Gilbert Romme: differenze tra le versioni

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|carica3 = [[Deputato]] all'[[Assemblea Legislativanazionale legislativa]]
|mandatoinizio3 = settembre [[1791]]
|mandatofine3 = settembre [[1792]]
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La società era favorevole alla [[Costituzione civile del clero]] e all'eguaglianza dei diritti tra i sessi. Una volta sciolta, Romme e Stroganov aderirono al [[Club dei Giacobini]] e poi, nell'estate del [[1790]], partirono per l'Alvernia, ma dalla Russia [[Caterina II di Russia|Caterina II]] impose il rientro di Pavel Stroganov, che fu confinato in campagna fino alla morte della zarina.
 
A Riom Romme, divenuto presidente della ''Société populaire'', che assicurava con la collaborazione della municipalità e i comitati di sorveglianza l'applicazione delle leggi e denunciava i controrivoluzionati, si legò a [[Georges Couthon|Couthon]] e a [[Pierre Aimable Soubrany|Soubrany]]. Come deputato del [[Puy-de-Dôme]], nel settembre del [[1791]] fu eletto alla [[Assemblea Legislativanazionale legislativa]], dove condivise il programma politico dei [[Girondini]] dichiarandosi a favore della guerra, ma occupandosi soprattutto d'istruzione, con un progetto di scuola pubblica obbligatoria e gratuita per i bambini dei due sessi di tutte le classi sociali. Propose anche di creare dei [[Giochi olimpici]] per festeggiare la nascita della Prima Repubblica, che vennero chiamati poi ''[[Olympiade de la République]]'' e si tennero dal 1796 al 1798.
 
Approvò la fine della monarchia e, rieletto 6 settembre [[1792]] alla [[Convenzione Nazionale]], sedette dapprima con i [[Marais (Rivoluzione francese)|deputati della "Palude"]]<ref>Lo storico Marc Vissac nel suo libro ''Romme Le Montagnard''(Editore: Kessinger Publishing 2010)([[1833]]), lo descrisse come basso di statura, goffo e impacciato con un colorito malato e come un oratore noioso, ma anche come piacevole e istruttivo nella conversazione.</ref><ref>A. Galante Garrone, ''Op. cit.'' p. 16.</ref> ma accentuò ben presto la sua evoluzione verso le posizioni radicali dei [[Montagnardi]], votando con loro la condanna a morte di [[Luigi XVI]] e contro la messa in stato d'accusa di [[Jean-Paul Marat|Marat]]. Continuò a occuparsi prevalentemente dell'istruzione, appoggiando il progetto del convenzionale [[Gabriel Bouquier|Bouquier]], approvato il 19 dicembre [[1793]]. Romme fece anche sopprimere l'Istituto femminile di Saint-Cyr, in quanto «covo di aristocratiche», e chiudere l'[[École des Beaux-Arts]].<ref name="J.-R. Suratteau, cit., p. 934">J.-R. Suratteau, cit., p. 934.</ref>