Caccia al leone: differenze tra le versioni
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=== Età Contemporanea ===
{{Vedi anche|Safari|Big Five Game}}
La prima legislazione [[sudafrica]]na sull'uccisione dei predatori è stata stabilita nel 1656. Sei realen furono assegnati a chi sparava o catturava i leoni. Nel 1890, oltre 4.000 leoni furono uccisi sia all'interno che all'esterno del [[Parco nazionale Kruger|Kruger National Park]] nel tentativo di aumentare le popolazioni di selvaggina. Tra il 1903 e il 1927, non meno di 1.272 leoni furono uccisi dal personale del parco.<ref name="patterson">{{Cita libro|autore=Patterson, Gareth|titolo=Making a killing- South Africa's canned lion scandal|anno=2000|
== La caccia al leone dei Masai ==
I [[Masai]] hanno tradizionalmente visto l'uccisione dei leoni come un rito di passaggio. Storicamente, le cacce al leone venivano fatte da individui, tuttavia, a causa della ridotta popolazione di leoni, le cacce al leone fatte da soli sono scoraggiate dagli anziani. La maggior parte delle cacce ora sono partecipate da gruppi di 10 guerrieri. La caccia di gruppo, conosciuta in Masai come ''olamayio'', offre alla popolazione di leoni la possibilità di crescere. Tuttavia, in Kenya, dove questa pratica è illegale, può essere utilizzata come rappresaglia contro i leoni sospettati di uccidere il bestiame.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Hazzah|nome=L.|autore2=Borgerhoof Mulder|autore3=Frank|nome2=M.|nome3=L.|anno=2009|titolo=Lions and warriors: Social factors underlying declining African lion populations and the effect of incentive-based management in Kenya|rivista=Biological Conservation|volume=142|numero=11|pp=
Alla fine di ogni serie di età, di solito dopo un decennio, i guerrieri contano tutte le uccisioni di leoni per confrontarle con quelle braccate dalla precedente serie di età per misurare i risultati.<ref name="Maasai" />
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Questo declino è dovuto principalmente al [[bracconaggio]] dei leoni e delle loro prede, ulteriormente influenzato dall'eccessiva caccia ai trofei legali e dalla [[distruzione dell'habitat]]<ref name="BNP">{{Cita web| url = https://www.iucnredlist.org/species/15951/0| titolo = Panthera leo| autore1= Bauer H| autore2= Nowell K| autore3 = Packer C| anno= 2008|cid=}}</ref>. Oltre alla perdita di popolazione diretta dalla caccia ai trofei, gli oppositori sostengono che la caccia ai leoni uccide principalmente i maschi di grandi dimensioni, portando a una popolazione di leoni più piccola e potenzialmente meno sana. Inoltre, quando un maschio dominante viene ucciso, spesso porta ad altre morti quando i leoni maschi combattono per l'orgoglio del leone ucciso e poi uccidono i suoi cuccioli per eliminare la competizione genetica.<ref name="news.nationalgeographic.com" /> Gli oppositori notano che il turismo per osservare gli animali vivi contribuisce molto di più all'economia locale rispetto alla caccia al trofeo dei leoni.<ref>{{Cita news|cognome=Cruise, A|url=http://voices.nationalgeographic.com/2015/07/21/death-of-zimbabwes-best-loved-lion-ignites-debate-on-sport-hunting/|titolo=Death of Zimbabwe's Best-Loved Lion Ignites Debate on Sport Hunting|pubblicazione=[[National Geographic Society]]|data=21 luglio 2015|accesso=2 agosto 2015}}</ref> Si stima che solo il 3% delle entrate generate dalla caccia al leone vada effettivamente alle comunità colpite da essa.<ref>{{Cita web|url=http://news.nationalgeographic.com/news/2013/08/130802-lions-trophy-hunting-extinction-opinion-animals-africa-conservation/|sito=news.nationalgeographic.com|accesso=}}</ref>
I sostenitori della caccia ai trofei sostengono che si tratta di uno strumento che può essere utilizzato per raccogliere fondi per le comunità locali e le organizzazioni per la conservazione, e che una quantità limitata di prelievo di trofei non danneggerà gli animali a livello di popolazione.<ref name="news.nationalgeographic.com">{{Cita web|url=http://news.nationalgeographic.com/news/2013/11/131119-melissa-bachman-lion-hunt-photo-conservation-animals/|sito=news.nationalgeographic.com|accesso=}}</ref> Si stima che la caccia ai trofei generi almeno $ 201 milioni di dollari all'anno nei 23 paesi dell'Africa subsahariana che lo consentono.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Lindsey|nome=P.A.|autore2=Roulet|autore3=Romañach|nome2=P.A.|nome3=S.S.|anno=2007|titolo=Economic and conservation significance of the trophy hunting industry in sub-Saharan Africa|rivista=Biological Conservation|volume=134|numero=4|pp=
Nell'estate del 2015, l'uccisione di Cecil, un leone popolare nello [[Zimbabwe]], da parte di un turista americano ha creato un significativo contraccolpo internazionale contro il cacciatore e la pratica della caccia ai leoni.
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