Il camaleonte (Čechov): differenze tra le versioni
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'''''Il camaleonte''''' ({{Russo|Хамелеон|Chameleon}}) è un racconto di [[Anton Čechov]], pubblicato nel [[1884]].
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L'[[Ispettore#Forze di polizia|ispettore di polizia]] Očumelov attraversa la piazza del mercato, seguito da una guardia, quando si odono delle urla: l'orefice Chrûkin sta inseguendo un [[cucciolo]] di [[levriero]] che poco prima lo ha morso. Očumelov accorre e interroga i testimoni per identificare il proprietario del cane: essendo vietato lasciare i cani senza [[guinzaglio]] e senza [[museruola]], il proprietario del cane, oltre a risarcire l'orefice, dovrà pagare una multa salata.
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Un altro astante afferma però che il generale Žigalov ha solo [[cane da ferma|cani da punta]] e di razza; Očumelov concorda che quel cane non è certamente di razza e occorre riprendere le indagini per ricercarne il padrone a tutela dell'orefice. Viene interrogato Prochor, il cuoco del gen. Žigalov, e costui conferma che il cane non è certamente di proprietà del generale. L'ispettore Očumelov si rafforza nel proposito di difendere Chrûkin e pronuncia ad alta voce minacce contro il proprietario del levriero. Il cuoco Prochor dichiara tuttavia che il cane è di proprietà di Vladimir Ivanyč Žigalov, il fratello del generale giunto da poco in città, un alto funzionario la cui importanza è nota all'ispettore. Saputo finalmente il nome del proprietario del cane, Očumelov chiude l'indagine: il cagnolino è simpatico e innocuo, il vero colpevole è Chrûkin, il quale viene minacciato dall'ispettore Očumelov («Avrai a fare i conti con me!») fra le risate della folla.
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''Il camaleonte'' fu pubblicato per la prima volta sul numero 36 (8 settembre) del [[1884]], pp. 3-4 del settimanale umoristico e letterario ''[[Oskolki]]'' ({{Russo|Осколки|Oskolki}}, in lingua italiana: ''Frammenti'' o ''Schegge'') diretto da [[Nikolaj Aleksandrovič Lejkin]]. Čechov utilizzò lo [[pseudonimo]] di ''A. Čechontè''; il racconto aveva il sottotitolo "Scena". ''Il camaleonte'' fu poi inserito da Čechov nel 1886 nella raccolta intitolata "''Racconti variopinti''". Infine fu pubblicato nell'edizione delle Opere di Čechov dell'editore [[Adolf Marks|A. F. Marks]] (''Polnoe sobranie sočinenij A.P. Čechov'', Sankt-Peterburg: Izdanie A. F. Marksa, 1899, Vol. III (Racconti umoristici 1883-84)<ref>Anton Čechov, ''Polnoe sobranie sočinenij i pisem v 30 tomah'' (Opere complete e lettere in 30 volumi), Volume V "Rasskazy, ûmoreski", Mosca: Nauka, 1977.</ref><ref>{{ru}} [https://ru.wikisource.org/wiki/Хамелеон_(Чехов)/Вариант_сборника_«Пёстрые_рассказы» Wikisource on-line]</ref>. Il racconto è giustamente famoso e molto popolare. ''Il camaleonte'' era, assieme a ''[[Dušečka]]'', il racconto preferito di [[Stalin]]<ref>Angela Feo, ''Stalin'', Milano: Alpha Test, 2009, p. 63, ISBN 978-88-483-1019-2 ([https://books.google.it/books?id=kBHPN95_MxAC&pg=PA63 Google libri])</ref>.
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