Codice (diritto): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
m smistamento lavoro sporco e fix vari using AWB
Riga 1:
{{F|teoria del diritto|data=febbraio 2008}}
Un '''codice''', nel [[diritto]], è la denominazione che normalmente designa una raccolta di disposizioni di [[legge]] disciplinanti una certa materia [[diritto|giuridica]].
 
Riga 13:
Alla base della genesi di un codice c'è l'idea di accorpare e sistematizzare la materia giuridica, al fine di semplificare il compito degli interpreti e degli operatori del diritto, nonché di minimizzare il potere influenzante dell'eventuale soggettività interpretativa degli stessi.
 
Solitamente, i codici sono pertanto denominati in base alla materia su cui dispongono e hanno l'effetto, con la loro approvazione, di portare all'abrogazione (quantomeno implicita) di tutte le previgenti disposizioni di legge sulla medesima materia.
 
Una classificazione a grandi linee dei vari tipi di codice riscontrabili nell'esperienza moderna potrebbe prendere le mosse dalla fondamentale distinzione tra diritto sostanziale e [[diritto processuale]].
Riga 23:
=== Italia ===
{{Vedi anche|Codici vigenti in Italia|Testo unico}}
Nel [[1979]] [[Adriano Cavanna]], noto storico e giurista italiano, afferma: ''"[...] in obbedienza al dogma della completezza, i codici si pongono come testo organico disciplinante in totale via esclusiva un certo ramo del diritto, rompendo assolutamente ogni rapporto col sistema di fonti del diritto comune"''.<ref>A. Cavanna, ''Storia del diritto moderno in Europa, I'', Giuffrè, Milano, 1979, pp. 257-258</ref> A partire dagli [[anni 2000]] sono stati emanati una serie di codici, allo scopo di coordinare e riordinare diverse materie, soprattutto a causa della grande quantità di leggi speciali che ha riguardato molte materie in precedenza regolate esclusivamente dai codici.
 
Nell'ordinamento italiano il codice è un'opera normativa diversa dal [[testo unico]]; infatti con quest'ultimo termine si intende una raccolta organica e sistematica di norme relative ad una o più materie. Il processo evolutivo del termine codice ha messo da parte il concetto di completezza, che lo ha caratterizzato dalla metà dell'Ottocento fino al [[Storia dell'Italia fascista|periodo fascista]], per dare spazio a quello di ordine. Infatti dopo la [[seconda guerra mondiale]] ogni volta che il legislatore ha emanato un codice o un testo unico ha inteso dare un ordine logico alla materia. Il codice è distinto dall'atto, simile per natura, di tipo [[testo unico]], in quanto, mentre il codice è sostanzialmente innovativo della materia, il testo unico mira solamente a raccogliere in un unico atto tutto il materiale normativo vigente.