Tancredi Tibaldi: differenze tra le versioni
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Giuseppe Tancredi Tibaldi, noto come Tancredi Tibaldi, nasce a [[Solero (Italia)|Solero]] nel 1851.
Tibaldi è l'unico storico valdostano laico del suo tempo. Scrive in un'epoca di grandi trasformazioni [[unità d'Italia|postunitarie]] che hanno un grande impatto locale: per esempio nel 1886 si rammarica della scomparsa graduale dei vitigni autoctoni e dell'abbandono della viticoltura.<ref>
Scrive biografie di personaggi illustri del suo tempo, come quella del 1897 del contemporaneo [[Innocenzo Manzetti]], con uno stile colorito e talvolta storicamente poco rigoroso al limite del dilettantesco.<ref name=stovda/>
Oltre che scrittore è cancelliere del Tribunale di Aosta ed è giornalista. Diventa quindi sindaco di [[Saint-Denis (Italia)|Saint-Denis]]<ref name=stovda/> e negli stessi anni, per varie vicende, si interessa al [[Castello di Cly]], di cui formalizza l'acquisto della proprietà per conto del comune intorno al 1900; da allora il maniero medievale risulta tra i beni immobili del comune.<ref>{{cita web|titolo=Castello di Cly > Storia|url=http://www.icastelli.it/castle-1234911526-castello_di_cly-it.php|accesso=10 gennaio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130618184733/http://www.icastelli.it/castle-1234911526-castello_di_cly-it.php
Di idee liberali e anticlericali, un'eccezione per la sua epoca, viene talvolta accusato di plagio ed è spesso al centro di numerose polemiche: per esempio, è accusato da [[François-Gabriel Frutaz]] di privilegiare la lingua italiana rispetto al francese usato dalla popolazione, ancora sostanzialmente francofona, come confermerebbe il pamphlet di Tibaldi spesso del 1912 ''Il trionfo dell'"Idioma gentile" nella Valle d'Aosta: cimenti e schermaglie tra le lingue francese ed italiana'' e soprattutto la pubblicazione in italiano della prima opera di storia locale nel 1902.<ref name=stovda>{{cita testo|url=http://www.storiavda.it/storievda.pdf|titolo=Tancredi Tibaldi}} su www.storiavda.it</ref><ref>Cfr l'opuscolo {{cita libro|autore=Omar Brettaz, Federica Clermont, Marina Volpi|titolo=Mille anni di cultura valdostana|
La sua opera principale è ''La regione d'Aosta attraverso i secoli''<ref name=stovda/>, che esce in 5 volumi distinti tra il 1900 e il 1916: proprio per l'impostazione artigianale e indipendente permette di chiarire alcuni aspetti tralasciati da opere storiografiche precedenti, con un occhio di riguardo per la cultura popolare e la vita quotidiana. Hanno discreto successo anche le sue raccolte di aneddoti e leggende, ristampate.
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== Bibliografia ==
* Alexis Dupont, ''Les historiens valdôtains Mgr. Duc, chanoine Frutaz et Tancredi Tibaldi'', in ''Augusta Praetoria: revue valdôtaine de pensée et d'action régionalistes'', 6 (1953), fasc. 1.
* [[Lin Colliard]], ''Tancredi Tibaldi e la sua "Storia della Valle d'Aosta"'', in ''Archivio storico regionale'', Aosta. Bibliothèque de l'Archivum Augustanum; 16 (1985), pp. 221-227.
== Collegamenti esterni ==
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