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{{Edificio religioso
La '''Loggia Amulea''' è un [[palazzo]] in [[Architettura neogotica|stile neogotico]] situato nel [[Prato della Valle]], la più grande [[piazza]] di [[Padova]]. Il palazzo è stato sede dei [[Vigile del fuoco|vigili del fuoco]] di Padova dal [[1906]] al [[1989]]; in seguito ospita alcuni uffici comunali. Il fronte della costruzione è caratterizzato da un elegante [[Loggia|loggiato]]; nella sala adiacente alla grande [[Balcone|balconata]] vengono talora celebrati i matrimoni civili.<ref>{{Cita web|url=https://www.comune.padova.it/luogo/loggia-amulea|titolo=Loggia Amulea - Comune di Padova|sito=www.comune.padova.it|accesso=2021-06-14}}</ref>
|DedicatoA = [[San Giovanni Battista]]
|Nome = Chiesa di San Giovanni Battista
|Immagine = I-VE-Mellaredo.JPG
|NomeComune =[[Pianiga#Mellaredo|Mellaredo]]
|Regione = [[Veneto]]
|SiglaStato = ITA
|AnnoConsacr =
|StileArchitett =
|Architetto =
|FineCostr = [[XVIII secolo]]
|InizioCostr =
|Sito =
}}
 
La '''chiesa di San Giovanni Battista''' è la [[parrocchia]]le di [[Pianiga#Mellaredo|Mellaredo]], nella [[città metropolitana di Venezia]] ed in [[diocesi di Padova]].
== Storia ==
La prima citazione di una chiesa a [[Pianiga#Mellaredo|Mellaredo]] risale al [[1454]], anno in cui fu visitata dal vescovo [[Fantino Dandolo]]. Dalla relazione della visita pastorale del [[1599]], s'apprende che la chiesa era filiale della [[Chiesa di Santa Margherita (Vigonza)|pieve di Vigonza]]. Grazie ad un documento del [[1572]] si conosce che la chiesa disponeva di fonte battesimale, di tre altari e di campanile. La parrocchiale venne edificata nel [[1713]] dalle monache di [[Vigonza]], poiché quella precedente era diventata troppo piccola per soddisfare le esigenze della popolazione. Il nuovo campanile fu eretto tra il [[1869]] ed il [[1871]] e, nel [[1948]], la chiesa subì un intervento di ammodernamento<ref>{{cita web|url=http://www.parrocchiemap.it/parrocchiemap/other/atlante.jsp?icsc=7610374|titolo=Mellaredo - San Giovanni Battista|accesso=26 aprile 2019}}</ref>.
 
==Interno==
=== La lunga gestazione di Jappelli ===
Opere d'arte custodite all'interno della chiesa sono l'altare maggiore, in marmi policromi e pietra, che fu realizzato tra il [[1690]] ed il [[1710]] e modificato intorno al [[1954]], ed il nuovo altare rivolto verso i fedeli, che venne costruito nel [[1992]] e presenta, al centro, l'immagine del ''Redentore''.
[[File:Padova Loggia Amulea o Municipale.jpg|alt=incisione Berberis|miniatura|Incisione del 1902 di Giuseppe de Barberis]]
Dopo l'incendio del 1822, che distrusse il preesistente Collegio Amuleo, si cercarono alternative per la ricostruzione di quello spazio. Nel 1827 Giuseppe Jappelli avanzò una proposta, rispondendo alle esigenze dell'amministrazione, che richiedeva un edificio di rappresentanza: questo progetto avrebbe dovuto prevedere un loggiato ionico con un porticato di pilastri squadrati. Tuttavia, l'idea di Jappeli era quella di aggiungere altri elementi, come sale da caffè, da ballo, da gioco, un teatro diurno, costruendo attorno all'edificio di rappresentanza un insieme di luoghi per la collettività sociale, che andavano a integrarsi, ampliandolo, con il progetto del loggiato. Quest'idea venne però abbandonata già nel 1832, quando Jappellì presentò - per gli spazi intorno all'ex Collegio - il progetto di una caserma. Nel 1847, dopo circa venti anni di attese, i progetti di Jappelli ancora non erano ancora stati messi a cantiere, mentre erano parzialmente mutate le esigenze dell'amministrazione che preferì assegnare il luogo come dimora del generale del secondo corpo del Regno Lombardo-Veneto.<ref>{{Cita libro|nome=Silvia|cognome=Zava|titolo=Prato della Valle|url=|accesso=|data=2018|p=190|OCLC=1061228585|ISBN=978-88-9387-015-3}}</ref>
 
== Note ==
=== Il progetto di Maestri ===
<references />
Facciata del palazzo dei conti Passera da Genova (Padova)
Jappelli morì nel 1852, ma i suoi progetti per l'ex collegio rimasero senza seguito, sia per il costo molto alto che avrebbero comportato che per la diminuita popolarità dell'architetto. Nel 1858 Eugenio Maestri presentò al podestà Francesco De Lazara il suo progetto per la Loggia Amulea che, rispetto a quelli avanzati da Jappelli, era più economico: questo fattore fu piuttosto rilevante, in quanto la realizzazione del progetto avrebbe rappresentato per l'amministrazione un investimento che si voleva produttivo, in quanto doveva assolvere alle funzioni di rappresentanza pubblica per le autorità ma anche di palco privilegiato per un pubblico pagante. Il progetto del Maestri si distaccava dallo stile neoclassico di Jappelli per abbracciare il revival del gotico italiano proposto da Pietro Selvatico nella direzione dello "stile nazionale" di Camillo Boito, anche attraverso un largo uso di terracotte negli elementi decorativi. La scelta stilistica non viene salutata favorevolmente né dalla stampa, che si schiera anche duramente contro la scelta municipale, né dalla critica, né dalla cittadinanza.
 
== Voci correlate ==
Quest'opera, ritenuta però adeguata dall'amministrazione, valse al Maestri l'incarico per il restauro delle ex carceri dette "delle Debite", oggi Palazzo delle Debite.
* [[Pianiga]]
* [[Diocesi di Padova]]
* [[Parrocchie della diocesi di Padova]]
 
{{Portale|architettura|Cattolicesimo|Veneto}}
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
 
== Voci correlate ==
 
== Collegamenti esterni ==