Guerre pirriche: differenze tra le versioni

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{{Infobox conflitto
|Tipo = Guerra
|Nome del conflitto = Guerre pirriche
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È forse in seguito a questi eventi che [[Repubblica romana|Romani]] e [[Cartaginesi]] decisero di stipulare un trattato di alleanza contro il [[Pirro|comune nemico epirota]]. [[Polibio]] ci racconta infatti:
{{QuoteCitazione|Nel trattato [tra Roma e Cartagine] si confermavano tutti i precedenti accordi, ed in più si aggiungevano i seguenti: nel caso in cui uno dei due stati concludesse un patto di alleanza con [[Pirro]], entrambi erano obbligati ad inserire una clausola che preveda di fornire aiuto l'uno all'altro, qualora venisse attaccato nel proprio territorio; se uno dei due avrà bisogno di aiuto, i Cartaginesi dovranno fornire le navi per il trasporto e per le operazioni militari [...]; i Cartaginesi aiuteranno i Romani anche per mare se necessario, ma nessuno potrà obbligare gli equipaggi a sbarcare se non lo vorranno.|[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', III, 25, 1-5.}}
 
=== L'intervento in Sicilia (278-276 a.C.) ===
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== Conseguenze ==
A causa della sconfitta Pirro abbandonò la campagna d'Italia e tornò in Epiro, dove, non pago del grave prezzo in uomini, denaro e mezzi della sua avventura a Occidente, due anni dopo preparò un'altra spedizione bellica contro [[Antigono Gonata|Antigono II Gonata]]: il successo fu facile e Pirro tornò a sedersi sul trono macedone, dove morì di lì a poco mentre tentava di conquistare il [[Peloponneso]]. Taranto rimase sotto assedio altri tre anni, capitolando nel [[272 a.C.]], e di lì a poco tutto il resto dell'Italia meridionale passò nell'orbita dell'Urbe (Reggio fu presa nel [[271 a.C.]]): Roma aveva completato la sottomissione della Magna Grecia e la conquista di tutta l'Italia meridionale. In seguito alla vittoria romana la città di ''Maleventum'' divenne [[colonia romana|colonia]] ([[268 a.C.]]<ref>[[Eutropio]], ''[[Breviarium ab Urbe condita]]'', II, 16; e [[Fasti trionfali]] dove si dice: ''i consoli [[Publio Sempronio Sofo (console 268 a.C.)|Publio Sempronio Sofo]] e [[Appio Claudio Russo]] trionfarono sui [[Piceni]] nel [[268 a.C.]]''.</ref>) e ribattezzata ''Beneventum'' (da cui l'odierna [[Benevento]]), nome più adeguato alla felice circostanza.
{{QuoteCitazione|[I Romani] dopo aver condotto con valore la guerra contro Pirro ed averlo costretto ad abbandonare l'Italia insieme al suo esercito, continuarono a combattere e sottomisero tutte le popolazioni che si erano schierate dalla parte di quest'ultimo. Divenuti così i padroni della situazione, dopo aver assoggettato tutte quante le popolazioni d'Italia...|[[Polibio]], ''[[Storie (Polibio)|Storie]]'', I, 6, 7.}}
 
L'integrazione della Magna Grecia nel dominio della Repubblica Romana fu l'inizio di varie evoluzioni sociali per la città, che accoglieva così molti più greci con la loro cultura che avrebbe in seguito influenzato la stessa società romana.
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* {{cita libro| Giacomo| Devoto| wkautore=Giacomo Devoto| Gli antichi Italici| 1951|ed= 2| Vallecchi| Firenze}}
* [[Emilio Gabba]], ''La società romana fra IV e III secolo'', in {{cita libro|titolo=Storia di Roma. Vol. II/1|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1990|curatore=[[Arnaldo Momigliano]]; [[Aldo Schiavone]]|isbn=978-88-06-11741-2|cid=Gabba}}
* {{cita libro|nome=Pierre|cognome=Grimal|titolo=La civilisation romaine|editore=Flammarion|città=Parigi|annooriginale=1981|anno=1998|isbn=2-08-081101-0|lingua=francesefr|cid=Grimal}}
* {{cita libro| Marcel | Le Glay | Rome, Grandeur et Déclin de la République | 1990 ristampato nel 2005 | Ed Perrin || lingua=francesefr|isbn=2-262-01897-9|cid=M. Le Glay}}
* {{cita libro|cognome=Levi|nome=Mario Attilio|wkautore=Mario Attilio Levi|titolo=L'Italia nell'Evo antico|città=Padova|anno=1988|isbn=88-299-0329-9}}
* Domenico Musti, ''La spinta verso il Sud: espansione romana e rapporti "internazionali"'', in {{cita libro|titolo=Storia di Roma. Vol. I|editore=Einaudi|città=Torino|anno=1990|curatore=[[Arnaldo Momigliano]]; [[Aldo Schiavone]]|isbn=978-88-06-11741-2|cid=Musti}}