Reverse engineering: differenze tra le versioni

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{{Sposta|Ingegnerizzazione inversa|"engineering" non si traduce solo come "ingegneria", il significato in questo caso è quello di "ingegnerizzazione" (vedi vocabolario capire cosa significhi), per cui sarebbe meglio spostare questa voce per essere più coerenti con la nostra lingua (https://www.treccani.it/vocabolario/reverse-engineering_%28Neologismi%29/). '''''Ulteriori commenti''''': discussione in corso: [[Discussioni progetto:Informatica#Ingegneria inversa]].}}
{{F|ingegneria|agosto 2009}}
'''''Reverse engineering''''' ('''"ingegnerizzazione inversa'''", '''"ingegneria inversa'''" o anche '''"reingegnerizzazione'''") è un [[anglicismo]] che indica quell'insieme di analisi delle funzioni, degli impieghi, della collocazione, dell'aspetto progettuale, geometrico e materiale di un manufatto o di un oggetto che è stato rinvenuto (ad esempio un reperto, un dispositivo, componente elettrico, un meccanismo, software).<ref>{{Treccani|reverse-engineering_(Neologismi)|Reverse engineering|v=x|volume=Neologismi|data=2008}}</ref><ref>{{Cita web |url=http://quequero.org/UIC_Faq#Che_differenza_c.27.C3.A8_tra_Cracking_e_Reverse_Engineering.3F |titolo=Che differenza esiste tra Cracking e Reverse Engineering |sito=Università Italiana Cracking |accesso=9 marzo 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090803180834/http://www.quequero.org/UIC_Faq#Che_differenza_c.27.C3.A8_tra_Cracking_e_Reverse_Engineering.3F |dataarchivio=3 agosto 2009 |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il fine può essere quello di produrre un altro oggetto che abbia un funzionamento analogo o migliore, o più adatto al contesto in cui ci si trova (''fitting''); un altro fine può essere, quello di tentare di realizzare un secondo oggetto in grado di interfacciarsi con l’originale.