Giorgio Parodi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Onorificenze: Errori di battitura a iosa
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Aggiunta statua
Riga 72:
Nel corso del [[1935]] partì, di nuovo volontario, per la [[guerra d'Etiopia]]<ref name=L5p43>{{Cita|Lioy 1965|p. 43}}.</ref>, dove ottenne un'altra medaglia di bronzo al valor militare per un attacco a volo radente effettuato sull'[[Aeroporto di Addis Abeba-Bole|aeroporto]] di [[Addis Abeba]].<ref name=L5p76>{{Cita|Lioy 1965|p. 76}}.</ref>
 
[[File:Statua a Giorgio Parodi.jpg|sinistra|miniatura|Statua a Giorgio Parodi presso il Belvedere di Mura delle Cappuccine a Genova]]
Arruolatosi volontario per la terza volta allo scoppio della [[seconda guerra mondiale]], il 15 giugno [[1940]], durante una ricognizione fotografica sul porto di [[Tolone]], il bimotore [[Fiat B.R.20|Fiat B.R.20 Cicogna]] da lui pilotato venne colpito da un caccia [[Dewoitine D.520]], incendiandosi. Egli rimase ai comandi per consentire ai sopravvissuti dell'equipaggio<ref>Due membri dell'equipaggio del B.R.20 rimasero uccisi nell'azione.</ref> di lanciarsi, prima di [[Paracadute|paracadutarsi]] a sua volta in mare.
Trasferito successivamente in [[Africa settentrionale italiana|Africa Settentrionale]] nel maggio [[1941]], entrò in servizio nel [[50º Stormo|50º Stormo Assalto]]<ref name=U7p153>{{Cita|Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1977|p. 153}}.</ref>, venendo decorato con una quarta medaglia d'argento<ref>Il suo comandante l'aveva proposto per la concessione della [[Medaglia d'oro al valor militare]], che non fu accettata.</ref> nel maggio 1942<ref name=U7p154>{{Cita|Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare 1977|p. 154}}.</ref>, quando decollò alla ricerca di un aereo non rientrato dalla missione. Durante il lungo volo sul [[Deserto del Sahara|deserto]], un motore andò in avaria ed esplose, causandogli serie ferite al volto. Malgrado ciò fornì al secondo le indicazioni per il rientro e, una volta atterrato, riferì sulle ricerche e diede istruzioni su come continuarle; venne poi operato, ma le gravi lesioni gli causarono la perdita di un occhio e non poté più volare.
Riga 77 ⟶ 78:
Parodi, che fu mentore della pioniera dell'aviazione [[Carina Massone Negrone]], morì il 18 agosto [[1955]]<ref name=Pannullo/>, lasciando una figlia (Marina) e due figli (Roberto e Andrea) nati in seguito al matrimonio (avvenuto a [[Genova]] nel novembre del [[1937]]) con [[Cais di Pierlas|Elena Cais dei conti di Pierlas]], nipote del famoso storico nizzardo [[Eugenio Cais di Pierlas]].
 
A Genova, nel quartiere di Albaro, la strada che unisce via Angelo Orsini e Via Puggia è intitolata a Giorgio Parodi, "aviatore pluridecorato al valor militare", mentre nel quartiere di Carignano gli è dedicata una statua<ref>{{Cita web|url=https://www.genova24.it/2021/05/ecco-la-nuova-statua-di-giorgio-parodi-linaugurazione-con-lo-show-delle-frecce-tricolori-2-259812/|titolo=Ecco la nuova statua di Giorgio Parodi: l’inaugurazione con lo show delle Frecce Tricolori|accesso=29 Maggio 2021}}</ref>.
 
==Lo sport==