Adolph Gottlieb: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: ripristino wikilink ad America settentrionale, il redirect non era da marcare come da mantenere orfano
Etichetta: Ripristino manuale
Riga 16:
 
== Biografia ==
Alla fine degli anni dieci studiò pittura sotto la guida di [[Robert Henri]]. Nel [[1921]] compì un viaggio in [[Europa]], fermandosi in particolare a [[Parigi]], [[Berlino]] e [[Monaco di Baviera|Monaco]]. Nel [[1923]] tornò a [[New York]] e cominciò ad esporre con successo, guadagnandosi la stima dei più importanti artisti e critici d'arte con opere che risentono dell'influenza della psicologia [[Carl Jung|junghiana]], in particolare per le ricerche sui miti e sui simboli. Nel [[1935]] insieme ad altri artisti, tra cui [[Mark Rothko]], cominciò ad esibire opere con elementi di [[espressionismo]] e di [[arte astratta|astrattismo]]: i componenti di questo gruppo sarebbero diventati noti come gli [[espressionismo astratto|espressionisti astratti]] (furono proprio Gottlieb e Rothko a pubblicare nel [[1943]] sul [[New York Times]] quello che viene considerato il manifesto del gruppo).
Alla fine degli anni dieci studiò pittura sotto la guida di [[Robert Henri]].<br />
Nel [[1921]] compì un viaggio in [[Europa]], fermandosi in particolare a [[Parigi]], [[Berlino]] e [[Monaco di Baviera|Monaco]].<br />
Nel [[1923]] tornò a [[New York]] e cominciò ad esporre con successo, guadagnandosi la stima dei più importanti artisti e critici d'arte con opere che risentono dell'influenza della psicologia [[Carl Jung|junghiana]], in particolare per le ricerche sui miti e sui simboli.<br />
Nel [[1935]] insieme ad altri artisti, tra cui [[Mark Rothko]], cominciò ad esibire opere con elementi di [[espressionismo]] e di [[arte astratta|astrattismo]]: i componenti di questo gruppo sarebbero diventati noti come gli [[espressionismo astratto|espressionisti astratti]] (furono proprio Gottlieb e Rothko a pubblicare nel [[1943]] sul [[New York Times]] quello che viene considerato il manifesto del gruppo).
 
Nel [[1937]] Gottlieb visse per alcuni mesi nel deserto dell'[[Arizona]], vicino a [[Tucson]], prendendo ispirazione dall'ambiente e dipingendo i cactus ed il paesaggio sterile ed arido: queste opere tendono al [[surrealismo]], con incongruenze misteriose in un paesaggio al contrario normale.<br />Col passare degli anni la sua attenzione si spostò sempre più verso lo spazio: il suo obbiettivo fu di far provare allo spettatore le stesse emozioni da lui provate guardando il cielo del deserto dell'[[Arizona]], espresse in forma sostanzialmente astratta. Durante gli anni quaranta Gottlieb incontrò a [[New York]] molti surrealisti che avevano lasciato l'Europa a causa della [[seconda guerra mondiale]]: queste nuove amicizie aumentarono e riaffermarono il suo interesse per il subconscio come tramite per un'arte evocativa ed universale. Questa ricerca portò il suo interesse verso le popolazioni primitive ed indigene, soprattutto dell'[[America settentrionale]] e del [[Medio Oriente]], alla ricerca di simboli basilari ed elementari che dovevano avere lo stesso effetto su tutti coloro che li guardavano.
Col passare degli anni la sua attenzione si spostò sempre più verso lo spazio: il suo obbiettivo fu di far provare allo spettatore le stesse emozioni da lui provate guardando il cielo del deserto dell'[[Arizona]], espresse in forma sostanzialmente astratta.<br />
Durante gli anni quaranta Gottlieb incontrò a [[New York]] molti surrealisti che avevano lasciato l'Europa a causa della [[seconda guerra mondiale]]: queste nuove amicizie aumentarono e riaffermarono il suo interesse per il subconscio come tramite per un'arte evocativa ed universale.<br />
Questa ricerca portò il suo interesse verso le popolazioni primitive ed indigene, soprattutto dell'[[America settentrionale]] e del [[Medio Oriente]], alla ricerca di simboli basilari ed elementari che dovevano avere lo stesso effetto su tutti coloro che li guardavano.
 
Nel dopoguerra il suo stile acquisì una struttura più solida, in cui sono rintracciabili influenze di [[arte giapponese]]. Negli anni cinquanta continuò le sperimentazioni stilistiche focalizzate sull'elemento dello spazio e della profondità, dipingendo paesaggi elementari popolati da figure rudimentali, in cui la rappresentazione si semplifica sempre più, fino ad arrivare a poche forme circolari e serpeggianti.<br />In questi anni l'uso del colore divenne cruciale, tanto che oggi Gottlieb è considerato come uno dei coloristi tecnicamente più dotati del periodo. Nel [[1970]] la sua salute peggiorò tanto da paralizzarlo parzialmente. Ciononostante, continuò a lavorare fino alla morte.
Nel dopoguerra il suo stile acquisì una struttura più solida, in cui sono rintracciabili influenze di [[arte giapponese]].<br />
Negli anni cinquanta continuò le sperimentazioni stilistiche focalizzate sull'elemento dello spazio e della profondità, dipingendo paesaggi elementari popolati da figure rudimentali, in cui la rappresentazione si semplifica sempre più, fino ad arrivare a poche forme circolari e serpeggianti.<br />
In questi anni l'uso del colore divenne cruciale, tanto che oggi Gottlieb è considerato come uno dei coloristi tecnicamente più dotati del periodo.
 
Nel [[1970]] la sua salute peggiorò tanto da paralizzarlo parzialmente. Ciononostante, continuò a lavorare fino alla morte.
 
== Collegamenti esterni ==