Marco Postumio Regillense: differenze tra le versioni
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{{q|Richiamato da questo tumulto, Postumio aggravò la situazione con duri interrogatori e crudeli punizioni. Quando le urla di quelli che erano stati condannati a morte con il graticcio richiamarono una gran folla, egli, non riuscendo a frenare la collera, corse giù come un forsennato dai banchi del tribunale verso coloro che protestavano contro la pena. Non appena littori e centurioni si buttarono sulla folla cercando di disperderla, la rabbia proruppe a tal punto che il tribuno militare venne lapidato dalle sue truppe.|Tito Livio, "Ab Urbe Condita", IV, 4, 50.}}
I [[Tribuno della plebe|tribuni della plebe]] impedirono ai tribuni consolari di aprire un'inchiesta sull'accaduto.
== Note ==
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