Monte Albino: differenze tra le versioni
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|altezza=1075
|latitudine_d = 40.7179479
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|catenamontuosa =[[Monti Lattari]]
|altrinomi = Montalbino, Mont'Albino, Lebino, Levino,
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|alpinistaprimasalita =
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'''Monte Albino''' (''Monte'' o ''Muntarbin'' in dialetto locale) è un massiccio facente parte dei [[Monti Lattari]].
== Territorio ==
Situato a nord della catena, il monte, formato prevalentemente da [[roccia|rocce]] di tipo [[calcare]]o, sovrasta per intero le città di [[Nocera Inferiore]] (nel quale da il nome alla vasta [[Montalbino (Nocera Inferiore)|località omonima]]), [[Nocera Superiore]], [[Pagani]], [[Sant'Egidio del Monte Albino]], al quale da il nome, e parte di [[Corbara (Italia)|Corbara]]. Insieme alle cime del ''Sant'Angelo di Cava'' (1130 metri) e delle ''Chiancolelle'' (1050 metri), comprende anche alcune località di [[Tramonti]] e [[Cava de' Tirreni]]. Dall'intersezione col monte ''Cerreto'' (1316 m) sorge il [[Chiunzi|Valico di Chiunzi]] (650 metri), che collega l'[[agro nocerino sarnese]] alla [[costiera amalfitana]]. Da una propagine di Monte Albino si sviluppa il colle di ''San Pantaleone'' (230 metri) tra [[Nocera Inferiore]] e [[Pagani]], mentre sul versante di [[Nocera Superiore]] si sviluppano il ''Mammone'' (709 metri) ed il ''Piano di Pareti'' (400 metri).
In passato aveva diversi torrenti (oggi solo canali di contenimento) quali: la ''Matrognana'' e gli alvei ''San Nicola'', ''Mangiaguerra'', ''Santacroce'' e ''Tondi''.
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È incluso sia nella [[Comunità montana Monti Lattari|Comunità montana]] che nel [[Parco regionale dei Monti Lattari]].
== Storia ==
=== Epoca antica ===
Il monte, che da verso la valle del [[fiume Sarno]], disponeva alle sue pendici di terreni fertili e sicuri, fu qui che intorno al [[VI secolo a.C.]] alcune tribù osche fondarono i villaggi di ''Oschito'' e ''Trebulonia'' (oggi le località di [[Pareti (Nocera Superiore)|Pareti]] e [[Pucciano]]), gli insediamenti che faranno da progenitori alla illustre città romana di [[Nuceria Alfaterna]]. Ai piedi di esso, oltre alle mura cittadine, sorgevano anche diverse necropoli, il [[teatro di Nuceria Alfaterna]] e, probabilmente, una basilica.
Sempre qui nel [[216 a.C.]] si sarebbe accampato il cartaginese [[Annibale]] durante l'[[assedio di Nuceria Alfaterna]], in un incavo ancora noto come ''Grotte di Annibale''.
[[File:Acquedotto di Sant'Egidio del Monte Albino.JPG|thumb|left|L'acquedotto di Sant'Egidio]]
Dopo la prima dispersione urbana, nacque un villaggio presso l'attuale monte [[Chiunzi]], che in seguito diverrà [[Corbara (Italia)|Corbara]], da segnalare anche la presenza di un [[Acquedotto romano di Sant'Egidio|acquedotto]] ed una villa con [[Fontana Helvius|fontana]] nei pressi dell'attuale [[Sant'Egidio del Monte Albino]].
Nel [[IV secolo]] da una necropoli ai piedi del monte, fu ricavata la chiesa paleocristiana di ''San Filippo a Macerie''.
=== Medioevo ===
Caduta la città di Nuceria nel [[601]], la popolazione preferì rifugiarsi sui monti circostanti, andando a rimpinguare i centri abitati della [[costiera amalfitana]], i borghi pedemontani nucerini di Pareti e Pucciano, i centri di Sant'Egidio e Corbara ed i colli nella [[Passo dell'Orco|Valle dell'Orco]].
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Sul versante nocerino, invece, fu ricavata da una grotticella sovrastante una fonte d'acqua, la cappella di ''Santa Maria dei Tre Pigni'' che serviva come punto di ristoro per chi si recava al mercato d'Amalfi.
Nel [[IX secolo]] la chiesa di San Filippo a Nocera del [[IV secolo]]
È dell'[[857]] un documento del [[Codex diplomaticus cavensis]] dove si fa menzione del ''"monte lebinu''<ref>CDC l, XLX, pp. 61s</ref>, in riferimento alla locazione del borgo di [[Pucciano]] ai piedi del monte.
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Poco distante, nel [[1283]] fu eretto un convento delle clarisse, il quale crollò in seguito ad una frana e le stesse si trasferirono presso l'attuale [[Monastero di Santa Chiara (Nocera Inferiore)|Monastero di Santa Chiara]].
=== Rinascimento ed età moderna ===
==== Santa Maria dei Miracoli ====
[[File:SantuarioMontalbino.jpg|thumb|right|Il santuario di Maria dei Miracoli]]
Nel [[1530]] la piccola cappella dei Pigni fu completamente trasformata per opera del [[condottiero]] nocerino [[Giambattista Castaldo]] che vi realizzò un convento [[olivetano]] in ossequio a un [[ex voto]]<ref>Si narra che il Castaldo fosse inseguito da alcuni briganti e si rifugiò nella grotta dedicata alla Madonna. Promise alla Vergine che se si fosse salvato, avrebbe ristrutturato e ampliato al cappella realizzando un convento dedicandolo all'ordine degli [[olivetani]]</ref>. Primo abate della neonata struttura del [[Santuario di Santa Maria dei Miracoli (Nocera Inferiore)|Convento di Santa Maria dei Miracoli]] fu Cipriano Castaldo, nipote del fondatore.
Il convento custodiva il dipinto raffaelliano della [[Madonna d'Alba]].
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Negli stessi secoli il monte fu testimone della nascita della confederazione urbana di [[Nocera dei Pagani]]. Il monte fu spesso soggetto a frane e smottamenti, tra cui uno nel [[XVIII secolo]] che costrinse gli olivetani ad abbandonare il convento.
=== XIX e XX secolo ===
==== Il valico di Chiunzi ====
[[File:CHIUNZI.JPG|thumb|right|Vista di Chiunzi e del suo valico]]
Nel 1806, durante il ''decennio francese'', il governo del [[Regno di Napoli]] decise di occuparsi del collegamento ottimale tra la costiera e l'agro, furono avanzate due proposte, una da parte di Amalfi, che chiedeva che si costruisse una strada che la collegasse con [[Gragnano]] e [[Castellammare di Stabia]], e l'altra, da parte del Comune di [[Maiori]], che chiedeva di realizzare un collegamento con Vietri e Salerno.
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Nel [[1861]], il Comune di [[Corbara]] si prefisse di realizzare un comodo accesso alla via Stabiana, la strada che, sin dal tempo dei romani, collega [[Nocera Inferiore]] con [[Castellammare di Stabia]]. Così, tra il [[1864]] ed il [[1877]], l'opera fu realizzata.
==== XX secolo ====
Durante la [[seconda guerra mondiale]] lo stesso monte, come le città a valle furono vittime dei bombardamenti alleati, in quanto i tedeschi prediligevano la zona per appostare le loro basi, lungo il monte infatti sono stati ritrovati numerosi ordigni (talvolta inesplosi), l'ultimo dei quali nel [[2019]]<ref>https://www.salerno.occhionotizie.it/nocera-inferiore-rimossa-bomba-montalbino/amp/</ref>.
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Nel [[1997]] una frana interessò l'autostrada, travolgendo alcune auto in transito e causando un morto<ref>https://codacons.it/morte-in-autostrada-tre-assoluzioni/</ref>.
=== La frana del 4 marzo 2005 ===
[[File:Frana nocera.jpg|thumb|left|La frana, che nel 2005 colpì il monte]]
Alle 17:30 del 4 marzo [[2005]], dopo una giornata di pioggia si staccò una colata di fango che investì la località Monte di Dio di [[Nocera Inferiore]]. La colata travolse diverse abitazioni ed aziende. La mobilitazione fu rapida, tant'è che la sera stessa era presente a monitorare la macchina dei soccorsi, l'allora capo della [[protezione civile]], [[Guido Bertolaso]]. Il bilancio fu catastrofico: con oltre 1350 sfollati, inoltre la colata causò la morte di tre persone<ref>https://ricerca.gelocal.it/gazzettadireggio/archivio/gazzettadireggio/2005/03/06/EA5PO_VA803.html</ref>.
== Economia ==
Il monte è soggetto alle tecniche primordiali di selvicoltura da tempi remoti.
Inoltre la vasta vegetazione e qualità del terreno, ha favorito lo sviluppo di diverse specialità della zona, le due Nocera ad esempio sono note per la produzione di agrumi come [[arance]] e [[Citrus reticulata|mandarini]], ma sul versante nocerino è massiccia anche la presenza di alberi di [[juglans regia|noce]], [[castagni]] e [[ciliegi]].
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Differenti punti del monte sono adibiti anche a cave per la lavorazione del [[calcestruzzo]].
== Sport ==
[[File:Percorso della salute nocera.png|thumb|Particolare del ''Percorso della salute'']]
Così come gran parte della catena, anche Monte Albino è meta di percorsi [[trekking]] e per [[mountain bike]]. Diversi sono i sentieri ad alta quota (''Sentiero Paolo'', ''Panda'', ''Tracchio'', ''Vipera'', ''Boston Line'', ''Chiancolelle'', ''Monte di Chiunzi'', ''Zanna Bianca'', ''Grotte d'Annibale'' e ''della Sgarrupa'').
Il sentiero più lungo è quello denominato ''Percorso della Salute'': un tratto pedemontano di 3,5 km che percorre interamente i comuni di [[Nocera Inferiore]] e [[Nocera Superiore]] legandosi ai diversi sentieri CAI (300,312,316,318,320). Il percorso (almeno per quanto concerne il tratto intermedio di Nocera Inferiore) fu
e ripercorre il tracciato superficiale dell'acquedotto dell'Ausino. Inoltre è stato realizzato utilizzando materiali naturali e rispettosi dell'ambiente circostante.
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</gallery>
== Note ==
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