Darkness and Light (John Legend): differenze tra le versioni

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Jon Pareles del [[The New York Times]] ha elogiato il suo approccio all'amore come tema multidimensionale e «come qualcosa di molto più complesso di una cura e una fonte di rassicurazione perpetua, con una musica da abbinare».<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Jon|cognome=Pareles|url=https://www.nytimes.com/2016/11/30/arts/music/john-legend-darkness-and-light-review.html|titolo=John Legend: Love Songs That Bow to Dark Shadows|pubblicazione=The New York Times|data=2016-11-30|accesso=2021-03-22}}</ref> Scrivendo per [[Vice (rivista)|Vice]], Robert Christgau ha citato i brani ''Marching Into the Dark'' e ''I Know Better'' come punti salienti e ha detto che il testo di quest'ultima canzone non sia «un facile pensiero da esporre con modestia, e più ascolto più apprezzo il trucco».<ref>{{Cita web|url=https://www.vice.com/en/article/nz5bkq/expert-witness-with-robert-christgau-turn-to-eros|titolo=On Syd's Depth and Resonance: Expert Witness with Robert Christgau|sito=www.vice.com|lingua=en|accesso=2021-03-22}}</ref>
 
Marcus J. Moore di [[Pitchfork (sito web)|Pitchfork]] riscontra che «in ''Darkness and Light'', John Legend si spinge oltre la sua [[zona di comfort]] per qualcosa di più ambizioso. Questo è un disco d'amore sulla navigazione nel mondo tetro e sul trovare la felicità nei tempi bui».<ref>{{Cita web|url=https://pitchfork.com/reviews/albums/22645-darkness-and-light/|titolo=John Legend: Darkness and Light|sito=Pitchfork|lingua=en|accesso=2021-03-22}}</ref> Jim Carroll del [[The Irish Times]] associa «i tempi bui» all'imminente entrata del [[Presidente degli Stati Uniti d'America]] [[Donald Trump]] alla [[Casa Bianca]], basandosi sugli impegni sociali e politici del cantautore a sostegno di [[Hillary Clinton]].<ref>{{Cita web|url=https://www.irishtimes.com/culture/music/album-reviews/john-legend-darkness-and-light-album-review-a-little-bit-political-1.2885259|titolo=John Legend - Darkness and Light album review: A little bit political|autore=Jim Carroll|sito=The Irish Times|lingua=en|accesso=2021-03-22}}</ref>
 
Il critico Alexis Petridis, scrivendo per il [[The Guardian]], descrive nell'introduzione della recensione il progetto con «bizzarria musicale e desolazione lirica». Petridis, analizzando l'album, riscontra che sia «incorniciato da dichiarazioni politiche impressionanti, che sono probabilmente la cosa migliore del progetto, [...] non coincidono con qualcosa nella musica stranamente inquietante: la chitarra graffiante stride con la linea di basso liquida, gli archi suonano stranamente tesi». In conclusione afferma che ci sia «un senso di disincanto distruttivo: opta per una rada disseminazione di campioni vocali, chitarra, una melodia in contrasto con il testo della canzone susseguita da code di archi nauseanti».<ref>{{Cita web|url=http://www.theguardian.com/music/2016/dec/01/john-legend-darkness-and-light-review|titolo=John Legend: Darkness and Light review – musical weirdness and lyrical bleakness|sito=the Guardian|data=2016-12-01|lingua=en|accesso=2021-03-22}}</ref>