PLATO: differenze tra le versioni
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Era anche possibile collegare il terminale a dispositivi periferici. Una di queste periferiche era il [[Legno sintetico Gooch|Gooch Synthetic Woodwind]] (dal nome dell'inventore Sherwin Gooch), un [[sintetizzatore]] che offriva una [[Sintetizzatore|sintesi]] musicale a quattro voci per fornire il suono nei corsi PLATO. Questo fu successivamente soppiantato sul terminale PLATO V dal [[Gooch Sintetizzatore cibernetico|sintetizzatore cibernetico Gooch]], che aveva sedici voci che potevano essere programmate individualmente o combinate per produrre suoni più complessi. Ciò ha consentito quelle che oggi sono conosciute come esperienze [[Multimedialità|multimediali]]. Per questi sintetizzatori fu sviluppato un linguaggio musicale compatibile con PLATO noto come OPAL (Octave-Pitch-Accent-Length), nonché un compilatore per il linguaggio, due editor di testi musicali, un sistema di archiviazione per file binari musicali, programmi per riprodurre la musica binari in tempo reale e stampare spartiti musicali e molti aiuti per il [[debug]] e la composizione. Inoltre furono scritti numerosi programmi compositivi interattivi. Le periferiche di Gooch furono ampiamente utilizzate per i corsi di educazione musicale creati, ad esempio, dal Progetto PLATO della School of Music dell' Università dell'Illinois.
Dal 1970 al 1994 la School of Music dell'Università dell'Illinois (U of I) sperimentò l'uso del sistema informatico PLATO CERL (Computer-based Education Research Laboratory) per fornire istruzioni online sulla musica. Sotto la guida di G. David Peters, la facoltà di musica e gli studenti lavorarono con le capacità tecniche di PLATO per produrre materiale didattico relativo alla musica.<ref>{{Cita libro|autore=Dear|nome=Brian|titolo=The Friendly Orange Glow: The untold story of the PLATO System and the dawn of cyberculture|data=2017|editore=Pantheon Books|pp=
Nel 1972 il sistema PLATO IV rese tecnicamente possibile introdurre pedagogie multimediali che non furono disponibili sul mercato fino a anni dopo.
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Con l'avvento della tecnologia a microprocessore, i nuovi terminali PLATO furono sviluppati per essere meno costosi e più flessibili dei terminali PLATO IV. All'Università dell'Illinois questi furono chiamati terminali PLATO V, anche se non è mai esistito un sistema PLATO V (il sistema continuava ad essere chiamato PLATO IV). I microprocessori [[Intel 8080]] in questi terminali li hanno resi in grado di eseguire programmi localmente e hanno permesso di scaricare piccoli moduli software nel terminale per potenziare la didattica PLATO con una ricca animazione e altre funzionalità sofisticate che non erano disponibili altrimenti utilizzando un approccio tradizionale basato su terminali.<ref>[https://archives.library.illinois.edu/erec/University%20Archives/0713808/1977%20Aug%20X-50%20PLATO%20V%20Terminal%20Stifle.pdf The Plato V Terminal], J. E. Stifle, CERL Report X-50, August 1977.</ref>
All'inizio del 1972 i ricercatori di [[Xerox Palo Alto Research Center|Xerox PARC]] fecero un tour del sistema PLATO presso l'Università dell'Illinois. A quel tempo venivano mostrate parti del sistema, come il generatore di applicazioni ''Show Display'' per le immagini su PLATO (successivamente tradotto in un programma di disegno grafico sulla workstation [[Xerox Star]]), l{{'
Nel 1975 il sistema PLATO serviva studenti dell'Università dell'Illinois come [[Richard Powers]]<ref name="eakin20030218">{{Cita news|lingua=en-US|nome=Emily|cognome=Eakin|url=https://www.nytimes.com/2003/02/18/books/author-science-guy-richard-powers-chronicling-technological-age-sees-novels-like.html|titolo=The Author as Science Guy; Richard Powers, Chronicling the Technological Age, Sees Novels, Like Computers, as Based on Codes|pubblicazione=The New York Times|data=2003-02-18|p=E1|accesso=2019-03-26|issn=0362-4331}}</ref> e quasi 150 altre località da un [[CDC Cyber]] 73 donato, inclusi non solo gli utenti del sistema PLATO III, ma un certo numero di scuole di grammatica, scuole superiori, college e università e installazioni militari. PLATO IV offriva testo, grafica e animazione come componenti intrinseche del contenuto del corso e includeva un costrutto a memoria condivisa (variabili "comuni") che consentiva ai programmi TUTOR di inviare dati tra vari utenti. Quest'ultimo costrutto fu utilizzato sia per i programmi di tipo chat, sia per il primo [[simulatore di volo]] multiutente.
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Con l'introduzione di PLATO IV Bitzer dichiarò il successo generale, sostenendo che l'obiettivo dell'istruzione computerizzata generalizzata fosse disponibile per tutti. Tuttavia, i terminali erano molto costosi (circa [[Dollaro statunitense|$]] 12.000), quindi in quanto sistema generalizzato, PLATO avrebbe probabilmente dovuto essere ridimensionato per soli motivi di costo.
All'inizio degli anni '70 alcune persone che lavoravano nel moderno gruppo di lingue straniere dell'Università dell'Illinois iniziarono a lavorare su una serie di lezioni di ebraico, originariamente senza un buon supporto di sistema per la scrittura a sinistra. In preparazione di una demo PLATO a [[Teheran]], Sherwood lavorò con Don Lee per implementare il supporto per la scrittura a sinistra, incluso per il [[Lingua persiana|farsi]], per il quale il sistema di scrittura si basa su quello arabo. Non vi era alcun finanziamento per questo lavoro, che fu intrapreso solo a causa dell'interesse personale di Sherwood e non si verificò lo sviluppo del curriculum né per il persiano né per l'arabo. Tuttavia, Peter Cole, Robert Lebowitz e Robert Hart<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Cole|nome=Peter|anno=1984|titolo=Teaching Hebrew with the Aid of Computers: The Illinois Program|rivista=Computers and the Humanities|volume=18|numero=2|pp=
== Gli anni della CDC ==
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* {{Cita libro|titolo=PLATO User's Guide|url=http://www.bitsavers.org/pdf/cdc/plato/97405900C_PLATO_Users_Guide_Apr81.pdf|ed=revised|data=aprile 1981|editore=CDC|cid=harv}}
* {{Cita news|nome=Arthur|cognome=Darrack|titolo=Yes... Computers Can Revolutionize Education|pubblicazione=Consumers Digest|data=settembre–ottobre 1977|cid=harv}}
* {{Cita libro|autore=Dear|nome=Brian|titolo=The Friendly Orange Glow|url=http://friendlyorangeglow.com/|data=14 novembre 2017|editore=Pantheon|
* Goldberg, Marty (2000). "Part 5: PLATO Ain't Just Greek". The History of Computer Gaming. Midwest Classic Review.
* {{Cita news|nome=David|cognome=Small|nome2=Sandy|cognome2=Small|url=http://www.atarimagazines.com/v3n3/platorising.html|titolo=PLATO Rising: Online learning for Atarians|pubblicazione=Antic|data=luglio 1984|p=36|accesso=11 marzo 2012|cid=harv|volume=3|numero=3}}
* {{Cita news|nome=Stanley G|cognome=Smith|nome2=Bruce Arne|cognome2=Sherwood|url=http://www.sciencemag.org/cgi/rapidpdf/192/4237/344|titolo=Educational Uses of the PLATO Computer System|pubblicazione=Science|data=april 1976|pp=
* {{Cita libro|autore=Stifle|nome=Jack|titolo=The Plato IV Architecture|url=http://www.bitsavers.org/pdf/univOfIllinoisUrbana/plato/X-20_The_Plato_IV_Architecture_May72.pdf|ed=revised|collana=CERL Report|anno=1972|editore=University of Illinois|città=Urbana, IL|cid=harv}}
* {{Cita news|nome=Elisabeth|cognome=Van Meer|url=http://www.cbi.umn.edu/iterations/vanmeer.html|titolo=PLATO: From Computer-Based Education to Corporate Social Responsibility|pubblicazione=Iterations: An Interdisciplinary Journal of Software History|data=5 novembre 2003|accesso=11 marzo 2012|cid=harv}}
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