Colindres: differenze tra le versioni
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Nel [[1339]] re [[Enrico II di Castiglia]], indebitato per la guerra col [[Portogallo]], s'impegnò a vendere per 15000 fiorini i municipi di [[Limpias]], [[Balmaseda]] e Colindres al suo gran ciambellano Velasco, ma gli abitanti di Colindres, che non gradivano la signoria dei Velasco, raccolsero fra loro la metà di questa somma che versarono al re per evitare la cessione del loro paese e conseguirono così la loro dipendenza dalla signoria di Biscaglia, il cui titolare era lo stesso re, col risultato che furono esenti dal pagare imposte come lo erano tutti i municipi della Biscaglia ed erano nella condizione di ''realengo'' cioè della dipendenza diretta del governo del re, che la esercitava tramite il ''corregidor'' (governatore), lasciando però il potere strettamente amministrativo al consiglio popolare e all{{'}}''alcalde'' (sindaco). Questa situazione non cambiò fino al [[1822]] quando in Spagna venne abolito il sistema feudale e Colindres divenne un comune costituzionale nell'ambito del nuovo assetto amministrativo del regno spagnolo.
Dal medioevo Colindres fu sempre il passaggio obbligato dei pellegrini del ''[[Camino de Santiago]]'' diretti a quel santuario che oltrepassavano il fiume Ason o col traghetto detto la ''Barca de Treto'' o per il cosiddetto "ponte dei pellegrini". Per facilitare il pellegrinaggio nel [[1544]] il re [[Carlo V d'Asburgo|Carlo I]] fece costruire un ospedale che accoglieva e curava i pellegrini infermi. Dal punto di vista economico a Colindres, nei tempi passati, venivano coltivati alberi da frutto e, nei dintorni delle case, vigneti per vini di buona qualità. Le maggiori produzioni erano di [[agrumi]] che venivano anche esportati in [[Inghilterra]] e nelle [[contea delle Fiandre|Fiandre]], mele per la realizzazione della ''sidra'' (cioè il [[sidro]] o vino di mele), pere, fichi, verdura ed ortaggi. Era anche coltivato il grano di bassa qualità detta ''escanda'' (in italiano [[scandella]]) fino all'arrivo del [[mais]] la cui coltivazione prese in parte il posto di quella del grano. La coltivazione della vite scomparve poi per la distruzione dei vigneti provocata dalla [[Daktulosphaira vitifoliae|fillossera]]. Nelle paludi si raccoglieva il giunco col quale si confezionavano oggetti di vario tipo e gli abitanti erano chiamati popolarmente ''quelli del giunco''. Oggi questa produzione artigianale si va perdendo. La flotta peschereccia era importante così come l'attività di pesca in mare. Il legno per le costruzioni navali era ricavato dalle piante dei boschi della parte alta del territorio comunale. Esistevano infatti nella ria di Ason gli ''Astilleros de Falgote'', arsenali dai quali uscì la caravella [[Pinta (nave)|Pinta]] e forse anche la [[Santa
Tradizionale era la salatura del pesce che veniva venduto anche all'estero e nel [[XIX secolo]] s'incrementò questa attività. La particolare posizione geografica di Colindres la preservò dai [[pirati]] inglesi, francesi e olandesi che infestavano la zona, ma nello stesso tempo l'essere situata fra Santander e [[Bilbao]] la costrinse ad essere interessata alle varie guerre che si verificarono in Spagna. Nel [[1639]] i francesi in guerra con gli spagnoli incendiarono e saccheggiarono la città, nel [[1814]] durante la guerra d'indipendenza Colindres partecipò attivamente alla presa di [[Laredo (Spagna)|Laredo]] dove erano acquartierate le truppe napoleoniche. Durante la guerra civile degli [[Anni 1930|anni trenta]] del secolo scorso furono costruite caverne artificiale sull'altra riva della ria di Ason come rifugio per i bombardamenti da parte dei nazionalisti di [[Francisco Franco]] che colpirono, fra l'altro, il ponte di Treto.
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