Ba'al Shem Tov: differenze tra le versioni

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Gli chassidim," concluse il Baal Shem Tov, "si muovono al suono della melodia che scaturisce da ogni creatura della creazione di Dio. Se ciò li fa apparire folli a quelli con orecchie meno sensibili, dovrebbero forse cessare di ballare?"<ref>Da [http://www.chabad.org/library/article_cdo/aid/421876/jewish/The-Dancing-Jews.htm "The Dancing Jews"] di Eliezer Steinman, su ''[[Chabad.org]]''</ref>}}
 
Circa i suoi genitori, la legenda narra che suo padre Eliezer, la cui moglie viveva ancora, fu catturato durante un attacco, forse dei [[Tatari]], portato via dalla [[Valacchia]] e venduto come schiavo ad un principe. Grazie alla sua saggezza, ottenne il favore del principe, che lo diede al re affinché fosse suo ministro. Durante una spedizione intrapresa dal re, quando ogni altro consiglio si era dimostrato inutile e tutti erano sfiduciati, il consiglio di Eliezer fu accettato ed il risultato fu una vittoriosa battaglia di importanza decisiva. Eliezer fu nominato [[generale]] e poi [[Primo ministro]], dopodiché il re gli diede la figlia del viceré in sposa. Tuttavia, essendo consapevole del suo dovere come ebreo e come marito di una donna ebrea in [[Valacchia]], sposò la principessa solo di nome. Dopo essere stato interrogato a lungo per il suo strano comportamento, confessò alla principessa di essere ebreo e questa lo riempì di costosi regali e lo aiutò a scappare per ritornare al suo paese. Sulla via del ritorno il profeta [[Elia]] apparve ad Eliezer e gli disse: "''Grazie alla tua pietà e fermezza, avrai un figlio che illuminerà gli occhi di tutto Israele e Israel sarà il suo nome, perché in lui si realizzerà il versetto ({{passo biblico2|Isaia|49:3}}): 'Mio servo tu sei, Israele, sul quale manifesterò la mia gloria'{{'}}''". Tuttavia Eliezer e sua moglie Sarah raggiunsero la tarda età senza figli e avevano abbandonato ogni speranza di averlo, quando invece, quasi all'età di cento anni, nacque il figlio promesso.<ref name="Gesu"/>
 
I genitori del Besht morirono poco dopo la sua nascita, lasciandogli in eredità solo l'esortazione paterna sul letto di morte: "''Credi sempre che Dio è con te e non temere di nulla''." Israel rimase costantemente fedele a questa ingiunzione. Infatti, in una occasione, quando stava accompagnando degli scolari in [[sinagoga]], fu visto un lupo, terrore di vecchi e giovani, cosicché i bambini vennero tenuti in casa. Ma il Besht, fedele al lascito del padre, non provava paura e, al secondo incontro col lupo, lo assalì così vigorosamente da indurlo a girarsi e fuggire. Ora, dice la leggenda, questo lupo era [[Satana]].<ref>In alcune versioni, un [[lupo mannaro]] posseduto da Satana.</ref> Satana era stato molto turbato nel constatare che le preghiere dei bambini avevano raggiunto Dio, il Quale si prendeva più diletto dalle canzoni infantili dei loro cuori puri che non dagli inni dei [[leviti]] nel [[Tempio di Gerusalemme]] – e fu per questo che Satana cercò di porre un freno all'insegnamento del Besht, che portava i bambini alla preghiera in sinagoga. Da quel momento in poi, le lotte con Satana, coi [[demonio|demòni]] e ogni sorta di spirito maligno furono le ricorrenze quotidiane del Besht. Il vero significato della storia è che anche il lupo/satana aveva una [[Shekinah|scintilla del Divino]] nel suo involucro.<ref name="Baal1"/><ref name="RosKap"/>