GCM-30: differenze tra le versioni
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| Riga 1: {{F|armi d'artiglieria|gennaio 2018}} {{ |Arma = Artiglieria navale |navale1= Riga 43: I [[Cannone|cannoni]] contraerei sono stati nel dopoguerra sensibilmente sottovalutati per loro efficacia complessiva nel difendere le [[Nave|Navi]] che li imbarcano. In effetti, i [[Missile|Missili]] antiaerei sono diventati il principale motivo di interesse e la primaria capacità di difesa delle navi è passata in sostanza ad essi, mettendo in condizioni di netta trascuratezza la componente artiglieresca, quasi come contrappasso rispetto alle navi tutte cannoni dell'era precedente. Il problema di fondo è che i missili dell'epoca post-bellica erano armi piuttosto rudimentali, con una serie di inconvenienti incredibili e che ne vanificavano la loro validità operativa. Uno di questi erano le prestazioni che inizialmente erano di poco superiori a quelle dei migliori cannoni. Anche quando vi furono miglioramenti radicali in termini di [[gittata]], l'affidabilità restava scarsa, la gittata minima non trascurabile, capacità di ingaggiare i bersagli [[aereo|aerei]] a bassa quota quasi inesistente e comunque solo a breve distanza.  I costi erano elevati, i tempi di reazione troppo alti per la velocità degli attacchi aerei a bassa quota. Non vi erano modi pratici di resistere ad un attacco di missili o anche aerei a pelo d'acqua. Inoltre il [[Forza peso|peso]] e l'ingombro dei sistemi di difesa aerea erano tali che per esempio, gli incrociatori Leahy, con oltre 6000 [[Tonnellata|tonnellate]] non avevano che 2 impianti di artiglieria leggera laterali, e nemmeno un hangar per un elicottero. Riga 53: Per riempire quella zona grigia che passa tra i cannoni da 20mm a puntamento manuale, che pesano al massimo 200-500 [[chilogrammo|kg]], e i CIWS da 20 o più [[millimetro|mm]] che pesano 6 tonnellate. E oltre, molti sistemi di complessità intermedia sono stati ideati, e la Oerlikon, con la sua tradizione di [[armi automatiche]] antiaeree non è rimasta senza proporre una serie di sistemi basati sulle sue tecnologie, come anche di soci esterni. Il sistema binato da 30 mm. GCM-A è stato sviluppato come uno dei sistemi più pesanti e potenti che potessero essere installati sulle navi senza pregiudicarne le caratteristiche di stabilità o di spazio libero. Esso si basa su una [[Torretta (cannone)|torretta]], con o senza operatore a bordo, con una buona dotazione di munizioni e 2 cannoni a puntamento ottico. Un sistema di stabilizzazione giroscopica permette di mirare e puntare con precisione grazie alla stabilità assicurata anche se solo su 2 assi. La riserva di munizioni è di 500 colpi, sufficienti per un'attività di fuoco vertente su diverse raffiche. La cadenza di tiro non è particolarmente elevata, come non lo è l'alzo, essendo limitato a 75 gradi, ma ha circa 10 gradi di depressione che ne permette anche l'impiego come arma antinave per compiti di polizia e sorveglianza navale. | |||