Repubblica Democratica del Congo: differenze tra le versioni

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|HDIAnno= 2015
|HDIOrdine= 176
|TFT= 5,7 (2011)<ref>{{citaCita web |url=http://data.worldbank.org/indicator/SP.DYN.TFRT.IN/countries |titolo=Tasso di fertilità nel 2011 |accesso=12 febbraio 2013}}</ref>
|energia = 0,011
|festa = [[30 giugno]]
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{{dx|[[File:KingdomKongo1711.png|thumb|Il Regno del Congo nel 1711]]}}
 
L'area che porta oggi il nome di Repubblica Democratica del Congo è popolata da circa 80.000 anni. Lo dimostra il ritrovamento nel 1988, a Katanda, di arpioni Semliki, alcuni dei più antichi arpioni spinati mai trovati. Si ritiene fossero utilizzati per la cattura del [[Siluriformes|pesce gatto]] gigante.<ref>{{citaCita web |url=http://humanorigins.si.edu/evidence/behavior/getting-food/katanda-bone-harpoon-point |titolo=Katanda Bone Harpoon Point|data=9 febbraio 2016|editore=Smithsonian, National Museum of Natural History |accessodata=209 marzofebbraio 2016 2017|lingua=en |accesso=20 marzo 2017}}</ref><ref>{{citaCita web |url=http://discovermagazine.com/1995/aug/theslowcrawlforw555 |titolo=The Slow Crawl Forward |autore=Shanti Menon |editore=Discover Magazine |data=1º agosto 1995 |editorelingua=Discoveren Magazine|accesso=20 marzo 2017|lingua=en}}</ref><ref>{{citaCita web |url=https://link.springer.com/article/10.1023%2FA%3A1021659928822 |titolo=Barbed Bone Points: Tradition and Continuity in Saharan and Sub-Saharan Africa |autore=John E. Yellen |datasito=settembreSpringer Nature 1998|editore=African Archaeological Review |sitodata=Springersettembre 1998 |lingua=en Nature|accesso=20 marzo 2017|lingua=en}}</ref>
 
Tra il [[VII secolo|VII]] e l'[[VIII secolo]] vi si insediarono tribù [[Bantu (etnologia)|bantu]] provenienti dall'attuale [[Nigeria]]. Queste popolazioni diedero luogo a un certo numero di regni che, nel [[XIV secolo]], furono unificati nel potente [[Regno del Congo]]. Al suo momento di massima espansione controllava un territorio che si estendeva dall'[[Oceano Atlantico]] a ovest fino al fiume [[Kwango]] a est, e dal [[Congo (fiume)|fiume Congo]] a nord fino al fiume [[Kwanza angolano|Kwanza]] a sud.
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== Popolazione ==
=== Demografia ===
La popolazione è quintuplicata nell'ultimo mezzo secolo, passando dai 16,5 milioni del [[1960]] agli oltre 90 milioni attuali<ref>{{Cita web |url=https://www.worldometers.info/world-population/democratic-republic-of-the-congo-population/ |titolo=Worldometer Repubblica Democratica del Congo}}</ref>. Nel [[2025]] gli abitanti della Repubblica congolese ammonteranno, secondo le proiezioni dell'US Census Bureau, a 100 milioni.[[File:Congo dem demographie.png|500px|centre|thumb|Popolazione della DRC in migliaia di abitanti]]
 
=== Etnie ===
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La lingua ufficiale del Congo è il [[lingua francese|francese]].
Essa è usata come lingua etnicamente neutrale e come [[lingua franca]] di comunicazione tra i differenti gruppi etnici del paese. Secondo un sondaggio commissionato nel 2014 dall'[[Organisation internationale de la Francophonie|OIF]], 33 milioni di congolesi (il 47% della popolazione) erano in grado di leggere e scrivere in francese.<ref name="oif_2014">{{citaCita web|autore=Organisation internationale de la Francophonie|titolo=La langue française dans le monde 2014|url=https://www.francophonie.org/Langue-Francaise-2014/projet/Rapport-OIF-2014.pdf |titolo=La langue française dans le monde 2014 |autore=Organisation internationale de la Francophonie |editore=Éditions Nathan |data=2014 |formato=PDF |accesso=5 febbraio 2019|formato=PDF |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150924015639/http://www.francophonie.org/Langue-Francaise-2014/projet/Rapport-OIF-2014.pdf |dataarchivio=24 settembre 2015 |urlmorto=sì}}</ref> A [[Kinshasa]] il 67% della popolazione era in grado di leggere e scrivere in francese e il 68,5% di parlarlo e capirlo.<ref name="oif_2014" /> Si stima che le lingue parlate nella Repubblica democratica del Congo siano in totale 242. Di queste, soltanto 4 hanno lo status di lingue nazionali sin dai tempi dello Stato Libero: [[lingua kikongo|kikongo]], [[lingua lingala|lingala]], [[lingua tshiluba|tshiluba]] e [[lingua swahili|swahili]]. Tra le altre lingue parlate nel territorio nazionale vi è il Barambu con le cosiddette varianti [[Abarambo]], Amiangba, Amiangbwa, Balambu, Barambo, Duga.
 
Il lingala è stato dichiarato lingua ufficiale dell'esercito sotto [[Mobutu]], ma dalle ribellioni dell'esercito nell'Ovest si usa anche lo swahili.
Inoltre sono parlate le seguenti lingue: bantu pagibete (dialetto del Bwa)<ref>{{citaCita web | url = https://www.ethnologue.com/18/language/pae/ | titolo = Pagibete | sito = Ethnologique | edizione = 15 | anno = 2015}}</ref><ref>{{citaCita web | url = http://glottolog.org/resource/languoid/id/pagi1243 | titolo = La lingua Pagibete | sito = [[w:en:Glottolog 3.0|Glottolog 3.0]] | città = Jena | editore = [[w:en:Max Planck Institute for the Science of Human History.|Max Planck Institute for the Science of Human History.]] |città=Jena}}</ref><ref>{{citaCita web | formato = pdf | url = https://web.archive.org/web/20180203191542/http://goto.glocalnet.net/mahopapers/nuglonline.pdf |titolo=New autoreUpdated Guthrie List Online |autore= Jouni Filip Maho |formato=pdf |anno =2009 | titolo = New Updated Guthrie List Online}}</ref>, kango parlato nel [[Provincia del Basso Uele|distretto di Bas-Uélé]]<ref>[https://www.ethnologue.com/18/language/kty/ Kango su ''ethnologue.com'']</ref><ref>[http://glottolog.org/resource/languoid/id/kang1286/ '' "Kango (Bas-Uele District)''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191212224614/https://glottolog.org/resource/languoid/id/kang1286 |data=12 dicembre 2019 }} su ''glottolog 3.0''</ref>, bango (all'interno della famiglia bantu, potrebbe essere sia un dialetto della lingua buzda<ref>[https://www.ethnologue.com/18/language/bbm// ''Bango''] su ethnologue.com, di cui fanno parte: C371 Tembo (Motembo, disinto da ''Kitembo''), C372 Kunda, C373 Gbuta (Egbuta) e C374 Babale.</ref> che parte della ramificazione linguistica Bwa<ref name="tha bantu languages" />), Ngelima (formata da quattro dialetti tra loro significativamente differenti: Beu, Buru o Boro, Tungu, Hanga)<ref>[http://glottolog.org/resource/languoid/id/ngel1238/ ''Negelima''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191212224734/https://glottolog.org/resource/languoid/id/ngel1238 |data=12 dicembre 2019 }}, su ''glottolog 3.0''</ref> Queste lingue appartengono alla famiglia Bati-Angba -chiamate anche Bwa-<ref>[http://glottolog.org/resource/languoid/id/late1250/ ''Tardo Bomokandian''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191213010938/https://glottolog.org/resource/languoid/id/late1250 |data=13 dicembre 2019 }}, glottolog.org</ref>, che a loro volta sono un [[clade]] delle lingue bantu collocate nella zona C40 della [[classificazione di Guthrie]], ma che potrebbero appartenere anche alle lingue Komo-Bira<ref name="tha bantu languages">{{citaCita libro | autore = Derek Nurse | autore2 = Gérard Philippson | titolo = The Bantu languages | città anno= Londra2003 | editore = Routledge |città=Londra anno|pp=708 |OCLC= 2003246186043 | serie = Routledge language family series (n. 4) | OCLC = 246186043 | pagine = 708 | via = [http://archive.is/wip/bHpgf/ archive.is]}}</ref><ref>Le lingue Komo-Bira sono parlate nella zona D30 della classificazione di Guthrie: cfr. [http://glottolog.org/resource/languoid/id/komo1265/ ''Komoic''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20191213014451/https://glottolog.org/resource/languoid/id/komo1265 |data=13 dicembre 2019 }}, su ''glottolog 3.0''.</ref>: tale possibile appartenenza a due classi geografiche ha indotto a proporre l'esistenza di una nuova famiglia linguistica intermedia, chiamata famiglia delle "lingue boan".<ref>[http://glottolog.org/resource/languoid/id/abab1240' ''Ababuan''] su glottolog 3.0</ref><ref>{{citaCita libro | autore = McMaster, Mary Allen | anno =1988 | titolo = Patterns of Interaction: A comparative ethnolinguistic perspective on the Uele region of Zaïre ca. 500 A.D. to 1900 A.D | città anno= Los Angeles1988 | editore = [[Università della California]] |città=Los pagineAngeles |pp= 346 | OCLC = 896745015 | via = [http://archive.is/wip/JvMuq/ archive.is]}}</ref>
 
=== Religioni ===
{{vedi anche|Chiesa cattolica nella Repubblica Democratica del Congo}}
L'86% della popolazione è di [[Cristianesimo|religione cristiana]] (41% [[Cattolicesimo|cattolici]], 31,6% [[Protestantesimo|protestanti]] e 13,4% altri cristiani tra i quali spicca per importanza particolare il [[Kimbanguismo]]). Il 10,7% dei congolesi è legato a credenze tradizionali ([[Animismo|religioni animiste]]). Il restante 3,3% degli abitanti è [[Islam|musulmano]] (1,4%) o crede in altre religioni minori.<ref>{{citaCita |Calendario Atlante De Agostini 2012 |pag.488 |DEAGO}}.</ref>
 
== Ordinamento dello Stato ==
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=== Difesa ===
Le [[Forces Armées de la République Démocratique du Congo]] sono le forze armate a cui viene affidata la difesa della Nazione; sono formate dall'[[Armée Nationale Congolaise]] (l'esercito), dalla [[Force Aérienne du Congo]] (l'aeronautica militare) e dalla [[Marine du Congo]] (la marina militare). Queste forze armate contano circa {{formatnum:200000}} uomini ma sono molto caotiche a livello organizzativo e sono colpevoli di massacri indiscriminati e stupri contro la popolazione civile, specialmente nelle zone dell'est nazionale. <ref>D. P. Zongwe, ''The New Sexual Violence Legislation in the Congo: Dressing Indelible Scars on Human Dignity'', African Studies Review, september 2012, Vol. 55, No. 2, pp. 37-57. </ref>
 
== Economia ==
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Nell'ambito dell'arte congolese si distinguono varie correnti associate ai vari popoli abitanti in zone caratteristiche:
* [[Fang]], che si contraddistinsero per la conservazione dei teschi degli antenati dentro scatole cilindriche, al di sopra delle quali vennero realizzate [[scultura|sculture]] particolari chiamate ''Bieri'', la cui funzione non è certa al 100%, ma che non si allontana molto da quella del guardiano delle ossa oppure dello spirito del morto oppure ancora della rappresentazione dell'antenato. Queste sculture furono tra le prime ad influenzare i [[pittori]] ''fauves'' [[parigi]]ni ed emanano grande forza e dignità, grazie anche alla patina nera, alla superficie curva e levigata, alla capigliatura che delinea il disegno della testa, al viso allungato ed alle dimensioni riguardevoli.<ref name="M" />
* [[Balumbo]], noti soprattutto per le maschere di danza simbolizzanti lo [[Anima|spirito]] dei morti; alcune caratteristiche, quali gli occhi a mandorla, le labbra rosse, la capigliatura nera ed il viso bianco conferiscono all'insieme un aspetto orientaleggiante.
* [[Ba Teké]], apprezzati per le sculture di [[feticcio|feticci]] possedenti una funzione magica. Le maschere di danza invece hanno assunto una forma geometrica decorata con temi policromi.
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== Bibliografia ==
* {{citaCita libro |titolo=Calendario Atlante De Agostini 2012|pp |anno=2011 486-491|editore=Istituto Geografico De Agostini |città=Novara |annopp=2011486-491 |cid=DEAGO |isbnISBN=978-88-511-1599-9}}
* {{Cita libro |autore=David Van Reybrouck |wkautore=David Van Reybrouck |traduttore=Franco Paris |titolo=Congo |traduttoreanno=Franco2014 Paris|editore=Feltrinelli |città=Milano |anno=2014|isbnISBN=978-88-07-49177-1}}
 
== Voci correlate ==