Cerano d'Intelvi: differenze tra le versioni
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|Altitudine =
|Abitanti = 540
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/
|Aggiornamento abitanti = 30-11-2020
|Sottodivisioni = Giuslino, Cerano, Veglio
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Nel primo trentennio del XII secolo il paese fu coinvolto nelle lotte fra Como e [[Milano]], divenne feudo dei Camozzi nel secolo seguente e nel 1416 passò sotto la Signoria dei [[Rusca (famiglia)|Rusconi]] di Como.
Gli annessi agli Statuti di Como del [[1335]] riportano Il “comune de Zerrano” all'interno della [[pieve d’Intelvi]]<ref
Nel Cinquecento le sue terre furono occupate da Gian Giacomo de' Medici come tutta la valle d'Intelvi, che dal 1583 fu feudo dei Marliani.
Nel [[1644]] il comune non faceva più parte della pieve d'Intelvi, bensì nel territorio dei cosiddetti "Cinque comuni della Mezena", comprensivo anche di [[Casasco]], [[Pigra]], [[Schignano]] e di Mezzena (l'odierno comune di [[Dizzasco]])<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001489/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Cerano, sec. XIV - 1757 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-01}}</ref>.
Nel [[1647]] il comune di Cerano ottenne la redenzione dall'infeudazione, fatto che comportò l'istituzione di un pagamento quindecennale ancora in essere nel [[1751]], anno in cui Cerano, sempre essere inserito tra i Comuni della Mezzena, risulta comprendere anche i cassinaggi di Giuslino, Deglio e “Monti e Molini”<ref name=":3" />.
Un decreto di riorganizzazione amministrativa del [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia napoleonico]] datato [[1807]] sancì l'aggregazione del comune di Cerano in quello di [[San Fedele Intelvi|San Fedele]], decisione che fu tuttavia abrogata con la [[Restaurazione]]<ref name=":1">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001498/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Cerano, 1816 - 1859 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|sito=www.lombardiabeniculturali.it|accesso=2020-05-01}}</ref>.
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==== Chiesa di San Tommaso ====
La Parrocchiale di San Tommaso è di origine [[Romanico lombardo|romanica]] come il campanile chiamato Torre di Teodolinda con [[Lesena|lesene]] angolari e cordonature di [[Archetti pensili|archetti]] e [[Dentelli (architettura)|dentelli]] ai piani. Si vuole costruita sui ruderi di un castello [[Altomedievale|altomedioevale]] della [[Teodolinda|regina]], la cui corona gemmata appare nello stemma comunale. La [[navata]] conserva [[Affresco|affreschi]] e tele di epoca [[Barocco|barocca]], una ''Crocifissione'' ad olio attribuita a [[Vincenzo Civerchio]], stucchi dell'intelvese Diego Carloni e [[Paliotto|paliotti]] in [[scagliola]]''<ref name=":
==== Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta ====
La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta nella frazione di Veglio è un imponente edificio che s'innalza su una piccola altura fuori dal centro abitato. La chiesa ha linee barocche sia all'esterno che nella decorazion interna delle cappelle. La navata è ornata da un altare in stucchi della scuola di Diego Carloni e da una tela attribuita a [[Giulio Quaglio il Giovane|Giulio Quaglio]]. Nascosta dietro la prima cappella laterale a destra è possibile ammirare quel che resta della chiesa medievale della primitiva [[abside]] [[Romanico lombardo|romanica]] del XII secolo con lesene arricchite da [[semicolonne]], finestrelle a doppia [[strombatura]] e coronameno di archetti e dentelli<ref>{{Cita web|url=https://www.romanicomo.it/ceranointelvi.htm|titolo=RomaniCOMO|sito=www.romanicomo.it|accesso=21 marzo 2020}}</ref>. Sulle sue pareti si possono ammirare i più antichi affreschi della valle del XIV secolo raffiguranti scene della Passione di Cristo. La chiesa è inoltre arricchita da stucchi policromi di Diego Carloni''<ref name=":
==== Chiesa di San Zeno ====
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=== Architetture civili ===
Il paese conserva ancora fra le case portali medievali e la Corte Cometti con il suo porticato romanico e i graffiti secenteschi.''<ref name=":02222223222"
== Società ==
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