Equus quagga: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Aggiungo controllo di autorità (ref)
Omega Bot (discussione | contributi)
m Bot: sostituisco span col template:Zoo come da discussione
Riga 46:
}}
 
La '''zebra di pianura''' ('''''Equus quagga''''' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|[[Pieter Boddaert|Boddaert]], [[|1785]]</span>}}), nota anche come zebra comune o zebra di Burchell, è la specie di [[zebra]] più numerosa, nonché quella che occupa un areale di maggiori dimensioni<ref name=MSW3>{{MSW3|id=14100008}}</ref>. È diffusa dal sud dell'[[Etiopia]], attraverso tutta l'Africa orientale, fino all'[[Angola]] e alle regioni orientali del [[Sudafrica]]. Nelle riserve di caccia è ancora numerosissima, ma in gran parte del suo [[habitat]] è minacciata dalle attività umane, come la caccia per la carne e il cuoio, dalla competizione con il [[bestiame]] domestico e dall'avanzata dei terreni agricoli.
 
== Tassonomia ==
Riga 55:
[[File:Common zebra 1.jpg|thumb|left|Zebra di Burchell (''E. q. burchellii'') nel [[Parco nazionale Etosha|Parco Nazionale di Etosha]] (Namibia).]]
Nel 2004, C. P. Groves e C. H. Bell condussero uno studio accurato sulla tassonomia delle zebre, e pubblicarono i risultati sulla rivista ''Mammalian Biology''. Nel corso della ricerca revisionarono anche le sottospecie riconosciute di zebra di pianura, che, attualmente, sono sei<ref name=iucn/>:
* ''[[Equus quagga quagga|E. q. quagga]]'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Boddaert, |1785</span>}} [[Estinzione|†]] - quagga;
* ''[[Equus quagga burchellii|E. q. burchellii]]'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Gray, |1824</span>}} - zebra di Burchell;
* ''[[Equus quagga boehmi|E. q. boehmi]]'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Matschie, |1892</span>}} - zebra di Grant;
* ''[[Equus quagga borensis|E. q. borensis]]'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Lönnberg, |1921</span>}} - zebra del Bore;
* ''[[Equus quagga chapmani|E. q. chapmani]]'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Trouessart, |1898</span>}} - zebra di Chapman;
* ''[[Equus quagga crawshaii|E. q. crawshaii]]'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|De Winton, |1896</span>}} - zebra di Crawshay.
 
Talvolta, alcuni studiosi ne riconoscono una settima, presente nelle regioni orientali dello Zimbabwe e in quelle occidentali del Mozambico:
* ''E. q. selousii'' <span style="font-variant: small-caps">{{zoo|Pocock, |1897</span>}} - zebra di Selous.
 
Il quagga venne originariamente classificato, nel 1785, come [[specie]] separata, ''Equus quagga''. Nel corso dei successivi 50 anni, tuttavia, naturalisti ed esploratori descrissero molte altre varietà di zebre. A causa delle grandi variazioni nell'aspetto del mantello (non esistono due zebre uguali), i tassonomisti si trovarono di fronte a un gran numero di «specie» descritte, e per loro non fu certamente facile determinare quali fossero specie vere e proprie, quali [[sottospecie]] e quali semplici varianti geografiche. Il quagga è stata la prima creatura scomparsa della quale gli studiosi studiarono il [[DNA]]. Recenti ricerche genetiche condotte presso la [[Smithsonian Institution]] hanno dimostrato che esso, in effetti, non costituiva una specie a sé stante, bensì una forma originatasi dalla zebra di pianura tra 120.000 e 290.000 anni fa; per questo motivo gli studiosi hanno suggerito di ribattezzarlo ''Equus burchellii quagga''. Tuttavia, secondo le regole della [[nomenclatura binomiale]], quando una specie possiede due o più nomi alternativi, quello che è stato introdotto per primo gode della priorità. Dal momento che il quagga venne descritto circa trenta anni prima della zebra di Burchell, il primo è noto ora come ''E. quagga quagga'' e la seconda come ''E. quagga burchellii'', a meno che ''Equus burchelli'' venga ufficialmente dichiarato ''[[nomen conservandum]]''.