Discussione:Storia dell'Alto Adige: differenze tra le versioni
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"La scuola (a Vadena) vi era sorta per merito di sacerdoti italiani tra il 1829 e il 1830 [...] nel 1867 si profilò, per la prima volta, la minaccia della sua soppressione: verso la fine di quell'anno la luogotenenza di Innsbruck richiedeva infatti il parere delle autorità competenti sull'opportunità di farla cessare [...] non si giunse poi a tanto e si preferì invece adottare allora una via di mezzo, stabilendosi che nella scuola l'insegnamento dovesse impartirsi per tre giorni della settimana in lingua tedesca e per tre giorni in lingua italiana. Non molto dopo [...] la disposizione veniva fatta cadere e la scuola tornava interamente italiana. Alcuni anni dopo, nel 1873, la questione della scuola di Vadena tornava di nuovo di attualità. [...] per incarico del consiglio scolastico della provincia, l'autorità distrettuale di Bolzano rivolse una nota alla rappresentanza comunale di Vadena. [...] il capitano distrettuale rendeva nota la decisione dell'autorità scolastica di assegnare un contributo annuo di 150 fiorini alla scuola, per il mantenimento d'un insegnante fisso di tedesco. Tuttavia, malgrado l'esca dei 150 fiorini, il comune vadenese oppose un rifiuto. [...] L'opposizione della rappresentanza comunale ed il suo preciso richiamo alle norme costituzionali dell'impero non valsero però che a differire la minaccia incombente sulla scuola italiana. Il consiglio scolastico provinciale dovette tornare presto alla carica e l'insegnamento venir imposto d'autorità. Ciò malgrado, la questione non si poté dire ancora definitivamente risolta che nell'anno 1876, con la rinuncia più o meno spontanea del curato e con l'assunzione di un insegnante tedesco. [...] Pur tuttavia il piccolo comune non desistette dalla lotta ed in diverse occasioni riaffermò costantemente le sue aspirazioni ad avere di nuovo l'insegnante italiano. Ed, anzi, parrebbe che, ancora intorno all'ultimo decennio del secolo, l'istruzione italiana venisse di nuovo, sia pure per poco, ristabilita. Ma con l'assegnazione di un sacerdote di sentimenti tedeschi, tale Nicolò Malpaga di Nàlles, alla cura d'anime di Vadena, ebbe inizio, dopo l'anno 1892, un periodo di attiva propaganda in favore della lingua tedesca. Il suo insegnamento tornò in breve ad imporsi. Gli stessi registri della curazia, dal 1817 fino allora in lingua italiana, vengono ora anch'essi stesi in lingua tedesca. Vani furono i passi di nuovo intentati per il ripristino dell'insegnamento italiano. [...] Sorse allora, tra il 1902 e il 1903, per iniziativa della "Lega Nazionale", una scuola privata con insegnamento italiano. Ed essa durò, malgrado ostilità e vessazione, fino alla prima guerra europea, venendo frequentata da quasi tutti i ragazzi del comune. [...] L'azione intrapresa nel 1860 dalle autorità politiche della provincia per fare ovunque della scuola un valido strumento di germanizzazione [...]
--[[Utente:LUMBAART 00|LUMBAART 00]] ([[Discussioni utente:LUMBAART 00|msg]]) 13:30, 27 mag 2021 (CEST)
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In ogni caso credo sia più corretto sostituire la frase "Vennero chiuse numerose scuole italiane" con "Venne chiusa la maggior parte delle scuole italiane", dato che queste non erano numerose (escluse le Valli ladine dove la lingua di insegnamento era italiano vi erano scuole italiane principalmente a Vadena, Pochi di Salorno, Trodena, Piccolungo e in qualche altra località, come affermato da Carlo Battisti.
--[[Utente:LUMBAART 00|LUMBAART 00]] ([[Discussioni utente:LUMBAART 00|msg]]) 14:07, 27 mag 2021 (CEST)
:Letti i virgolettati, io mi dico <u>contrario</u> al testo della voce, così come si presenta ora. E spiego perché.
:Oggi si legge: "Venne chiusa la maggior parte delle scuole italiane, tanto che agli inizi del Novecento rimanevano aperte esclusivamente le scuole italiane di Vadena e Piccolungo, gestite dalla Lega Nazionale".
:Le fonti riportate invece ci dicono che alla metà dell'Ottocento in tutta l'area erano attive delle scuole italiane ai Pochi di Salorno (UNA), a Vadena (DUE), a Piccolungo (TRE). Oltre a queste, le fonti ci dicono che nelle due valli ladine le scuole erano in italiano.
:Sempre dalla lettura delle fonti, io capisco che NON venne chiusa la scuola di Vedena ''sic et simpliciter'', ma che essa rimase in italiano per lo meno fino al 1892, dopo di che arrivò questo sacerdote che impose la lingua tedesca, fino a quando fra il 1902 e il 1903 la Lega Nazionale non aprì una scuola privata.
:Questo dicono le fonti, e questo deve essere scritto nella voce.--[[Utente:Presbite|Presbite]] ([[Discussioni utente:Presbite|msg]]) 09:47, 29 mag 2021 (CEST)
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