Monte Malbe: differenze tra le versioni

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Perugia fu liberata dall'occupazione nazifascista nei giorni 19-20 giugno 1944. Tuttavia, oltre a numerosi tafferugli, bombardamenti, raid aerei e scontri a fuoco molto violenti nei pressi del capoluogo, è ricordata la battaglia di Monte Malbe come la più significativa del teatro perugino, poiché la zona, proprio come era accaduto per altri avvenimenti dell'antichità, fu sfruttata per la sua posizione strategica ''a guardia incuneata'' sulle due vie principali dirette verso la Toscana e il Nord Italia. La [[Wehrmacht]], infatti, aveva dato inizio ad una rapida ritirata, che fu testimoniata come un continuo via vai di colonne motorizzate nella zona di Cenerente, a partire dal 10 giugno. Il 18 giugno, prima dell'arrivo delle forze alleate, i Tedeschi fecero saltare molte munizioni ed armi stipate nel castello di Pieve del Vescovo, preparandosi a rallentare l'avanzata degli [[Inglesi]] e dei [[Canadesi]] per tentare di fortificare la [[Linea del Trasimeno]].
 
Il 19 giugno, dopo una rapida avanzata alleata, diversi scontri a fuoco scatenati da cecchini tedeschi diedero inizio alla battaglia nella zona di [[San Marco (Perugia)|San Marco]], protrattasi sulla strada di Cenerente e Canneto, con diverse vittime civili; nel frattempo, gli Alleati si resero conto che i Tedeschi avevano stipato un ordine di batterie [[7,5 cm PaK 40|PaK 40mm]] in cima a Monte Malbe, in particolare lungo il muro del convento dei Cappuccini e presso il vocabolo Sasso (dal quale bersaglieranno con poco successo la vicina Perugia). Nella notte del 19 giugno 1944, la [[London Rifle Brigade|7/Rifle Brigade]] e il [[17th/21st Lancers]] sconfiggono un feroce contrattacco tedesco, costituito da un reparto misto di [[Fallschirmjäger|Fallschirmjager]] e fanteria regolare, rompendo il fastidioso cuneo che avrebbe potuto bersagliare con facilità le colonne alleate dirette verso Nord. Durante gli scontri, il Convento dei Cappuccini fu bersagliato da una granata, provocando gravi danni strutturali. Altri scontri e bombardamenti avverranno alle pendici di Montemalbe, in particolare presso Capocavallo e Migiana di Montemalbe, provocando anche alcune perdite civili. Poco dopo, il cedimento del fronte a [[Chiusi]] costringerà i Tedeschi ad abbandonare le postazioni difensive di Monte Malbe, oltre che numerosi altri baluardi siti nei castelli e nelle chiese della zona (come la Chiesa di Canneto, che fecero saltare in aria).<ref>{{Cita libro|titolo=J. K. Dethick, La Battaglia Dimenticata. Alleati, tedeschi e popolazione civile sulla linea del Trasimeno, giugnolugliogiugno-luglio 1944, Perugia, Uguccione Ranieri di Sorbello Foundation, 2004}}</ref>
 
== Romitori, conventi e luoghi di culto ==