Alimento: differenze tra le versioni

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I più frequenti problemi causati alla salute dal consumo alimentare sono di origine [[Microbiologia alimentare|microbiologica]]. I batteri della [[salmonella]], per esempio, sono una delle cause più diffuse di malattie, specialmente a causa della scarsa cottura del [[Gallus gallus domesticus|pollo]] e delle [[uovo (alimento)|uova]]. La cosiddetta "intossicazione alimentare", è generalmente causata da [[batterio|batteri]], da [[tossina|tossine]], da [[virus (biologia)|virus]], e da [[parassita|parassiti]]. Ogni anno, circa 7 milioni di persone soffrono di intossicazione alimentare{{cn}}. I due fattori più comuni che conducono alla malattia alimentare batterica sono la contaminazione trasversale di alimenti pronti, ed il controllo improprio della temperatura degli alimenti crudi.
 
Più raramente, può anche accadere che l'alimento sia contaminato chimicamente: per esempio da scorretto immagazzinaggio, o dall'uso di saponi e di disinfettanti non appropriati. L'alimento può anche essere alterato da una vasta gamma di corpi estranei provenienti dalla fabbricazione, a seguito cottura, dall'imballaggio, dalla distribuzione o dalla vendita. Questi corpi estranei possono includere parassiti, capelli, estremità di sigaretta, trucioli e tutti gli altri agenti inquinanti. In ogni caso tutti gli alimenti vanno incontro a una progressiva ed inevitabile trasformazione dal punto di vista chimico, microbiologico, fisico, organolettico e strutturale nel tempo, in accordo alla [[Prima Legge di Parisi della Degradazione Alimentare]].
 
L'intossicazione alimentare è stata riconosciuta come malattia dell'uomo fin da [[Ippocrate di Coo|Ippocrate]].<ref>Hippocrates, ''On Acute Diseases''.</ref> L'alimento contaminato o alterato posto in vendita, era un fatto comunemente accettato, fino a quando venne introdotta l'igiene e la refrigerazione. La scoperta delle tecniche per la [[Sterilizzazione degli alimenti|sterilizzazione]] batterica usando il calore ed altri studi microbiologici, ([[Louis Pasteur]]), hanno contribuito ad ottenere la moderna qualità moderna, oggi presente nelle nazioni sviluppate. Ciò è stato ulteriormente sostenuto tramite il lavoro di [[Justus von Liebig]], che ha contribuito allo sviluppo di tecniche per l'immagazzinaggio dell'alimento e di metodi moderni di conservazione. Durante gli anni più recenti, una miglior comprensione delle malattie causate dagli alimenti ha condotto allo sviluppo sistematico di moderne metodologie quali l'analisi dei rischi ede i punti di controllo critici (HACCP), in grado di ridurre il pericolo contaminazioni.
 
==== Allergie ====
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==Il diritto al cibo==
Secondo lo studioso Andrea Braggio<ref>Andrea Braggio, ''Ogni classe è un piccolo mondo: elementi di pedagogia della condivisione'', ''Dialegesthai''. Rivista telematica di filosofia, anno 14 (2012) </ref> la [[commercializzazione]] avrebbe trasformato l'uomo in un numero, un indefinito dato statistico, una pedina sulla scacchiera delle forze di mercato e dei profitti aziendali. La commercializzazione dei concetti, dei valori, dei modi di guardare il mondo avrebbe permeato tutti gli aspetti della vita. L'economia commerciale e la necessità dei profitti sarebbero diventati la norma in politica, nella salute, nell'istruzione e nei trasporti.
A suo giudizio, l'uomo vede e valuta ora il mondo attraverso il prisma difettoso dei mercati e in ciò risiederebbe il suo sprofondamento nell'infelicità, nel credere per esempio che la gioia passi attraverso il possesso di oggetti o che tutto abbia un prezzo. Incapace di emergere pienamente, il grande potenziale di ogni uomo sarebbe bloccato dall'attuale sistema economico e dai suoi valori di riferimento. La vita delle persone sarebbe sotto il dominio delle logiche di un mercato che però non avrebbe alcun riguardo né dell'uomo né dell'ambiente in cui l'uomo vive.
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La mancanza della condivisione può generare un senso di insoddisfazione e di vuoto a cui si tenta di reagire attraverso i consumi.
La [[filosofia della condivisione]] ritiene però che un numero sempre maggiore di individui in tutto il mondo si starebbe accorgendo che il benessere si raggiunge solo in parte con la disponibilità di beni e molto di più organizzando il tempo in modo da lasciare più spazio alle relazioni familiari e sociali. Emerge l'idea di poter vivere una vita più appagante dove per esempio il gusto della bella opera prevali sull'efficienza produttivistica in una società dove sia affermato il primo fondamentale diritto da tutelare: il diritto al cibo.
I filosofi della condivisione ritengono che sia necessario un sistema alimentare sano per affrontare le sfide urgenti del nostro tempo. I costi crescenti dell'energia e del cibo, un clima che cambia, minori riserve di acqua, una popolazione in crescita e il paradosso della fame e dell'obesità diffuse impongono un approccio radicalmente diverso al cibo e all'agricoltura.
 
Il sistema alimentare deve essere riorganizzato sulla base della salute: per le comunità, per le persone, per gli animali e per il mondo naturale. La qualità del cibo, e non soltanto la sua quantità, dovrebbe orientare l'agricoltura. Il modo in cui l'uomo produce, distribuisce e prepara il cibo deve onorare le diverse culture, fornendo non solo un sostentamento ma anche giustizia, bellezza e piacere.<ref>R. Bunch, ''Two Ears of Corn: A Guide to People-Centered Agricultural Improvement'', World Neighbors, Oklahoma City, 1985; O. de Schutter, ''Building Resilence: A Human Right Framework for World Food and Nutrition Security. Promotion and Protection of All Human Right, Civil, Political, Economic, Social and Cultural Rights, Including the Right to Development'', Human Right Council, Nazioni Unite, Ginevra 2008.</ref>