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Poco dopo arriva Giovanni, nelle vesti di un tatuatore drogato con diversi cani al guinzaglio, che hanno dei nomi lunghi e assurdi e con cui ha vinto anche dei concorsi. Silvana ammira le performance del cane partecipante ai concorsi. Stramaroni, ultimo in coda al bancomat, si era spazientito dopo poco tempo, iniziando ad urlare, ed è infastidito anche dall'atteggiamento di Silvana, che ha continuato a mantenere una pazienza ed una spensieratezza irragionevoli di fronte alla sbadataggine di Aldo, facendo domande dalla risposta ovvia e descrivendosi come un'appassionata di [[yoga]] e medicina alternativa, tanto che a un certo punto Stramaroni le chiede indirettamente se sia anche lei drogata («''Ma voi due vi siete conosciuti a [[Comunità di San Patrignano|San Patrignano]]?''»). Aldo, dopo circa trenta minuti, riesce a completare la transazione, ma nel frattempo Stramaroni ha approfittato della distrazione di Silvana e l'ha superata nella fila, prelevando in pochi secondi il suo denaro. Questo gesto inappropriato viene però punito da una [[gazza ladra]], addestrata proprio da Giovanni, che ruba a Stramaroni il denaro.
 
===GalleriaMuseo d'arte moderna===
Aldo, Giovanni e Giacomo si recano in un museo d'arte moderna in cui è esposta una serie di opere d'arte piuttosto assurde e difficilmente apprezzabili. Giacomo è un rispettoso ed isterico esperto d'arte che cerca di spiegare i concetti fondamentali della materia agli amici, ma senza successo. Aldo è ignorante e, tentando di fingersi esperto, commette solo gaffe: non capisce la differenza tra [[cubismo]] e [[realismo (arte)|realismo]], guarda da molto lontano un quadro che va visto da vicino e definisce lo stesso quadro monocromatico quando presenta tutta la tavolozza dei colori. Giovanni appare più serio e disposto ad imparare, ma nemmeno lui ottiene risultati, in quanto prima si siede su una scultura "distrutturalista" di una sedia che crede una sedia reale e poi commette l'errore opposto, scambiando, assieme ad Aldo, un estintore (vero) per un'opera d'arte che rappresenta un estintore. Giacomo poi illustra ai due un esempio dei tagli nella tela di [[Lucio Fontana]] (realmente esistenti), ma i due li credono un atto di vandalismo e si indignano, dando vita a una lunga discussione, caratterizzata da una lunga serie di frasi insensate di Aldo, in cui criticano il sistema, accusandolo di essere troppo tollerante verso chi non rispetta le regole, e ricevono insulti da Giacomo, che li definisce "due bestie" per poi precisare ad Aldo: "Tu poi, sei nato torto e morirai testa di cazzo!".