Nicolino Selis: differenze tra le versioni
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Leccese, che era in libertà vigilata e ad una ora fissa doveva recarsi presso il commissariato di Polizia a firmare, non venne trattenuto per non dare nell'occhio e Selis venne condotto alla villa di [[Libero Mancone]] ad [[Acilia]], dove venne ucciso da Abbatino e Toscano: venne agguantato con la scusa dell'abbraccio di riappacificazione dando le spalle ad Abbatino che ebbe il tempo di estrarre la pistola nascosta dentro una scatola di cioccolatini e sparare contro Selis due proiettili, seguiti da altri due di Toscano. Il suo corpo venne poi sepolto in una buca vicino all'argine del Tevere e ricoperto con della calce viva per affrettare la decomposizione e a tutt'oggi non è stato ancora ritrovato. Più tardi, quello stesso giorno anche Leccese trovò la morte, ucciso da Abbruciati, De Pedis e Mancini perché unico testimone ad aver visto l'ultima volta il Selis partire con Abbatino e gli altri. Nove mesi più tardi, il 25 novembre, Edoardo Toscano ucciderà con un colpo alla testa [[Giuseppe Magliolo]] che voleva vendicare la morte di Selis di cui era un uomo di fiducia.<ref>{{cita libro| nome=Raffaella | cognome=Fanelli | capitolo=Il caso Moro| titolo=La verità del Freddo| curatore= | anno=2018 | editore=[[Chiarelettere]] | città=Milano | ed=1 | p=190| ISBN=9788832960389 }}</ref>
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{{vedi anche|Il Sardo}}
La figura di Nicolino Selis ha ispirato il personaggio del ''[[Il Sardo|Sardo]]'', nel libro [[Romanzo criminale (romanzo)|Romanzo criminale]] scritto nel [[2002]] da [[Giancarlo De Cataldo]] e riferito alle vicende realmente avvenute della [[banda della Magliana]]. Nell'omonima [[Romanzo criminale - La serie|serie televisiva]], diretta da [[Stefano Sollima]] il personaggio del ''Sardo'' fu interpretato dall'attore [[Antonio Gerardi]].
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