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=== La lunga gestazione di Jappelli ===
[[File:Padova Loggia Amulea o Municipale.jpg|miniatura|incisione del 1902 di Giuseppe de Barberis]]
Dopo l'incendio del 1822, che distrusse il preesistente Collegio Amuleo, si cercarono alternative per la ricostruzione di quello spazio. Nel 1827 [[Giuseppe Jappelli]] avanzò una proposta, rispondendo alle esigenze dell'amministrazione, che richiedeva un edificio di rappresentanza: questo progetto avrebbe dovuto prevedere un loggiato [[Ordine ionico|ionico]] con un porticato di pilastri squadrati. Tuttavia, l'idea di Jappeli era quella di aggiungere altri elementi, come sale da caffè, da ballo, da gioco, un teatro diurno, costruendo attorno all'edificio di rappresentanza un insieme di luoghi per la collettività sociale, che andavano a integrarsi, ampliandolo, con il progetto del loggiato. Quest'idea venne però abbandonata già nel 1832, quando Jappellì presentò - per gli spazi intorno all'ex Collegio - il progetto di una caserma. Nel 1847, dopo circa venti anni di attese, i progetti di Jappelli ancora non erano ancora stati messi a cantiere, mentre erano parzialmente mutate le esigenze dell'amministrazione che preferì assegnare il luogo come dimora del generale del secondo corpo del [[Regno Lombardo-Veneto]].<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Silvia|cognome=Zava|titolo=Prato della Valle|url=https://www.worldcat.org/oclc/1061228585|accesso=2021-06-12|data=2018|pp=107-129|OCLC=1061228585|ISBN=978-88-9387-015-3}}</ref>
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