Giorgio Parodi: differenze tra le versioni

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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Decorazioni militari italiane
|motivazione =''Osservatore d'idrovolante compiva numerosissime missioni sul territorio nemico efficacemente difeso, e si dimostrava sempre instancabile ed entusiasta nonostante che varie volte il suo apparecchio venisse colpito. Golfo di Trieste-Costa Istriana, 19 agosto 1917''.<ref>[http://www.grsaaa.altervista.org/Parodi.pdf Associazione Arma Aeronautica Genova - Gruppo Ricerche Storiche - Giorgio Parodi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160303192330/http://www.grsaaa.altervista.org/Parodi.pdf |data=3 marzo 2016 }}.</ref>
|luogo =''Golfo di Trieste-Costa Istriana, 19 agosto 1917''<ref>[http://www.grsaaa.altervista.org/Parodi.pdf Associazione Arma Aeronautica Genova - Gruppo Ricerche Storiche - Giorgio Parodi] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160303192330/http://www.grsaaa.altervista.org/Parodi.pdf |data=3 marzo 2016 }}.</ref>
|data =Decreto Luogotenenziale 20 gennaio 1918
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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Decorazioni militari italiane
|motivazione =''Ardito pilota di idrovolanti da caccia dimostrò eccezionale spirito aggressivo nell'attaccare, prima da solo a cento metri di quota un pallone drago difeso da numerose mitragliatrici, e poi un apparecchio nemico staccatosi da un gruppo di altri otto, dai quali egli stesso era riuscito con facile manovra a disimpegnarsi. Pur ferito ad una gamba, con grande abilità portò in salvo l'apparecchio nelle nostre linee fra l'ammirazione di quanti avevano assistito alla sua brillante condotta. Basso Piave, 24 febbraio 1918''.
|luogo =''Basso Piave, 24 febbraio 1918.''
|data =Decreto Luogotenenziale 11 aprile 1918
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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Decorazioni militari italiane
|motivazione =''Dapprima osservatore, poi pilota di idrovolanti, eseguiva dodici missioni di bombardamento e sedici di ricognizione sul nemico. Divenuto pilota di aeroplani da caccia, eseguiva ventisei missioni sul nemico e sosteneva sei combattimenti aerei, ottenendo due vittorie. Pilota di grande arditezza e valore. Grado-Venezia, settembre 1917-novembre 1918'' .
|luogo =''Grado-Venezia, settembre 1917-novembre 1918.''
|data =Decreto Luogotenenziale 29 febbraio 1920
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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Decorazioni militari italiane
|motivazione =''Pilota di velivolo di provata audacia e di non comune perizia, compiva un'aspra e difficile ricognizione su munitissimi campi nemici nel momento in cui su quei cieli si combatteva una furiosa battaglia. Attaccato dalla caccia avversaria reagiva con oculata freddezza e con appropriata manovra. Colpito gravemente, collaborava nella condotta del velivolo sopportando stoicamente il dolore e tacendo ai compagni di volo il proprio stato e la sua carne lacerata. Con il velivolo in fiamme attendeva al suo posto il sacrificio che i camerati incolumi si fossero lanciati con il paracadute per provvedere, a sua volta, solo dopo immani sforzi, alla propria salvezza. Cielo di Cannet de Maures, 15 giugno 1940'' .
|luogo =''Cielo di Cannet de Maures, 15 giugno 1940.''
|data =
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|nome_onorificenza = Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza = Decorazioni militari italiane
|motivazione =''Menomato alla mano destra per precedente ferita riportata in combattimento, chiedeva di essere nuovamente destinato ad un reparto di impiego. Durante un'azione bellica, avuto l'apparecchio danneggiato seriamente dall'azione avversaria, anziché lanciarsi subito col paracadute, tentava di riportare il velivolo alla base e si lanciava solo quando veniva a trovarsi nell'impossibilità di perseguire lo scopo. Pur di rimanere in linea occultava una ferita prodottasi nel toccare terra. In successivo volo di ricerche di nostri piloti sperduti in zone desertiche, per lo scoppio di un cilindro, rimaneva gravemente ferito al viso. Incurante delle ferite guidava il secondo pilota che così poteva rientrare alla base, ove coadiuvava ad occuparsi dei dispersi, fino al suo trasporto all'ospedale. Con stoica fermezza subiva l'asportazione di un occhio. Cielo dell'Africa Settentrionale Italiana, giugno 1941-maggio 1942''.
|luogo =''Cielo dell'Africa Settentrionale Italiana, giugno 1941-maggio 1942.''
|data =
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|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza = Decorazioni militari italiane
|motivazione =''Abile pilota costante esempio di ardimento ed entusiasmo, partecipava a numerosi voli sul nemico distinguendosi particolarmente negli attacchi di bombardamento leggero e mitragliamento a volo rasente nei quali, noncurante la violenta reazione avversaria che colpiva l'apparecchio in più punti, infliggeva al nemico perdite rilevanti. Cielo di Anderley, 10 febbraio 1936-Cielo di Addis Abeba, 4 aprile 1936''.
|luogo =''Cielo di Anderley, 10 febbraio 1936-Cielo di Addis Abeba, 4 aprile 1936.''
|data =
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