Nel luglio del 1937, i giapponesi invasero la [[Repubblica di Cina (1912-1949)|Cina]], iniziando la [[seconda guerra sino-giapponese]].<ref name="Coox, p. 94" /> Le relazioni sovietico-giapponesi vennero congelate dall'invasione e [[Michail Kalinin]], capo dello stato sovietico, disse all'ambasciatore [[Stati Uniti d'America|americanostatunitense]] a Mosca quello stesso mese che il suo paese era preparato per un attacco da parte della Germania nazista a ovest e del Giappone a est.<ref>Coox, p. 120</ref> Durante i primi due anni di guerra, i sovietici aiutarono pesantemente i cinesi, aumentando la tensione con il Giappone. Dall'ottobre 1937 al settembre 1939, i sovietici fornirono ai cinesi 82 carri armati, oltre 1.300 pezzi di artiglieria, oltre 14.000 mitragliatrici, 50.000 fucili, 1.550 camion e trattori, nonché [[Munizione|munizioni]], equipaggiamento e forniture. Fornirono anche 3.665 consiglieri e volontari militari come parte del [[Gruppo volontario sovietico]]. 195 di questi uomini, quasi tutti ufficiali, morirono in battaglia contro le forze giapponesi. Gli aiuti su larga scala cessarono con la fine delle guerre di confine sovietico-giapponesi.<ref>{{Cita web|url=http://documents.theblackvault.com/documents/SovietLosses.pdf|titolo=SOVIET ARMED FORCES LOSSES IN WARS,COMBAT OPERATIONS MILITARY CONFLICTS|autore=Tenente generale G. F. Krivosheyev|editore=MOSCOW MILITARY PUBLISHING HOUSE|data=1993|pp=68-69|accesso=21 giugno 2015}}</ref>