Primavera croata: differenze tra le versioni

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La classe dirigente jugoslava interpretò l'intera faccenda come una restaurazione del nazionalismo croato, respinse il movimento come [[Sciovinismo|sciovinista]] e la polizia reprimette brutalmente i manifestanti. Nel 1971, la classe dirigente [[Unione Sovietica|dell'Unione Sovietica]] esercitò un'ulteriore pressione su Tito direttamente per mezzo di [[Leonid Il'ič Brežnev|Leonid Brezhnev]] e indirettamente grazie ai suoi ambasciatori in Jugoslavia, per affermare il controllo del partito comunista all'interno della Jugoslavia, apparentemente aderendo alla [[Dottrina Brežnev|dottrina di Breznev]].<ref>{{Cita news|lingua=scr|nome=Ivo|cognome=Banac|wkautore=Ivo Banac|url=http://www.vecernji.hr/vijesti/kako-su-rusi-lomili-tita-slomili-hrvatsku-clanak-347999|titolo=Kako su Rusi lomili Tita i slomili Hrvatsku|pubblicazione=[[Večernji list]]|data=20 novembre 2011|accesso=20 novembre 2011}}</ref>
<sup class="noprint Inline-Template" data-ve-ignore="true" style="white-space:nowrap;">&#x5B; ''[[Wikipedia:Verificabilità|<span title="The material near this tag failed verification of its source citation(s). (April 2016)">verifica fallita</span>]]'' &#x5D;</sup>
Dopo le chiamate allo sciopero degli studenti, nel dicembre 1971 [[Josip Broz Tito|Tito]] persuase alcuni personaggi pubblici personaggi, a suo avviso, inaffidabili a rassegnare le dimissioni, come [[Savka Dabčević-Kučar]], Miko Tripalo e Dragutin Haramija, ea rassegnare le dimissioni, ad unirsi al partito comunista croato ede ad avere un ruolo nell'amministrazione locale. Secondo la stima di Tripalo, duemila persone sono state perseguite penalmente in Croazia nel 1972 e nel 1973 per la partecipazione a questi eventi.<ref>{{Cita|Tripalo|1990}}, cited in {{Cita|Spehnjak|Cipek|2007}}</ref> Tra gli arrestati in quel momento c'erano il futuro presidente della [[Croazia]] [[Franjo Tuđman]] e il giornalista dissidente Bruno Bušić . Altri arrestati e condannati includono gli attivisti studenteschi Dražen Budiša, Ivan Zvonimir Čičak , Ante Paradžik e Goran Dodig, e membri di Matica hrvatska come Vlado Gotovac, Marko Veselica, Šime Đodan, Jozo Ivičević e Hrvoje Šošić . [14] [15] Nel 1972, più di 25.000 persone sono state espulse dalla [[Lega dei Comunisti di Croazia|Lega dei comunisti della Croazia]] . [16]
Le forze conservatrici sociali e politiche si sono impegnate in una repressione che ha impedito le riforme finali che avrebbero reso la Jugoslavia una vera federazione di repubbliche e province sovrane, riducendo invece sia il concetto politico jugoslavo che la sua [[nomenklatura]] a una sorta di "socialismo reale" privo di potenziale . [17]
 
Le forze conservatrici sociali e politiche si sono impegnate in una repressione che ha impedito le riforme finali che avrebbero reso la Jugoslavia una vera federazione di repubbliche e province sovrane, riducendo invece sia il concetto politico jugoslavo che la sua [[nomenklatura]] a una sorta di "socialismo reale" privo di potenziale . [17]
 
== Conseguenze ==
Nel 1974 [[Costituzione jugoslava del 1974|fu ratificata]] una [[Costituzione jugoslava del 1974|nuova costituzione federale]] che conferiva maggiore autonomia alle singole repubbliche, conseguendo sostanzialmente alcuni degli obiettivi del movimento croato della primavera del 1971.
 
Lo spegnimento ed il calo di importanza della primavera croata segnò l'inizio di un periodo noto come "silenzio croato" ({{Lang|hr|Hrvatska šutnja}}), in cui i politici croati si sono astenuti dal prendere una posizione più ferma nella politica federale, allineandosi con la [[Lega dei Comunisti di Jugoslavia|Lega dei comunisti della Jugoslavia]].[18]<ref name="croatia.eu" /> Questo periodo durerà fino al 1989.<ref name="croatia.eu">{{Cita web|url=http://croatia.eu/article.php?lang=2&id=23|titolo=Yugoslavia and World War II|sito=croatia.eu|editore=[[Miroslav Krleža Institute of Lexicography]]|accesso=19 giugno 2018}}</ref>
 
== Eredità ==
Diversi leader studenteschi della primavera croata sono successivamente emersi come influenti personaggi politici dopo il crollo del comunismo. [[Franjo Tuđman|Franjo Tuđman è]] è diventato il primo [[Capi di Stato della Croazia|presidente della Croazia]], Šime Đodan è diventato un membro del parlamento e un tempo ministro della difesa, Ivan Zvonimir Čičak è diventato il capo del Comitato croato [[Comitato Helsinki per i diritti umani|per i diritti umani di Helsinki]]. Dražen Budiša divenne il leader del [[Partito Social-Liberale Croato|Partito Social Liberale Croato]] . Savka Dabčević-Kučar, Miko Tripalo e Dragutin Haramija sono diventati membri fondatori del nuovo [[Partito Popolare Croato - Liberal Democratici|Partito popolare croato]] .
 
La quarta edizione del testo Babić-Finka-Moguš ''Hrvatski pravopis'' è oggi utilizzata come definizione standard della [[lingua croata]], sebbene siano stati pubblicati anche altri manuali di ortografia e grammatica croati.