non fu così. Grazie alla nascita di un nuovo gruppo nel [[1996]], il VRML Consortium, successivamente denominato [[Web 3D Consortium]] si promuoveva l'uso di VRML con un forte orientamento verso il mercato. [[VRML]] è stato sostituito da [[X3D]]<ref>{{Cita web|url=http://news.zdnet.co.uk/internet/0,1000000097,39199121,00.htm|titolo=x3d|accesso=3 febbraio 2021|dataarchivio=12 novembre 2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091112200449/http://news.zdnet.co.uk/internet/0,1000000097,39199121,00.htm|urlmorto=sì}}</ref>, standard nato grazie al sostegno di [[Microsoft]], [[Sun Microsystem]] e del [[W3C]], che si basa sul linguaggio [[XML]] e porta con sé notevoli migliorie.
 
Questa situazione di dualità tra il desiderio di realizzare uno standard [[Open source]] e la volontà da parte delle aziende di creare applicazioni closed source, cercando di affermare sugli altri la propria tecnologia, non portò a nessuna conclusione e di fatto non si è arrivati alla definizione di uno standard vincente in maniera netta sugli altri. C'è un considerevole numero di società che realizzano servizi 3D per puro scopo commerciale, ognuna delle quali sviluppa un proprio player<ref name=":0" />. Ad esempio [[Adobe Flash]] (obsoleto dal 31 dicembre 2020<ref name="finevita">{{cita web|url=https://theblog.adobe.com/adobe-flash-update/|titolo=Flash & The Future of Interactive Content|editore=Adobe|accesso=19 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171202123704/https://theblog.adobe.com/adobe-flash-update/#|dataarchivio=2 dicembre 2017|urlmorto=sì}}</ref>) era in grado di creare animazioni 3D anche interattive<ref>{{Cita web|url=https://www.youtube.com/watch?v=Q3oQQkov-Bw|titolo=3d flash}}</ref> con il plugin Flash Player.