Sachalin: differenze tra le versioni

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Le popolazioni indigene hanno abitato l'[[isola]] per diversi secoli vivendo di [[pesca (attività)|pesca]] e [[allevamento]] e passando sotto il controllo di [[Cina]] e [[Giappone]]. Un impulso netto alla colonizzazione dell'isola fu dato dall'[[impero russo]] che ne annesse il territorio trasformandola in una propria provincia. Gli scontri con il Giappone per il controllo della regione si susseguirono nel corso dei decenni. In un primo periodo la [[Russia]] trasformò l'isola in un luogo di deportazione e prigioni, bloccandone di fatto lo sviluppo. Questa tendenza si è chiusa all'inizio del [[XX secolo]] e, con la dichiarazione di terra libera per il popolamento volontario e con l'esenzione dal servizio di leva dei coloni, i tempi dello sviluppo furono molto rapidi.<ref name="bru"/>
 
Tra il [[1904]] e il [[1905]], dopo la [[guerra russo-giapponese|guerra tra Giappone e Russia]] e con la sconfitta di quest'ultima, la parte meridionale dell'isola passò sotto il dominio del Sol Levante. Questa situazione rimase immutata fino agli ultimi giorni della [[seconda guerra mondiale]], quando nell'agosto 1945 l'URSS attaccò la [[Manciuria]] e la parte sud di Sachalin, occupandole in pochi giorni; così, quando il 2 settembre [[1945]] la firma della capitolazione disgregò l'[[impero giapponese]], la parte meridionale di Sachalin era già tornata alla Russia.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.lonelyplanet.com/russia/russian-far-east/sakhalin-island|accesso=8 aprile 2021|titolo=Sakhalin Island}}</ref>
 
A partire dagli [[anni 1960|anni sessanta]] la scoperta della presenza sul territorio di enormi [[giacimenti di idrocarburi]] ha trasformato l'economia e la distribuzione della popolazione locale. Un [[terremoto]] dagli esiti catastrofici investì la regione nel [[1995]] e con i suoi oltre 7 gradi di intensità provocò oltre 2000 morti. Alla fine del mese di febbraio del [[2006]] un fatto strano attirò di nuovo l'attenzione; un manto di neve gialla e dal forte [[odore]] di [[petrolio]] coprì la città di Sabo, abitata ormai solo dagli addetti all'[[industria]] petrolifera.<ref>{{cita web|url=http://it.peacereporter.net/articolo/4776/Russia:+nevica+petrolio|titolo=Articolo su Peace Reporter}}</ref>