Vidkun Quisling: differenze tra le versioni
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Quisling era figlio del genealogista e sacerdote della [[Chiesa di Norvegia]], Jon Lauritz Qvisling, di [[Fyresdal]]. Entrambi i genitori appartenevano ad alcune delle più antiche e note famiglie di [[Telemark (contea)|Telemark]] ("Qvisling" era il cognome usato da suo padre, ma la famiglia era anticamente ricordata anche come "Quislinus" e "Quislin").
I primi anni furono coronati da un relativo successo; nel [[1911]], l'anno del diploma, era il miglior cadetto dell'Accademia di guerra e conseguì il grado di [[maggiore]] nell'[[esercito norvegese]]. Lavorò con [[Fridtjof Nansen]] in [[Unione Sovietica]] durante la carestia degli anni venti<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,754021,00.html ''Quisling Victory''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101122152844/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,754021,00.html |date=22 novembre 2010 }}, ''[[Time Magazine]]'', 30 ottobre 1933</ref>, contribuendo al miglioramento delle relazioni diplomatiche tra [[Gran Bretagna]] e [[Unione Sovietica|URSS]] (per questo nel [[1929]] gli fu attribuito l'[[Ordine dell'Impero Britannico]], poi revocato nel [[1940]] da re [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,764097,00.html ''People''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130721023318/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,764097,00.html |date=21 luglio 2013 }}, ''Time Magazine'': p. 1. 24 giugno 1940</ref>). Cominciò la carriera politica come ministro della difesa nei [[governi agrari]] [[1931]]-[[1933]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,763850-2,00.html ''Tale of Two Brothers''] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090129182907/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,763850-2,00.html |date=29 gennaio 2009 }}, ''Time Magazine'': p. 2. 22 aprile [[1940]]</ref>.
Il 17 maggio [[1933]], [[giorno della Costituzione norvegese]], Quisling e l'avvocato [[Johan Bernhard Hjort]] fondarono il [[Unione Nazionale (Norvegia)|Nasjonal Samling]] ("Unità Nazionale"), il partito [[Fascismo|fascista]] norvegese. Il Nasjonal Samling aveva una connotazione anti-[[Democrazia|democratica]], conforme al ''[[Führerprinzip]]'', e Quisling era in procinto di diventare il ''Fører'' (''leader'', equivalente al tedesco ''Führer'' e all'italiano "Duce"). In alcune occasioni fu definito l'"Hitler di Norvegia". Il partito ebbe un modesto successo; alle elezioni del 1933, quattro mesi dopo, ottenne 27.850 voti (approssimativamente il 2%), col sostegno dell'Associazione di aiuto ai contadini norvegesi con cui Quisling aveva rapporti dal tempo in cui era membro del Movimento agrario. Tuttavia, quando la linea del partito si spostò da una connotazione religiosa a una di maggior sostegno verso i tedeschi e apertamente [[antisemitismo|antisemita]], nel [[1935]], la Chiesa non offrì più il suo supporto, e alle elezioni del 1936 il partito ottenne ancor meno voti che nel 1933.
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Vidkun Quisling rimase al potere fino al suo arresto, avvenuto il 9 maggio 1945 in una residenza di [[Bygdøy]], a [[Oslo]], cui aveva dato il nome di [[Gimlé]], come il posto dove, nella [[mitologia norrena]], si erano stabiliti i sopravvissuti dal [[Ragnarǫk]]; la casa, ora chiamata [[Villa Grande]], è oggi un museo dedicato alle vittime dell'[[Olocausto]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html|titolo=Norway turns traitor Quisling's home into symbol of tolerance|editore=highbeam.com|data=30 agosto 2005|accesso=21 settembre 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121025140736/http://www.highbeam.com/doc/1P1-112640182.html|dataarchivio=25 ottobre 2012|urlmorto=sì}}</ref>. Nei processi che seguirono la guerra, Quisling, insieme con altri due dirigenti del ''Nasjonal Samling'', [[Albert Viljam Hagelin]] e [[Ragnar Skancke]], fu dichiarato colpevole di alto tradimento e condannato a morte. Le accuse si basavano soprattutto sulla sua condotta durante la guerra: il colpo di Stato dell'aprile 1940, la revoca dell'ordine di mobilitazione, i suoi innumerevoli incoraggiamenti alla popolazione norvegese ad arruolarsi volontariamente nell'esercito tedesco, la collaborazione alla deportazione degli ebrei, le responsabilità nell'esecuzione di patrioti norvegesi e molto altro.
La fucilazione fu eseguita nella [[fortezza di Akershus]]<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,852394,00.html Justice-I] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080905001857/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,852394,00.html |date=5 settembre 2008 }}, ''Time Magazine'', 5 novembre 1945</ref>. Le sue ultime parole furono: "Sono condannato ingiustamente, e muoio innocente."<ref>{{harvnb|Bratteli|Myhre|1992|p=198}}.</ref> Dopo la morte il suo corpo fu cremato e le ceneri interrate nella sua cittadina natale, Fyresdal.<ref>{{harvnb|Cohen|2000|p=279}}.</ref> La sentenza fu oggetto di controversie, in quanto la pena capitale era stata reintrodotta nel codice norvegese dal governo in esilio nel gennaio del [[1942]], dopo esser stata abolita nel [[1815]]. La Corte Suprema definì le condanne a morte incostituzionali in base all'articolo 97 ([[Legge ex post facto|effetto retroattivo]]). Maria Vasilijevna, la vedova russa di Quisling, visse a Oslo fino alla morte nel 1980<ref>Yourieff, Alexandra Andreevna Voronine; Kirsten A. Seaver (2007), [http://books.google.com/books?id=kaiyKJZxjBUC&pg=PR12&lpg=PR12&dq=maria+quisling+oslo+died+1980&source=bl&ots=qa2rFAAx3J&sig=JEvV74qj7nA5rDah45IPy0hZAdA&hl=en&ei=Nz3dSoTYC4_usQPZ1N3iDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=6&ved=0CBwQ6AEwBQ#v=onepage&q=1980&f=false. In Quisling's shadow: the memoirs of Vidkun Quisling's first wife, Alexandra], Hoover Institution Press. p. 457. ISBN 978-0-8179-4832-0</ref>. Non avevano avuto figli<ref>Dahl, Hans Fredrik (1999). [http://books.google.com/books?id=GaR-7WVcVjgC&pg=PA129&dq=maria+quisling+childless&ei=Qj_dSsuuMZX6lQSlvoX-Bw#v=snippet&q=childless&f=false. Quisling: A Study in Treachery], Cambridge University Press. p. 129. ISBN 978-0-521-49697-1</ref>.
== Influenze ==
Il termine ''quisling'' divenne sinonimo, in alcune lingue europee, tra cui inglese, italiano, norvegese, danese, svedese, finlandese, olandese, greco, croato e serbo, per "traditore", riferito a chi collabora con gli invasori. Il termine fu coniato dal quotidiano inglese ''[[The Times]]'' nel fondo del 15 aprile 1940 intitolato ''Quisling ovunque''. L'articolo affermava: «Ci sono Quisling in ogni paese d'Europa»<ref>[http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,794977,00.html Quislers] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20101116022943/http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,794977,00.html |date=16 novembre 2010 }}, ''Times Magazine'', 15 aprile 1940</ref>. [[Filippo Anfuso]], ambasciatore della [[Repubblica Sociale Italiana]] in Germania, nelle sue memorie scrive: «La cosa che più offendeva Hitler, sulle labbra di Mussolini, era sentirgli dire che non voleva essere un Quisling»; «A [[Hirschberg (Turingia)|Hirschberg]] lo ripeté tante volte che [[Alexander von Dörnberg|Dornberg]] [il capo del protocollo di Hitler] mi fece presente che sarebbe stato opportuno che gli dicessi che Hitler stimava grandemente Quisling e come questo suo disprezzo per Quisling sarebbe stato incomprensibile in Germania»<ref>Filippo Anfuso, ''Roma Berlino Salò'', p. 389, cit. in {{cita libro|Luigi|Ganapini|La repubblica delle camicie nere. I combattenti, i politici, gli amministratori, i socializzatori|2010|annooriginale=1999|ed=3|Garzanti|Milano|ISBN=88-11-69417-5}}</ref>.
== Onorificenze ==
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