SMS Rheinland: differenze tra le versioni

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Il progetto della classe ''Nassau'' iniziò verso la fine del 1903 nel clima della [[Corsa anglo-tedesca agli armamenti navali|corsa agli armamenti navali tra Gran Bretagna e Germania]]; a quel tempo, le navi da battaglia iniziavano ad imbarcare batterie secondarie di calibro sempre maggiore, tra cui le italiane e statunitensi con cannoni da {{converti|20,3|cm}} e le britanniche con cannoni da {{converti|23,4|cm}} di calibro, che surclassavano le navi tedesche della [[Classe Deutschland (nave da battaglia)|Classe Deutschland]] dotate di cannoni da {{converti|17|cm}}. I progettisti tedeschi avevano inizialmente pensato di utilizzare batterie secondarie da {{converti|21|cm}}, ma relazioni di intelligence errate del 1904 che accreditavano alla futura [[classe Lord Nelson]] cannoni da {{converti|25,4|cm}} li portarono a considerare il progetto di una nave più potente, dotata solo di cannoni [[Dreadnought|grosso calibro]] considerando di installare otto cannoni da {{converti|28|cm}}. Nei due anni successivi, il progetto fu ingrandito ancora portando a dodici i cannoni installati, nel frattempo la Gran Bretagna aveva varato la {{nave|HMS|Dreadnought|1906|6}}.<ref>{{cita|Dodson|pp. 72–75}}.</ref>
La ''Rheinland'' aveva una lunghezza di {{converti|146,1|m|ft}}, un baglio massimo di {{converti|26,9|m|ft}} ed il pescaggio di {{converti|8,9|m|ft}}. Il dislocamento standard<ref group=Nota>Secondo [[Erich Gröner]], il tonnellaggio standard era calcolato come tra il "25% ed il 50% del carico massimo...ed [era] usato dalla marina tedesca dal 1882 come base per il calcolo delle prestazioni e della velocità."</ref><ref>{{cita|Gröner|p. ix}}.</ref> era di {{converti|18873|t|LT|abbr=on}}, e {{converti|20,53520535|t|LT|abbr=on}} a pieno carico. La nave era condotta da 40&nbsp;ufficiali ed 968&nbsp;marinai. La ''Rheinland'' manteneva la configurazione di tre [[Motrice alternativa|motori a vapore a tripla espansione]] su tre assi, alimentati da dodici [[Caldaia a tubi d'acqua|caldaie a tubi d'acqua]], rinunciando alle [[Turbina a vapore|turbine a vapore.]] Questa configurazione forniva alla ''Rheinland'' una potenza di {{converti|21699|PS|kW|lk=on|abbr=on|0}} che gli permetteva una velocità massima di {{converti|20|kn|lk=in}}. L'autonomia di crociera raggiungeva le {{converti|8300|nmi|lk=in}} alla velocità di {{converti|12|kn}}.<ref>{{cita|Gröner|p. 23}}.</ref> La scelta dei motori alternativi a vapore fu fatta sia dall'ammiraglio [[Alfred von Tirpitz]] sia dal ''Reichsmarineamt'', il dipartimento navale per le costruzioni; che nel 1905 affermava che "l'uso delle turbine nelle navi da battaglia non è consigliabile."<ref>{{cita|Herwig|pp. 59–60}}.</ref> Il fattore principale per tale decisione fu il costo: in quel periodo, la ditta [[Parsons Marine Steam Turbine Company|Parsons]] manteneva il monopolio brevettuale delle grandi turbine a vapore e richiedeva 1&nbsp;milione di [[Goldmark]] in [[royalty]] per ogni turbina installata. Le industrie tedesche non furono in grado di produrre autonomamente delle turbine a vapore per grandi navi fino al 1910.<ref>{{cita|Staff|pp. 23, 35}}.</ref>
 
La ''Rheinland'' portava dodici cannoni da [[28 cm SK L/45|{{converti|28|cm|in|abbr=on}} SK L/45]]<ref group=Nota>Nella marina imperiale tedesca la sigla, "SK" (Schnelladekanone) significava che il cannone era a tiro rapido, mentre "L/45" denota la lunghezza della canna in base la numero di calibri. In questo caso 45 volte il calibro di 0,28&nbsp;m, 12,6&nbsp;m. </ref><ref>{{cita|Grießmer|p. 177}}.</ref> in sei torrette binate disposte ad esagono. L'armamento secondario era formato da dodici cannoni da [[15 cm SK L/45|{{converti|15|cm|in|abbr=on|1}} SK L/45]] e sedici [[8.8 cm SK L/45|{{converti|8.8|cm|in|abbr=on|1}} SK L/45]], tutti montati in [[casamatta]].<ref>{{cita|Gröner|p. 23}}.</ref> Durante il suo servizio, due dei cannoni da 8.8&nbsp;cm furono sostituiti da analoghi pezzi montati su affusti brandeggiabili per la difesa antiaerea.<ref>{{cita|Hildebrand, Röhr, & Steinmetz|p. 239}}.</ref> Sulla nave erano installati sei [[Tubo lanciasiluri|tubi lanciasiluri]] da {{converti|45|cm|in|abbr=on|1}} posti al di sotto della [[linea di galleggiamento]]. Uno dei lanciasiluri era montato a prua, uno a poppa, e due per ogni murata, alle due estremità della [[Paratia anti-siluro|paratia antisiluro]].<ref>{{cita|Gardiner & Gray|p. 140}}.</ref> La corazza di murata era spessa {{converti|300|mm|abbr=on|1}} a mezzanave ed il ponte corazzato era spesso {{converti|80|mm|abbr=on|1}}. Le torrette erano protette da una corazza da 280 mm (11 in) e la torre di comando con uno spessore di {{converti|300|mm|abbr=on|1}}.<ref>{{cita|Gröner|p. 23}}.</ref>
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Dopo la battaglia dello Jutland, la flotta tedesca si impegnò in un'altra [[Azione del 19 agosto 1916|sortita]] il 18–22&nbsp;agosto, che avrebbe portato il [[I. Aufklärungsgruppe]] a bombardare la città costiera di [[Sunderland]] nel tentativo di attirare e distruggere gli incrociatori da battaglia britannici dell'ammiraglio Beatty. Dato che, dopo la battaglia dello Jutland, solo due incrociatori da battaglia tedeschi erano in condizioni operative, furono assegnate tre navi da battaglia al I. Aufklärungsgruppe: {{nave|SMS|Markgraf||2}}, {{nave|SMS|Grosser Kurfürst||2}}, e la {{nave|SMS|Bayern||2}} appena entrata in servizio. La Hochseeflotte, con in linea anche la ''Rheinland'',<ref>{{cita|Staff|p.24}}</ref> avrebbe seguito a distanza.<ref>{{cita|Massie|p. 682}}</ref> La Royal Navy venne a conoscenza della sortita e fece salpare la Grand fleet per intercettare le navi tedesche. Alle 14:35, Scheer fu avvisato dell'avvicinarsi delle navi britanniche, e non volendo affrontare di nuovo l'intera flotta britannica appena 11 settimane dopo la battaglia dello Jutland, si ritirò verso i porti tedeschi.<ref>{{cita|Massie|p. 683|Massie}}.</ref>
 
La ''Rheinland'' scortò una sortita delle torpediniere tedesche nel Mare del Nord del 25–26 settembre, poi partecipò ad una sortita del 18–20 ottobre. All'inizio del 1917, fu assegnata alla sorveglianza del [[Baia Tedesca|golfo di Germania]]. DivenneDurante insubordinatai permesi ladi cattivaluglio qualitàed delagosto, vittosi neiverificarono mesiatti di luglioinsubordinazione edper agostola cattiva qualità del vitto. La nave non partecipò all'[[Operazione Albion]] contro la Russia, ma stazionò nel Mar Baltico occidentale per prevenire un eventuale azione britannica in soccorso dell'alleato russo.<ref>{{cita|Staff|p. 31}}</ref>
 
==== Spedizione in Finlandia ====
[[File:SMS Westfalen LOC 25466u.jpg|thumb|SMS ''Westfalen'']]
Nel febbraio del 1918 la marina tedesca decise di inviare una spedizione in Finlandia in appoggio delle unità dell'esercito tedesco che stavano per intervenire nella [[guerra civile finlandese]]: la [[Guardia Bianca (Finlandia)|Guardia Bianca]] lottava per mantenere un governo conservatore libero dall'egemonia della nascente [[Unione Sovietica]] mentre la [[Guardia Rossa (Finlandia)|Guardia Rossa]] voleva instaurare una repubblica dei [[soviet]]. Il 23 febbraio, due navi della classe Posen, la ''Westfalen'' ed la ''Rheinland,'' furono assegnate alla ''Sonderverband Ostsee'' (unità speciale del Mar Baltico) ed<ref>{{cita|Ganz|pp. 85–86}}.</ref> imbarcaronoimbarcando il 14º battaglione [[Cacciatore (soldato)|Jäger]]. Il mattino dopo di diressero verso le [[isole Åland]] che avrebbero costituito la base avanzata da cui doveva partire l'azione per l'occupazione del porto di [[Hanko]]. Da Hanko, la spedizione tedesca avrebbe attaccato la capitale [[Helsingfors]]. L'11 aprile, la nave''Rheinland'' partì dallisoladall'isola di Ålands dirigendosi verso [[Helsinki]], per poi proseguire verso [[Danzica]] per rifornirsi. Tuttavia, avvolta da una fitta nebbia, si arenò presso l'isola di [[Lagskär]] alle 07:30. Due marinai perirono nell'urto e la nave subì gravi danni. Lo laLa controcarena fu danneggiata e tre compartimenti delle caldaie furono allagati. I tentativi di disincagliarla del 18–20 aprile furono infruttuosi. L'equipaggio fu evacuato per armare la veccia nave pre-dreadnought {{nave|SMS|Schlesien|}}. L'8 maggio, una nave gru fu inviata da Danzica; furono rimosse le batterie principali, parte della corazza delle torri, della cittadella e della prua per un peso di oltre {{converti|6400|MT|sp=uslt}}, più di un terzo della sua stazza normale, così, con l'aiuto di alcune chiatte, il 9 maggio, fu liberata dalla secca.<ref>{{cita|Staff|p. 31}}</ref> La nave fu rimorchiata a [[Mariehamn]] dove furono effettuate delle riparazioni essenziali.<ref>{{cita|Staff|pp=31–32}}</ref> Il 24 luglio la nave fu inviata a Kiel con due rimorchiatori; dove arrivò in tre giorni. Le riparazioni furono valutate non convenienti e il 4 ottobre fu destinata a Kiel come nave caserma.<ref>{{cita|Staff|p=32}}</ref>
 
=== Destino finale ===
In seguito alla resa della Germania nel novembre 1918, la maggior parte delle navi appartenenti alla Hochseeflotte, sotto il comando del contrammiraglio [[Ludwig von Reuter]], furono condotte presso la base navale britannica di Scapa Flow.<ref name="cita-Hore-p67">{{cita|Hore|p. 67}}</ref> Mentre alla ''NassauRheinland'' ed alle sue tre pari classe, insieme alle quattro navi della classe ''Nassau[[Classe Deutschland (nave da battaglia)|classe Deutschland]].'', fu concesso di rimanere nei porti tedeschi durante i negoziati.<ref name="cita-Hore-p67"/><ref>{{cita|Staff (Volume 1)|pp. 26–46}}.</ref> La mattina del 21 giugno, la flotta britannica lasciò Scapa Flow per condurre delle esercitazioni in mare, e alle 11:20 Reuter trasmise l'ordine alle sue navi di autoaffondarsi.<ref>{{cita|Herwig|p. 256}}.</ref> Di conseguenza, le quattro navi della classe ''Nassau'' furono trasferite alle potenze Alleate in riparazione delle navi affondate a Scapa Flow.<ref name="cita-Hore-p67"/> La ''Rheinland'', che fu radiata dalla flotta il 5 novembre 1919 e ceduta agli alleati.<ref>{{cita|Gröner|p. 24}}</ref>
Il 28 giugno 1920 fu venduta ad un cantiere di [[Dordrecht]] per essere demolita.<ref>{{cita|Staff|p=32}}</ref><ref>{{cita|Gröner|p. 24}}</ref> Fu trainata presso il cantiere il 29 luglio e demolita l'anno seguente. La campana della ''Rheinland'' è conservata presso il museo [[Military HistoryMilitärhistorisches Museum ofder theBundeswehr|''Militärhistorisches Museum der Bundeswehr'']] dia [[Dresda]] .<ref>{{cita|Gröner|p. 24}}</ref>
== Note ==