Francesco Hayez: differenze tra le versioni
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=== Nel segno di Canova e di Raffaello Sanzio ===
Quando nel 1806 Venezia cadde nell'orbita francese, divenendo una provincia del neocostituito [[Regno d'Italia (1805-1814)|Regno d'Italia]] [[Napoleone Bonaparte|napoleonico]], la sede dell'Accademia venne spostata nel complesso della Carità; il conte [[Leopoldo Cicognara]], presidente dell'Accademia dal 1808, darà un impulso che si rivelerà decisivo per la fortuna dell'Hayez. In ogni caso, qui seguì il corso di [[Teodoro Matteini]], al quale venne assegnata la cattedra di pittura di storia. Fu in questi anni, tra l'altro, che Hayez condusse le sue prime esperienze artistiche, realizzando un'''Adorazione dei magi'', dipinta entro il 1809 su commissione dei padri armeni della parrocchiale di [[Lussingrande]] (in croato Veli Lošinj), e un ''Ritratto della famiglia del pittore''. <3
Sempre nel 1809 l'Hayez partecipò a un concorso indetto dall'Accademia per l'«alunnato di Roma» risultandone vincitore a pieni voti, e perciò titolare di una borsa di studio e di pittura di durata triennale nella laboriosa officina artistica capitolina.<ref group="N">Oltre ad Hayez, risultarono vincitori dell'«alunnato di Roma» del 1809 anche [[Giovanni De Min (pittore)|Giovanni De Min]] e [[Vincenzo Baldacci]]. Si consulti: {{cita|Di Monte||MDM}}.</ref> Hayez si trasferì nell'Urbe l'ottobre dello stesso anno, accompagnato dal collega [[Odorico Politi]], dallo zio Binasco e, soprattutto, da una serie di lettere commendatizie redatte dal conte Cicognara, tese a elogiare caldamente il talento del suo giovane protetto ad [[Antonio Canova]] e al cardinale [[Ercole Consalvi]]. Era il 28 aprile 1812 il giorno in cui Cicognara, in un'epistola inoltrata all'amico Canova, gli comunicò infatti la sua ambizione di vedere in Hayez un interprete delle ispirazioni nazionali, in grado di dare nuova linfa alla grande pittura italiana: «Oh per Dio che avremo anche noi un pittore; ma bisogna tenerlo a Roma ancora qualche tempo, e io farò di tutto perché vi rimanga».
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