Bernardo Zenale: differenze tra le versioni

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Documentato nella confraternita dei pittori milanesi fin dal [[1481]], città che lo vide presente per più di quarant'anni, Zenale firmò nel [[1485]] il monumentale ''[[Polittico di San Martino]]'' per la [[Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta|chiesa di San Martino e Santa Maria Assunta]] a [[Treviglio]], dal rigoroso impianto prospettico, insieme al conterraneo [[Bernardino Butinone]]. L'opera fu definita da [[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]]: ''la più lucida struttura spaziale che ci abbia dato la seconda metà del Quattrocento in Lombardia''. Sicuramente la conterraneità favorì il rapporto tra i due artisti che collaborarono almeno per un decennio.
 
Partecipò poi, accanto a [[Jacopino de Mottis]], con il quale condivise l'affitto di un locale presso la [[chiesa di San Giovanni in Laterano]] dal 1487,<ref name=Facchinetti9/> alla decorazione della prima cappella a destra e la terza a sinistra compreso parti della volta centrale della [[Certosa di Pavia]], e proprio in questo periodo collaborò anche con [[Bergognone|Ambrogio da Fossano]]; la ''Madonna del latte'' del Bergognone conservata nella pinacoteca dell'[[Accademia Carrara]] mostra la volontà dell'arsita fossanese di esibirsi in un omaggio allo Zenale nella raffigurazione del volto della Vergine.<ref name=Facchinetti12>{{cita|Facchinetti|p.12}}.</ref>
 
Fu poi ingaggiato da [[Ludovico il Moro]] (nel [[1490]]) per decorare una sala del [[Castello Sforzesco]] di [[Milano]]. Sempre insieme a [[Bernardino Butinone]], la collaborazione tra gli artisti era comune nel Medioevo, Zenale affrescò, con le solenni ''Storie di [[Sant'Ambrogio]]'', la cappella Grifi della chiesa milanese di [[Chiesa di San Pietro in Gessate|San Pietro]] in [[Gessate]] che godeva del giuspatronato di [[Ambrogio Grifi]], importante medico degli Sforza dopo che sfumarono gli accordi con i pittori [[Vincenzo Foppa]], e [[Troso da Monza]].<ref name=Facchinetti12/> Il lavoro prevedeva una serie di pitture che raccontavano la vita del santo in ventotto o trenta “capitoli”, ma questa forma di pittura che chiedeva il ripetersi dei medesimi personaggi più volte era fortemente biasimata da Leonardo a Vinci che scrisse sul manoscritto «Codice B» del 1490-1492: {{citazione|In che modo ho da fare la vita d'un santo compartita in mote istorie in una medesima fascia? A questa parte ti rispondo che tu devi porre il primo piano col punto all'altezza dell'occhio dei riguardatori d'essa istoria, e sul detto piano figura la prima istoria grande; e poi diminuendo di mano in mano le figure e casamenti in su diversi colli e pianure, farai tutto il fornimento d'essa istoria. Sul resto della faccia, nella sua altezza, farai albori frandi a comparazione delle figure, o angeli se fussimo al proposito dell'istoria, ovvero uccelli, o nuvoli, o simili cose; altrimenti non te n'impacciare, ché ogni tua opera sarà falsa|Capitolo B − Leonardo da Vinci}}
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Allo scadere del nuovo secolo Zenale sembra affrancarsi dallo stile espressionista, simile all'arte del rinascimento ferrarese, di [[Bernardino Butinone]]; nelle sue opere del [[1500]] circa cominciano infatti a trasparire notevoli influssi dell'arte di [[Leonardo da Vinci]], rielaborati in una versione personalissima, come è evidente nel polittico dipinto per la confraternita dell'Immacolata Concezione di [[Cantù]] ([[1502]]; diviso tra il [[Getty Museum|Jean Paul Getty Museum]] di [[Los Angeles]], il [[Museo Bagatti Valsecchi]] e il [[Museo Poldi Pezzoli]] di [[Milano]]). In questi anni si nota anche una certa vicinanza con lo stile di [[Bernardino Luini]]; diverse opere come la ''Pala Busti'' e la monumentale ''Annunciazione'' (entrambe alla [[Pinacoteca di Brera]]) mostrano una tale compresenza degli stilemi dei due pittori da far sospendere il giudizio sulla loro paternità (non escludendo l'ipotesi di una collaborazione dei due artisti).
 
Nella [[Chiesa di Sant'Andrea (Melzo)|chiesa di Sant'Andrea]] a [[Melzo]], Zenale realizzò con Butinone il trittico dell'''Immacolata Concezione'' con gli offerenti [[santa Caterina d'Alessandria]] a destra e a sinistra [[san Girolamo]].<ref> Non è confermata la la committenza identificati dalla loro simbologia sono [[Caterina Sforza Riario]], figlia di [[Galeazzo Maria Sforza]], e il marito [[Girolamo Riario]]. La loro presenza rievoca la congiura contro [[Galeazzo Maria Sforza]] del [[1476]], riproposta nella cappella Grifi e realizzata da Zenale e Butinone nella [[chiesa di San Pietro in Gessate]].</ref>
Va ricordata anche la sua presenza a [[Brescia]], con la bellissima ''[[Deposizione di Cristo (Zenale)|Deposizione]]'' della cappella del Santissimo Sacramento nella [[Chiesa di San Giovanni (Brescia)|chiesa di San Giovanni Evangelista]] ([[1509]]), che costituirà un testo fondamentale per gli sviluppi della pittura locale ([[Altobello Melone]] e [[Girolamo Romanino]]).
 
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Il documento che riporta la morte dell'artista fu redatto da Benedetto Bellabuco il quale ne indicò anche le qualifiche: “architectus singularissumus”, a riconoscimento della carica di architetto per la fabbrica del [[duomo di Milano]], come sostituto di [[Giovanni Antonio Amadeo]], ricoperta negli ultimi anni della sua vita.<ref>{{treccani|bernardino-zenale|accesso=29 luglio 2021}}</ref> Il documento indica che l'artista soffriva di calcoli renali: “lapide affectus”, ma che aveva raggiunto i novanta anni d'età. L'età risulta essere errata avendo l'artista indicato nel 1498 di avere soli trent'anni.<ref name=Facchinetti9/>
 
== Opere ==
*''Madonna, sant'Ambrogio e san Girolamo'', Milano, [[Basilica di Sant'Ambrogio]] - Tesoro, 1494
*''[[Polittico di San Martino]]'' (con [[Bernardino Butinone]]), 1485-1505, tempera su tavola, 594×363&nbsp;cm, [[Treviglio]], [[basilica di San Martino e Santa Maria Assunta]]
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*''Polittico del convento dei francescani'' (Cantù, Como)<ref>{{Cita web|url=http://www.getty.edu/art/collection/objects/603/bernardino-zenale-madonna-adoring-the-child-with-musical-angels-italian-about-1502/?dz=0.5000,0.5000,0.40|titolo=Madonna Adoring the Child with Musical Angels}}</ref>
**''Adorazione del Bambino'', [[Los Angeles]], [[Getty Museum]]
**''Santi Francesco e Giovanni Battista,'' [[Museo Bagatti Valsecchi]], Milano<ref>{{Cita web|url=https://museobagattivalsecchi.org/san-francesco-inv-987/|titolo=San Francesco (inv. 987)}}</ref>
**''Santi Stefano e Antonio da Padova'', Museo Poldi Pezzoli, Milano
*''[[Polittico di Sant'Anna (Zenale)|Polittico di Sant'Anna]]'', 1490 circa, olio su tavola