Argo-Micene: differenze tra le versioni

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Argo così, con l'andare del tempo, vide diminuire la sua area di influenza su territori via via più importanti strategicamente, come le città di [[Epidauro]], [[Trezene]] ed [[Ermione]] e successivamente l'[[Egina (isola)|isola di Egina]]. Trovandosi in tale difficoltà nel Peloponneso, Argo dovette cercare alleanze al di fuori di questa regione. Gli argivi perciò cominciarono ad interessarsi alle vicende ateniesi e infatti un contingente di mercenari argivi aiutarono [[Pisistrato]] a divenire tiranno di Atene nel 549 a.C.<ref>Erodoto ''storie'' I,61,4.</ref>
 
In particolare fu l'intervento di [[Sparta]] a ridimensionare definitivamente la potenza argiva fino ad impedirle il controllo della stessa pianura circostante. Sparta infatti strappò la città di [[Tirea]] al dominio argivo nel 545 durante alla cosiddetta ''[[battaglia dei campioni]]'' che vide gli spartani vittoriosi, se pur con notevoli perdite.<ref>Erodoto ''storie'' I,82.</ref> In seguito a questa battaglia numerose poleis più piccole si posero sotto la tutela spartana.
 
Dopo aver vinto i Corinti che assediavano l'alleata Megara,<ref>Pausania. ''Periegesi della Grecia'' VI,19,13-14.</ref> Argo subì altre gravi sconfitte ad opera degli spartani durante il regno del potente re spartano [[Agiadi|Agiade]], [[Cleomene I]]. Dopo quella di Sepeia (Sepia) con la successiva strage di opliti avversari operata del re Cleomene I causerà un gravissima crisi demografica in Argo (Erodoto parla di {{formatnum:6000}} caduti). Argo comunque non venne distrutta (e di questo gli spartani accusarono Cleomene I), non dovette entrare nella [[Lega peloponnesiaca|lega del Peloponneso]] e poté mantenere l'indipendenza.