A Momentary Lapse of Reason: differenze tra le versioni

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|numero dischi d'oro = {{Certificazione disco|AUT|oro|album|25000|{{Cita web|lingua = de|url = http://www.ifpi.at/?section=goldplatin|titolo = Gold & Platin|editore = [[International Federation of the Phonographic Industry]]|accesso = 4 gennaio 2011}} Digitare "A Momentary Lapse of Reason" in "Titel", dunque premere "Suchen".}}{{Certificazione disco|DEU|oro|album|250000|{{Cita web|lingua = de|url = http://www.musikindustrie.de/gold_platin_datenbank/?action=suche&strTitel=A+Momentary+Lapse+of+Reason&strInterpret=Pink+Floyd&strTtArt=alle&strAwards=unchecked|titolo = Gold-/Platin-Datenbank|editore = [[Bundesverband Musikindustrie]]|accesso = 5 maggio 2015}}}}{{Certificazione disco|NLD|oro|album|50000|{{Cita web|lingua = nl|url = https://nvpi.nl/nvpi-audio/marktinformatie/goud-platina/|titolo = Goud/Platina|editore = [[Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers]]|accesso = 15 ottobre 2019}}}}{{Certificazione disco|GBR|oro|album|100000|{{Cita web|lingua = en|url = https://www.bpi.co.uk/award/218-1497-2|titolo = Pink Floyd, A Momentary Lapse Of Reason|editore = [[British Phonographic Industry]]|accesso = 15 novembre 2015}}}}
|numero dischi d'oro ITA 2 = {{Certificazione disco|ITA|oro|album|25000|{{FIMI|956|accesso = 6 maggio 2016}}}}
|numero dischi di platino = {{Certificazione disco|ARG|platino|album|60000|{{Cita web|lingua = es|url = http://www.capif.org.ar/Default.asp?PerDesde_MM=0&PerDesde_AA=0&PerHasta_MM=0&PerHasta_AA=0&interprete=&album=&LanDesde_MM=1&LanDesde_AA=1980&LanHasta_MM=12&LanHasta_AA=2010&Galardon=O&Tipo=1&ACCION2=+Buscar+&ACCION=Buscar&CO=5&CODOP=ESOP|titolo = Discos de Oro y Platino|editore = [[Cámara Argentina de Productores de Fonogramas y Videogramas]]|accesso = 5 giugno 2015|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20110706084844/http://www.capif.org.ar/Default.asp?PerDesde_MM=0&PerDesde_AA=0&PerHasta_MM=0&PerHasta_AA=0&interprete=&album=&LanDesde_MM=1&LanDesde_AA=1980&LanHasta_MM=12&LanHasta_AA=2010&Galardon=O&Tipo=1&ACCION2=+Buscar+&ACCION=Buscar&CO=5&CODOP=ESOP|dataarchivio = 6 luglio 2011|urlmorto = sì}}}}{{Certificazione disco|CAN|platino|album|300000|{{Cita web|lingua = en|url = https://musiccanada.com/gold-platinum/?fwp_gp_search=a%20momentary%20lapse%20of%20reason|titolo = Gold/Platinum|editore = [[Music Canada]]|accesso = 4 gennaio 2011}}|3}}{{Certificazione disco|FRA|platino|album|300000|{{Cita web|lingua = fr|url = http://www.infodisc.fr/Album_Certifications.php|titolo = Les Certifications depuis 1973|editore = InfoDisc|accesso = 13 maggio 2015}} Selezionare "PINK FLOYD" e premere "OK".}}{{Certificazione disco|ESP|platino|album|100000|{{Cita libro|lingua = es|autore = [[Productores de Música de España]]|titolo = Solo Exitos 1959–2002 Ano A Ano: Certificados 1979–1990|edizione = 1|isbn = 84-8048-639-2}}}}{{Certificazione disco|USA|platino|album|4000000|{{RIAA|Pink Floyd|opera = A Momentary Lapse of Reason|accesso = 4 giugno 2015}}|4}}{{Certificazione disco|CHE|platino|album|100000|{{Cita web|lingua = en|url = http://www.hitparade.ch/search_certifications.asp?search=A+Momentary+Lapse+of+Reason|titolo = Edelmetall|editore = [[Schweizer Hitparade]]|accesso = 4 giugno 2015}}|2}}
|precedente = [[The Final Cut (album)|The Final Cut]]
|anno precedente = 1983
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Nel 1985 [[David Gilmour]] e [[Nick Mason]] decisero di continuare a realizzare materiale a nome Pink Floyd dopo che il bassista e cantante [[Roger Waters]] perse la causa intentata sui diritti del nome, successivamente al suo abbandono avvenuto due anni prima.
 
L'album richiese una gestazione di circa due anni, e tutti i brani sono scritti da Gilmour, al contrario del precedente ''[[The Final Cut (album)|The Final Cut]]'', completamente composto da Waters. Avendo scritto testi in rare occasioni nella storia dei Pink Floyd, Gilmour decise di avvalersi della collaborazione di compositori esterni come [[Anthony Moore]] e [[Patrick Leonard]]. Tra i musicisti ospiti figurano [[Richard Wright (musicista)|Richard Wright]] alla [[Tastiera elettronica|tastiera]] (ritornerà componente ufficiale della formazione solo con il successivo ''[[The Division Bell]]''),<ref name="Blakepp326327">{{Harvnbcita|Blake|, 2008|pp=. 326–327}}</ref><ref name="Poveyp349">{{Harvnbcita|Povey|, 2007|p=. 349}}</ref> [[Tony Levin]] al [[Basso elettrico|basso]], [[Tom Scott]] al [[sassofono]], [[Jim Keltner]] e [[Carmine Appice]] alla [[Batteria (strumento musicale)|batteria]], mentre sono coautori di alcuni brani [[Phil Manzanera]] dei [[Roxy Music]] e [[Bob Ezrin]].
 
=== Copertina ===
Per la prima volta dopo ''[[Animals (Pink Floyd)|Animals]]'' del 1977 il designer [[Storm Thorgerson]] venne richiamato per ideare la copertina del disco che raffigura centinaia di lettini allineati sulla spiaggia di [[Saunton Sands]] nel [[Devon]] (dove erano state filmate alcune scene del film ''[[Pink Floyd The Wall]]'').<ref>{{Harvnbcita|Mason|, 2005|p=. 290}}</ref><ref name="Poveyp243">{{Harvnbcita|Povey|, 2007|p=. 243}}</ref>
 
== Promozione ==
L'album venne pubblicato nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America rispettivamente il 7 e l'8 settembre 1987. Gilmour lo presentò come un ritorno ai vecchi tempi dei Pink Floyd, in quanto, secondo la sua opinione, verso la fine del periodo con Waters i testi dei brani prevalevano sulla musica, mentre nel nuovo album si ritornava a un maggior equilibrio tra le due parti. «''The Dark Side of the Moon'' e ''Wish You Were Here'' ebbero così tanto successo non solo grazie ai contributi di Roger», disse Gilmour, «ma anche perché c'era in essi un miglior bilanciamento tra musica e testi».<ref>{{Harvnbcita|Schaffner|, 1991|p=. 274}}</ref> Il collega Wright successivamente si dichiarò in disaccordo, ammettendo: «Le critiche di Roger erano giuste. Non è un vero e proprio album del gruppo».<ref>{{Cita libro|lingua = en|autore = Mark Blake|titolo = Comfortably Numb - The Inside Story of Pink Floyd|url = https://archive.org/details/comfortablynumbi00mark|città = Cambridge|editore = Da Capo Press|anno = 2008|isbn = 0-306-81752-7|pp = [https://archive.org/details/comfortablynumbi00mark/page/326 326]-327}}</ref>
 
L'album raggiunse la terza posizione in classifica in entrambi i Paesi. ''A Momentary Lapse of Reason'' fu certificato disco d'oro nel Regno Unito il 1º ottobre 1987, e di platino negli Stati Uniti il 9 novembre dello stesso anno. Divenne doppio disco di platino il 18 gennaio dell'anno seguente, triplo platino il 10 marzo 1992 e quattro volte platino il 16 agosto 2001,<ref>{{Harvnbcita|Povey|, 2007|pp=. 349–350}}</ref> superando agevolmente le vendite del precedente album ''The Final Cut''.<ref>{{Harvnbcita|Povey|, 2007|p=. 230}}</ref>
 
La tournée ''A Momentary Lapse of Reason Tour'', che durò dal 1987 al 1989, contemplò 197 concerti cui in totale assistettero più di quattro milioni di spettatori; il tour fatturò circa 60 milioni di sterline (escluso il merchandising). Nel complesso il tour si dimostrò un successo e si chiuse con un ultimo concerto a giugno 1990 alla [[Knebworth House]], vicino a Londra, dove i Pink Floyd si esibirono alla fine della serata dopo essere stati preceduti da altri importanti esponenti del mondo rock come i [[Genesis]], [[Robert Plant]] e gli [[Status Quo (gruppo musicale)|Status Quo]].
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La recensione all'album apparsa sul periodico ''[[Q (rivista)|Q]]'' lasciava intendere come l'album fosse da intendersi principalmente come un disco solista di Gilmour piuttosto che come un album dei Pink Floyd. Opinione condivisa anche da William Ruhlman di [[AllMusic]]. Il ''[[Toronto Star]]'' scrisse che il disco sembrava "mancare di qualcosa" ed era "prevedibile".<ref>{{Cita pubblicazione|cognome= Quill |nome= Greg |titolo= Has Pink Floyd changed its color to puce? |url= http://infoweb.newsbank.com/iw-search/we/InfoWeb?p_product=AWNB&p_theme=aggregated5&p_action=doc&p_docid=10B9DDB1180E5340&p_docnum=36&p_queryname=3|editore= ''[[Toronto Star]]'', hosted at infoweb.newsbank.com |data=11 settembre 1987 |accesso=24 gennaio 2010}}</ref>
 
Il recensore del ''[[The Village Voice]]'', [[Robert Christgau]], scrisse: «In breve, difficilmente si capisce cosa il gruppo voglia dirci, tranne il fatto, forse, che hanno molte meno idee rispetto a una volta». In controtendenza, ''[[Sounds]]'' disse che l'album era «uno sguardo oltre il muro dove i diamanti sono pazzi, le lune hanno un lato oscuro, e le madri hanno cuori atomici», dando il benvenuto al ritorno della classiche atmosfere pinkfloydiane di una volta.<ref>{{Harvnbcita|Manning|, 2006|p=. 136}}</ref>
 
== Tracce ==