Tommaso Verani: differenze tra le versioni

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Fece poi ritorno in Piemonte dove curò gli archivi e le biblioteche dei conventi di Torino, Chieri e Carignano, ritirandosi poi a vita privata dal 1º febbraio 1802.
 
Aveva ideato un sistema di archiviazione che chiamava ''Autobiografia'', catalogava e archiviava i documenti, seguendo una registrazione dove riportava la datazione con i giorni del calendario, il suo ultimo testo riporta, infatti, nell'ultima pagina la data del 6 marzo 1803. Si desume che lavorò fino agli ultimi suoi giorni essendo morì nel marzo del 1803<ref>{{cita libro|autore= AA.VV. G. Cantoni Alzati|titolo=Società, cultura, luoghi al tempo di Ambrogio da Calepio|editore= Ateneo di Scienze, Lettere e Arti di Bergamo – Studi|cigttàcittà=Bergamo|anno=2005}}</ref>.
 
Di particolare rilievo è il suo studio nel monastero di Bergamo dei due codici relativi il ''Vocabularium latino-italicum'' e il ''Directionarium'', opere di [[Ambrogio Calepio]].<ref>{{cita web|url=http://www.ghirardacci.it/italia/lombardia/studi/bg-biblioteca-manoscritti-2.htm|titolo=Il patrimonio manoscritto del convento di Sant’Agostino di Bergamo: Tommaso Verani e la catalogazione del 1767|autore=Giovanna Cantoni Alzati|editore=Ghiradacci studi biblioteca|accesso=20 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180421031754/http://www.ghirardacci.it/italia/lombardia/studi/bg-biblioteca-manoscritti-2.htm|dataarchivio=21 aprile 2018|urlmorto=sì}}</ref>.