Data journalism: differenze tra le versioni

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Per '''data journalism''' o '''giornalismo dei dati''' s'intendono le [[inchiesta|inchieste]] o i [[reportage]] realizzati con gli strumenti della [[matematica]], della [[statistica]] e delle [[scienze sociali]] e comportamentali, applicate alla pratica del [[giornalismo]]<ref>Philip Meyer, ''Giornalismo e metodo scientifico: ovvero il Giornalismo di precisione'', Armando Editore, 2006, cap. 1, p. 17 ([http://books.google.it/books?id=fTvJ2hpCjM0C&lpg=PP1&pg=PA18#v=onepage&q&f=false versione digitalizzata]).</ref>. È dunque una branca della professione che attinge alla [[statistica]] descrittiva, ma anche alla rappresentazione grafica di grosse quantità di dati nonché alle [[scienze sociali]] e comportamentali<ref>José Luis Dader, ''Giornalismo di Precisione: un via sociologica e informatica per scoprire notizie'', Editorial Sintesis, 2002 , cap. 1, pp. 9-20 ([http://books.google.it/books?id=AKFZAAAAMAAJ&q=inauthor:%22Jos%C3%A9+Luis+Dader%22&dq=inauthor:%22Jos%C3%A9+Luis+Dader%22&hl=it&ei=hP1gTfubK8XNswatlci1CA&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=1&ved=0CCkQ6AEwAA versione digitalizzata]).</ref>.
 
Tra gli strumenti del data journalism c'è l'uso dei [[Foglio elettronico|fogli di calcolo]] (per raccogliere ed analizzare i dati), la ricostruzione di un fatto attraverso la lettura e il confronto di documenti, la realizzazione dei [[Sondaggio d'opinione|sondaggi]] e anche la costruzione di [[mappa|mappe]] per mostrare i risultati ottenuti. Questo tipo di giornalismo beneficia soprattutto di [[Internet]], da un lato per gestire l’interattività con il lettore grazie agli strumenti multimediali, e dall'altro per attingere alle [[banca dati|banche dati]], grazie anche al fenomeno degli ''[[Dati aperti|Open data]]''.<ref name="ReferenceA">{{Cita libro|autore=Davide Ludovisi|titolo=Il Potere dei Dati - il data journalism e le nuove forme del comunicare|anno=2016|editore=Effequ|città=|ppp=198|ISBN=978-88-98837-21-2}}</ref>
 
==Le origini==
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Questo modo di fare giornalismo prende inizialmente il nome di ''Precision Journalism,'' titolo dell'omonimo libro pubblicato nel [[1969]] e realizzato da [[Philip Meyer]]. Questo filone giornalistico viene anche definito negli Stati Uniti ''computer-assisted reporting'' (CAR). Il CAR è un termine entrato in uso negli [[Stati Uniti]] fin dagli anni '50: è del 1952 un servizio dell'americana [[CBS]] sul giro di denaro che ruota intorno alle elezioni presidenziali<ref name="COX">Melisma Cox , [http://com.miami.edu/car/cox00.pdf The development of computer-assisted reporting] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110928144238/http://com.miami.edu/car/cox00.pdf |data=28 settembre 2011}}, paper presented to the Newspaper Division, Association for Education in Journalism and Mass Communication, Southeast Colloquium, March 17–18, 2000, University of North Carolina, Chapel Hill.</ref>.
 
Con il passare del tempo questi termini vengono associati sempre più alla stessa pratica giornalistica<ref>Conferenza sul Computer-assisted Reporting, organizzato dall'Investigative Reporters and Editors, [http://data.nicar.org/conference/lasvegas10 Las Vegas 2010.] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110403181438/http://data.nicar.org/conference/lasvegas10 |data=3 aprile 2011 }}</ref>. Rispetto al moderno giornalismo basato sui dati, lo stesso Meyer ha dichiarato che: "[Il giornalismo di precisione] è sempre giornalismo, con gli stessi vecchi obiettivi ma che trae vantaggio dai nuovi strumenti statistici e di gestione dei dati".<ref name="ReferenceB">{{Cita libro|autore=Davide Ludovisi|titolo=Il Potere dei Dati - Il data journalism e le nuove forme del comunicare|anno=2016|editore=Effequ|città=|ppp=198|ISBN=978-88-98837-21-2}}</ref>
 
===L'uso del termine negli altri Paesi===
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Nel [[2006]] il famoso saggio di Philip Meyer, ''Precision Journalism'', è stato tradotto in italiano. Il [[curatore editoriale|curatore]] della pubblicazione, Massimo Baldini, ha scelto di basarsi sulla terminologia francese e ha tradotto il titolo in "Giornalismo e metodo scientifico" relegando "Giornalismo di precisione" come sottotitolo.
 
Nel [[2010]], in occasione della prima conferenza italiana sul tema al [[Festival internazionale del giornalismo]] di [[Perugia]], cui parteciparono Philip Meyer, Stephen Doig, José Luis Dader, [[Ilvo Diamanti]], Mario Tedeschini Lalli e Giorgio Meletti, si decise di usare il termine "Giornalismo di precisione". Fu ritenuto
più interessante nonché meno cacofonico rispetto alle rispettive traduzioni in italiano di ''computer-assisted reporting'' e ''database journalism'', mentre il termine "giornalismo scientifico", di derivazione francese, esiste già in italiano: è il giornalismo che si occupa di scienze e scoperte scientifiche<ref>Conversazioni con gli autori del Panel durante il Festival del Giornalismo di Perugia 2010, termine confermato nel 2011</ref>. Nel tempo, anche in Italia si è diffusa la denominazione
''data journalism'', che oggi è prevalente.
 
== Evoluzione storica ==
Il giornalismo realizzato con le [[Base di dati|basi di dati]] è passato attraverso varie fasi.
===Stati Uniti===