Isacco I Comneno: differenze tra le versioni

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=== Origini ===
 
Isacco era figlio di [[Manuele Comneno Erotico]], un umile soldato appartenente ad una famiglia di origine [[Valacchi|valacca]]<ref>{{Cita|Runciman|p. 54}}.</ref> che viveva nei pressi della cittadina di Komne, nei pressi di Filippopoli. Entrato nell'esercito, nel 978 d.C., aveva dato segno di lealtà e grandi capacità nella difesa della città di Nicea contro l'usurpatore ribelle [[Bardas Sclero]]<ref>{{Cita|Varzos|pp. 38–3938-39}}.</ref><ref>{{Cita|Kazhdan|pp. 1143–11441143-1144}}.</ref>. In considerazione a tali meriti il basileus [[Basilio II Bulgaroctono|Basilio II]] premiò Manuele concedendogli grandi tenute agricole nei pressi di [[Kastamonu]] in [[Paflagonia]] e nominandolo "[[Stratego|strategos autokrator]]" per l'Anatolia<ref>{{Cita|Runciman|p. 55}}.</ref>.
 
Sul letto di morte, nel 1020, Manuele chiese all'imperatore il favore di occuparsi dell'educazione dei suoi tre figli e Basilio II acconsentì: Isacco e suo fratello Giovanni furono così educati al monastero di Stoudion e ricevettero incarichi militari di grande rilevanza mentre la sorella minore, nata nel 1012, appena raggiunta l'età, sposò Michele Dokeiano, il Catepano d'Italia<ref>{{Cita|Finlay|p. 10}}.</ref>.
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=== Regno ===
 
Primo atto del nuovo sovrano fu quello di premiare i sostenitori con nomine nell'esercito e nella burocrazia che li allontanassero da Costantinopoli e poi si concentrò sulla precaria situazione finanziaria dell'impero: limitò i salari dei funzionari e dei burocrati di corte, eliminò numerose pensioni e sinecure, ridusse le spese di corte, revocò numerose [[pronoia|pronoie]] ed, infine, si approprò di parte delle terre e delle rendite dei più ricchi monasteri; il patriarca Cerulario, che pure aveva patrocinato Isacco, si oppose duramente e l'imperatore decise di esiliarlo nel 1058<ref>{{Cita|Norvich|pp. 333–334333-334}}.</ref><ref>{{Cita|Finay|p. 11}}.</ref>.
Riassestato il bilancio, l'imperatore aumentò le spese militari ed intraprese una campagna militare nei Balcani contro [[Andrea I d'Ungheria]] e contro i [[Peceneghi]] i quali, nel corso degli anni precedenti, avevano ripetutamente saccheggiato la Tracia; la spedizione fu un completo successo: il re d'Ungheria accettò di ritornare nei suoi confini iniziali ed i Pechenghi furono costretti a ritirarsi<ref>{{Cita|Norvich|p. 335}}.</ref>.