Lippo Memmi: differenze tra le versioni
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|Attività =pittore
|Nazionalità =italiano
|AnnoNascita =
|AnnoMorte =1356
|LuogoNascita =Siena
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|Epoca = 1300
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Nel contesto senese della prima metà del '300, Lippo Memmi è uno degli autori più significativi e senz'altro la sua arte fu estremamente apprezzata in quanto rispecchiante i gusti più tipici dell'aristocratico ambiente senese dell'epoca.▼
Di tutti gli autori senesi oggi la critica tende forse ad apprezzare di più gli autori che sono riusciti a distaccarsi da questi stilemi (ad esempio [[Ambrogio Lorenzetti]]) e che nella prima metà del '300 non trova nessun pittore veramente in grado di esprimersi al livello del Martini.▼
Ciò non toglie che Lippo Memmi sia uno dei massimi autori del '300 e che come tale vada ricordato ed apprezzato.▼
== La ''Maestà'' di San Gimgnano ==
La prima opera datata ([[1317]]) e frimata di Lippo e la ''Maestà'' di [[San Gimignano]]: si tratta di un grande affresco (cm 435 x 875), realizzato nella Sala del Consiglio del Palazzo Pubblico della città.
== Le altre opere ==
Fu uno degli autori impegnati nel cantiere del duomo di [[Orvieto]] (come diversi altri senesi) dove realizzò la straordinaria tavola con la ''Madonna della Misericordia'' o ''[[Madonna dei Raccomandati]]'', databile entro e non oltre il [[1320]]: il pittore ha firmato l'opera sul gradino ai piedi della Madonna, benchè vi si possa notare anche la mano di almeno un altro collaboratore che ha realizzato i devoti genuflessi.
Nel 1323 circa realizza un ''Trionfo di San Tommaso d'Aquino'' per il Convento di Santa Caterina a Pisa, dove tutt'oggi si trova. Questo Convento godeva di enorme prestigio tra Due e Trecento ed era uno dei centri culturali più prestigiosi dell'Ordine domenicano grazie all'importante ''studium'' la cui istituzione veniva ricondotta alla stesso [[san Tommaso d'Aquino]].
Assieme al Martini nel 1333 dipinse uno dei capolavori gotici del '300, l<nowiki>'</nowiki>''Annunciazione'' (ora conservata agli [[Uffizi]]) in cui già traspare l'aristocratica finezza e delicatezza che porterà Siena ed i suoi pittori ad essere uno dei massimi centri europei del [[Gotico Internazionale]].
Successivamente Lippo seguì il Martini alla corte papale di [[Avignone]] dove operò fino alla metà del secolo.
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Al suo rientro a Siena eseguì diverse altre opere fino alla morte che avvenne nel 1356.
▲Nel contesto senese della prima metà del '300, Lippo Memmi è uno degli autori più significativi e senz'altro la sua arte fu estremamente apprezzata in quanto rispecchiante i gusti più tipici dell'aristocratico ambiente senese dell'epoca.
▲Di tutti gli autori senesi oggi la critica tende forse ad apprezzare di più gli autori che sono riusciti a distaccarsi da questi stilemi (ad esempio [[Ambrogio Lorenzetti]]) e che nella prima metà del '300 non trova nessun pittore veramente in grado di esprimersi al livello del Martini.
▲Ciò non toglie che Lippo Memmi sia uno dei massimi autori del '300 e che come tale vada ricordato ed apprezzato.
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