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==Biografia==
Vincenzo Diliberto nasce a Palermo il 1 febbraio 1864 da Nicolò, ingegnere del [[genio civile]] e da Rosa, casalinga<ref name=SantiBeati>{{cita web|url=http://www.santiebeati.it/dettaglio/92212|titolo=Servo di Dio Fra Giuseppe Maria da Palermo (Vincenzo Diliberto)|editore=sito Santi e Beati|accesso=02 marzo 2021}}</ref>. Ricevette la [[prima comunione]], nel 1871, a sette anni, nella [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Palermo)|Chiesa di San Francesco d’Assis]]<nowiki/>i<ref>{{Cita|Ferrigno-Cascavilla|pp. 2|FerrignoCascavilla1889}}.</ref>. La morte prematura della madre, quando aveva soli undici anni, contribuì ad accentuarne il carattere irrequieto. Il padre fece ricorso ad alcuni prestigiosi collegi della città da uno dei quali, l’Istituto Randazzo, viene definitivamente espulso per cattiva condotta, etichettato come spirito ribelle e incorreggibile<ref name=BiografiaConferenza>{{cita web|url=http://www.fraticappuccini.it/new_site/index.php/servi-di-dio/161-giuseppe-maria-da-palermo-servo-di-dio-1864-1886.html|titolo=Profilo biografico del Servo di Dio Fra Giuseppe Maria da Palermo|editore=sito ufficiale della Conferenza Italiana Mnistri Provinciali Cappuccini|accesso=02 marzo 2021}}</ref>. Dopo un lento lavorio interiore, che coincise di fatto con la fine della fanciullezza, grazie all’amicizia e alla direzione spirituale, sperimentate nel Collegio San Rocco, Vincenzo iniziò quella che i suoi biografi non hanno esitato a chiamare “[[Conversione religiosa|conversione]]”. All’apatia e alle monellerie, Vincenzo sostituì infatti le pratiche di pietà che avevano come culmine la frequenza dei sacramenti e, in modo particolare, l’adorazione del [[Santissimo Sacramento]].
Dopo una iniziale resistenza del padre, ottenne il suo permesso. Vincenzo partì con il fratello Silvestro alla volta di Sortino nel gennaio del 1885.
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