Azione (finanza): differenze tra le versioni
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Il senso ultimo di comprare azioni è molteplice: innanzitutto, l'acquisto di questi pezzi di carta aventi un valore permette alle aziende di ricevere capitale e spinge dunque all'imprenditorialità; permette lo svolgimento di attività siccome si possono coprire i loro costi; se queste attività hanno successo e portano ricavi tali per cui si copre il costo delle attività e si genera un profitto/surplus/utile, quest'utile serve all'azienda per crescere o svolgere sempre più attività o ripagare i debiti nel medio e lungo termine; infine serve agli azionisti stessi per guadagnare, cioè capitalizzare sul successo dell'azienda che hanno finanziato a equity.
Per la precisione, alcune volte all'anno, parte dei profitti generati dall'azienda viene redistribuito suddiviso in [[Dividendo (economia)|dividendi]] agli azionisti<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/terms/s/shares.asp|titolo=Shares (azioni)|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=17 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210417233800/https://www.investopedia.com/terms/s/shares.asp|urlmorto=no}}</ref>. In base al principio plutocratico, i profitti stanziati si suddividono in base alla partecipazione azionaria: all'azionista di maggioranza che ha versato il 60% del denaro siccome ha comprato il 60% delle azioni, spetta il 60% dei profitti. All'azionista di minoranza che ha versato il rimanente 40%, spetta il 40%.
In più, il valore dell'azione può oscillare nel tempo siccome, in base al successo dell'azienda e/o delle valutazioni esterne delle agenzie di [[rating]], può alzarsi o abbassarsi. L'azionista, inclusi gli speculatori e coloro che praticano il [[day trading]], può guadagnare dunque anche rivendendo la propria partecipazione azionaria a un nuovo azionista che, in passato, comprava questo pacchetto fisico di azioni già posseduto da un azionista; chiaramente, paga queste azioni secondo il nuovo valore. Per esempio, se l'azionista di maggioranza che ha comprato 6 azioni dal valore di 100€ l'una e ha speso 600€ aspetta che l'azienda generi profitti, può vedere come il valore di una sola azione raddoppi da 100€ a 200€. Quindi, può rivendere la propria partecipazione per 1200€ e guadagnare 600€, senza bisogno che riceva dividendi.
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L'azione è un finanziamento non a debito siccome i soldi non devono essere restituiti maggiorati di interessi, ma il guadagno per l'azionista deriva dalla distribuzione di dividendi. Questi ultimi sono ricavabili se le attività di business e investimento hanno successo, il che non è affatto scontato siccome possono essere un flop. Pertanto, l'azienda e gli azionisti possono perdere tutto il capitale di rischio. In più, anche se l'azionista vendesse le azioni per liberarsene, esse avrebbero un valore più basso rispetto a quando le ha acquistate (esso potrebbe più che dimezzarsi), dunque perderebbero anche oltre metà dell'investimento. Quest'ultimo dunque ha sempre un rischio di fondo. Un alto profitto sotto forma di dividendo è un premio al rischio.
La differenza tra un'azione e un'obbligazione societaria (corporate bond) richiede nel meccanismo di guadagno e nel rischio: l'obbligazione è un prestito di denaro (debt financing) da parte di un investitore, l'obbligazionista (bondholder), all'azienda. Quest'ultima, entro la data di maturità, deve restituire il denaro con interessi maturati<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/ask/answers/09/difference-between-bond-stock-market.asp|titolo=Differenza tra mercato azionario e obbligazionario|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=27 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210327195215/https://www.investopedia.com/ask/answers/09/difference-between-bond-stock-market.asp|urlmorto=no}}</ref> e si impegna a rispettare dei patti obbligazionari (bond covenant), per esempio quello di non indebitarsi ulteriormente fino alla data di maturità<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/terms/b/bond-covenant.asp|titolo=Bond covenant|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=4 maggio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210504040206/https://www.investopedia.com/terms/b/bond-covenant.asp|urlmorto=no}}</ref>. Il tasso di interesse dell'obbligazione si alza se l'investimento è rischioso (e.g. la società è già molto indebitata) o in base a un rating basso delle agenzie apposite giustificato dagli alti debiti o dalla violazione abituale dei covenant. Se gli interessi sono altissimi e il rischio è altissimo, si parla di [[junk-bond]] (spazzatura). Ma di base, l'azione è più rischiosa dell'obbligazione e permette un finanziamento a equity, mentre l'obbligazione permette un finanziamento a debito.
Le azioni, le obbligazioni e i derivati (forwards, futures, option, SWAP) fanno tutti e tre parte di una classe di prodotti finanziari dette [[Security (finanza)|security]] ("valori mobiliari"); le azioni sono equity securities/titoli di capitale, mentre le obbligazioni sono debt securities/titoli di debito<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/terms/s/security.asp|titolo=Security|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=17 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210417231022/https://www.investopedia.com/terms/s/security.asp|urlmorto=no}}</ref>.
Siccome le azioni possono essere rivendute liberamente a nuovi azionisti, si dice che sono titoli negoziabili, cioè scambiabili tramite compravendita. In più, siccome si possono vendere velocemente sia in caso di successo che di fallimento, sono investimenti facilmente liquidabili, cioè sono dotati di un'alta liquidabilità.
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Oggi questi titoli sono dematerializzati, cioè non sono più dei pezzi di carta, ma dei dati virtuali e la compravendita avviene attraverso delle piattaforme di trading online e non più di persona in borsa o via telefono.
Tutto il denaro raccolto con le azioni emesse e esistenti/in circolazione nel mercato pubblico e/o privato (outstanding shares) si chiama "[[capitalizzazione di mercato]]/azionaria", market cap. Per esempio, una società startup nata da poco viene solitamente classificata nelle nano-cap, mentre le piccole aziende solitamente sono delle micro-cap e small-cap<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/investing/market-capitalization-defined/|titolo=Market capitalization|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=27 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181027203653/https://www.investopedia.com/articles/basics/03/031703.asp|urlmorto=no}}</ref>.
L'insieme di tutte le compravendite di azioni forma, in senso astratto, il mercato azionario, che è parte dunque del mercato delle security (mercato azionario, mercato obbligazionario e mercato dei derivati).
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Gli acquirenti di azionisti possono essere comuni risparmiatori, grandi investitori professionali, altre società (e.g. banche, corporation, società di assicurazione ecc.),lo Stato, tale per cui si forma una società pubblica/a partecipazione statale, il management dell'azienda stessa e i lavoratori dell'azienda stessa. Questi ultimi due possono godere quindi dei frutti del loro operato diligente e non opportunistico tramite i dividendi (si pensi per esempio a un manager che spreca i soldi dell'azienda per comprarsi un'auto di lusso per sé). I lavoratori, in generale, possono essere coinvolti direttamente nella partecipazione azionaria con dei piani appositi detti [[Employee Stock Ownership Plan]] (ESOP), con cui vengono pagati in azioni da cui derivano dividendi o la possibilità di rivenderle quando si alzano di valore.
Se il raccoglimento di finanziamenti a equity avviene over the counter, cioè in contesto privato, si parla di [[private equity]] financing<ref>{{Cita web|url=https://www.investopedia.com/terms/p/privateequity.asp|titolo=Private equity|accesso=29 marzo 2021|dataarchivio=10 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210410085525/http://www.investopedia.com/terms/p/privateequity.asp|urlmorto=no}}</ref> (e.g. l'apporto di seed capital da parte di un [[angel investor]] nei confronti di una startup o l'apporto di un fondo di [[venture capital]]), altrimenti se avviene in borsa si parla di public equity financing.
In conclusione, esistono più tipi di azione. Le azioni ordinarie sono quelle basilari e, comprandole, l'azionista ha anche potere di voto nell'assemblea dei soci quando si prendono decisioni importanti sul futuro dell'azienda (e.g. emendamenti dello statuto sociale); il voto di default viene tarato in base al numero di azioni comprate ("one share, one vote") o, nella maggior parte dei casi, non si segue esplicitamente questo standard in favore del principio plutocratico: se l'azionista di maggioranza ha versato il 60% del capitale sociale, a prescindere dal numero di azioni comprate, il suo solo voto vale 60 su 100, quindi si dice che è anche un azionista di controllo<ref name="The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and Functional Approach (2nd edition). Oxford University Press, Oxford">{{Cita libro|titolo=Kraakman, Reinier; Armour, John; et al. The Anatomy of Corporate Law. A Comparative and Functional Approach (2nd edition). Oxford University Press, Oxford/New York: 2009.}}</ref>. Le azioni privilegiate danno diritto di precedenza (prelazione) sugli azionisti ordinari quando si distribuiscono i dividendi ma, come contraltare, tolgono il diritto di voto. Altre azioni aumentano il potere di voto per tamponare gli opportunismi degli azionisti di controllo su quelli di minoranza. Questi tre sono i tipi principali di azioni. Nonostante esista una gerarchia nell'ordine della distribuzione di dividendi (azionisti privilegiati/con prelazione e quelli senza), tutti gli azionisti hanno il diritto di partecipare ai profitti a prescindere dall'ordine siccome vige il divieto assoluto di [[patto leonino]].
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