Terrorismo nero: differenze tra le versioni

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{{Vedi anche|Nuclei armati rivoluzionari}}
 
Attivi dal [[1977]] fino al [[1981]], i [[Nuclei armati rivoluzionari]], rappresentarono l'ala spontaneista dell'eversione armata di destra segnando un deciso punto di svolta e di rottura nei confronti dei loro predecessori (su tutti [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]] e [[Avanguardia nazionale]]) sia attraverso una diversa modalità nell'azione, che nella comunicazione delle stesse che, soprattutto, nel totale abbandono della contrapposizione frontale tra destra e sinistra tipica di chi li aveva preceduti e che, tradotta in violenza armata, portava le due diverse fazioni ad una radicalizazioneradicalizzazione della lotta armata e a rispondere colpo su colpo, azione su azione all'altrui violenza, rivolgendosi verso esponenti dello Stato.
 
{{Quote|Le organizzazioni di estrema sinistra armate vengono prese a modello per la serietà e l'impegno dimostrati nelle loro azioni: parlando dei compagni si sottolineava spesso l'unità di generazione e inoltre se ne apprezzava la caratteristica anti-borghese, che voleva essere anche una nostra caratteristica|Valerio Fioravanti da ''A mano armata'' di Giovanni Bianconi<ref>{{cita|Bianconi, 2007|p. 142}}.</ref>}}