TrueType: differenze tra le versioni
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== Storia ==
''TrueType'' era conosciuto durante la sua fase di sviluppo, prima con il nome in codice "Bass" e successivamente con il nome in codice "Royal"<ref>{{
Tutti questi tipi di carattere possono ora essere ridimensionati a tutte le dimensioni sullo schermo e sulla stampante, rendendo il sistema operativo Macintosh 7 il primo sistema operativo a funzionare senza caratteri bitmap. I primi sistemi TrueType, essendo ancora parte del sottosistema grafico QuickDraw di Apple, non rendevano i caratteri di Type 1 sullo schermo come fanno oggi. A quel tempo, molti utenti avevano già investito molto denaro nei font Type 1 ancora proprietari di Adobe. Come parte della tattica di Apple di aprire il formato del carattere contro il desiderio di Adobe di tenerlo chiuso a tutti tranne che ai licenziatari Adobe, Apple ha concesso in licenza TrueType a Microsoft. Quando TrueType e la licenza a Microsoft sono stati annunciati, John Warnock di Adobe ha tenuto un appassionato discorso in cui ha affermato che Apple e Microsoft stavano vendendo olio di serpente, e quindi ha annunciato che il formato di Type 1 era aperto a chiunque.
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=== Adozione da parte di Microsoft ===
Per garantire la sua ampia adozione, Apple ha concesso in licenza TrueType a Microsoft gratuitamente<ref>{{
I tecnici Microsoft e Monotype hanno utilizzato la tecnologia di suggerimento di TrueType per garantire che questi caratteri non soffrissero del problema di illeggibilità a basse risoluzioni, che in precedenza aveva forzato l'uso di caratteri bitmap per la visualizzazione sullo schermo. Successivi progressi tecnologici hanno introdotto il primo anti-aliasing, che smussa i bordi dei caratteri a scapito di una leggera sfocatura, e più recentemente il [[rendering]] dei subpixel (l'implementazione Microsoft si chiama ClearType), che sfrutta la struttura dei pixel dei display basati su LCD per aumentare la risoluzione apparente del testo. Microsoft ha fortemente commercializzato ClearType e le tecniche di rendering sub-pixel per il testo sono ora ampiamente utilizzate su tutte le piattaforme.
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Il progetto FreeType di David Turner ha creato un'implementazione indipendente dello standard TrueType (così come altri standard di font in FreeType 2). FreeType è incluso in molte distribuzioni Linux.
Fino a maggio 2010, c'erano potenziali violazioni di brevetto in FreeType 1 perché parti della macchina virtuale di suggerimento TrueType erano state brevettate da Apple, un fatto non menzionato negli standard TrueType. (I titolari di brevetti che contribuiscono agli standard pubblicati da un importante organismo di normalizzazione come ISO sono tenuti a rivelare l'ambito dei loro brevetti, ma TrueType non era uno standard di questo tipo.<ref>{{
== Note tecniche ==
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=== Protezione incorporata ===
Il formato TrueType consente il tipo più elementare di gestione dei diritti digitali: un ''[[Campo di bit|campo di bit incorporabile]]'' che specifica se l'autore consente l'incorporamento del file del carattere in cose come file [[Portable Document Format|PDF]] e siti Web. Chiunque abbia accesso al file del font può modificare direttamente questo campo, ed esistono semplici strumenti per facilitarne la modifica (ovviamente, la modifica di questo campo non modifica la licenza del font e non conferisce ulteriori diritti legali<ref>{{
=== Formati dei caratteri ===
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Un file di raccolta TrueType inizia con una tabella ttcf che consente l'accesso ai caratteri all'interno della raccolta puntando a singole intestazioni per ogni carattere incluso. I caratteri all'interno di una raccolta condividono la stessa tabella di struttura del glifo, sebbene ogni carattere possa fare riferimento a sottoinsiemi all'interno di tali profili a modo suo, attraverso le tabelle "cmap", "nome" e "loca".
Un'estensione.ttf indica un carattere TrueType normale o un carattere [[OpenType]] con contorni TrueType, mentre un'estensione <code>.ttc</code> è riservata ai TTC. L'editor di caratteri definiti dall'utente finale di Windows (EUDCEDIT.EXE) crea il carattere TrueType con il nome EUDC.TTE<ref>{{
Nel classico Mac OS e macOS, OpenType è uno dei diversi formati indicati come font data-fork, poiché mancano del classico fork delle risorse del Mac.
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