M.3 (dirigibile): differenze tra le versioni
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==Impiego operativo==
Dal 17 marzo 1916 il dirigibile ''M.3'' fu custodito a Boscomantico all'interno di un [[hangar]] metallico lungo 90 metri, largo 21,80, alto 24 metri e dotato di una fossa centrale per ospitare la navicella.<ref name=B8p11>{{Cita|Bellè 2018|p.11}}.</ref> Drammatica fu la sua prima missione bellica, nella zona del [[Passo del Tonale]]: raggiunto da un [[proiettile]] sparato da una [[Batteria (militare)|batteria]] [[Impero austro-ungarico|austroungarica]] posta in alta quota, nel percorso di ritorno fu preso di mira a [[Brescia]] dall'[[artiglieria]] [[Italia|italiana]] e infine attaccato anche da due [[Idrovolante|idrovolanti]] che lo costrinsero ad atterrare a [[Borgosatollo]].<ref name=B8p11/> Ripartito danneggiato, fu di nuovo attaccato da un velivolo [[Société des avions Henri & Maurice Farman|Farman]] nazionale, il cui [[Pilota (aviazione)|pilota]] lo aveva scambiato per un'aeronave nemica.<ref name=B8p11/> Riparati i danni, l<nowiki>'</nowiki>''M.3'' operò sulla [[Vallagarina|Val Lagarina]] compiendo azioni di [[Aereo da bombardamento|bombardamento]] delle [[Fortificazione|fortificazioni]] di [[Monte Brione]] a [[Riva del Garda]], ma anche sul [[Tagliamento]],<ref name=B8p11/> con i capitani Benigni e [[Angelo Berardi (militare)|Angelo Berardi]] ed il capitano [[Attilio Calderara]] nell'equipaggio.
Nel mese di marzo del 1917 sfruttò una delle poche finestre utili offerte dal cattivo tempo per colpire nella notte sul 19 le stazioni ferroviarie di [[Calliano (Trentino-Alto Adige)]] e di [[Aldeno]], in Val Lagarina. Il dirigibile percorse una rotta sul [[Lago di Garda]] e la [[Valle del Sarca]] e poi la [[Valle dell'Adige]], ma al rientro sfuggì a fatica all'illuminazione dei proiettori disposti in quota ed al tiro della contraerea.
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