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* Il canone XV del [[Concilio di Nicea I]] (325 d.C.) introduce il divieto per i diaconi, i presbiteri ed i vescovi, di trasferirsi da una diocesi ad un'altra. Ciò viene interpretato in modo da vietare ai vescovi e al clero non romano l'accesso al soglio pontificio. Quest'interpretazione fu spesso disattesa (ad esempio, con [[papa Formoso]]) e poi rigettata. Il canone fu, poi, formalmente e sostanzialmente, abolito.
* [[Giustiniano]] (527-565) nel [[557]] (l'anno dopo l'elezione di [[Pelagio I]]) sottomette l'elezione del papa all'approvazione imperiale, senza la quale l'eletto non può essere consacrato. Rimarrà in vigore, anche se non confermata ufficialmente, fino al 731 (Gregorio III)<ref>{{treccani|papato_(Enciclopedia-Italiana)|Papato}}</ref>. [[Giustiniano II Rinotmeto|Giustiniano II]] stabilisce che la richiesta di approvazione debba essere presenta all'[[Esarcato d'Italia|esarca d'Italia]], il plenipotenziario dell'imperatore nella penisola. L'Esarcato rimane in essere fino all'anno [[751]].
* In seguito il papa èfu eletto dal clero e dal popolo romano (cioè dalle famiglie aristocratiche) sotto il controllo del potere civile. oLa della''[[Constitutio pressioneromana]]'' (824) stabilì infatti che l'elezione papale avviene con il consenso dell'[[Imperatore del Sacro Romano Impero]] e alla presenza di fazionisuoi rappresentanti. Le prerogative imperiali furono riconfermate da [[Ottone I di Sassonia|Ottone I]] con il ''[[Privilegium Othonis|Privilegium]]'' promulgato a Roma politiche(962).
* [[Papa Nicola II|Nicola nelII]] (1058-1061) fu l'ultimo pontefice ad essere 1059nominato con lail bollabeneplacito ''Indel Nominesovrano Domini''regnante. riservòDopo di lui l'elezione aidel solipapa fu riservata a un collegio di [[cardinale vescovo|cardinali vescovi]], che in quel periodo erano in numero di sette.<ref name=Piazzoni117/>
* Nel 1179 Alessandro III estese l'elezione a tutti i cardinali;<ref name=Piazzoni130/> (Canone ''Licet de evitanda discordia'' del [[concilio Lateranense III]]) l'eletto doveva raccogliere i 2/3 dei voti.
* Il Conclave venne di fatto istituito da [[papa Gregorio X]] che, di certo memore di quanto accaduto a [[Viterbo]] durante la sua elezione, promulgò la [[Costituzione apostolica]] ''[[Ubi Periculum]]'' nel corso del [[Concilio di Lione II]] ([[1274]])<ref name=Piazzoni150/>. In sintesi, si stabiliva che i cardinali elettori, ciascuno con un solo accompagnatore, dieci giorni dopo la morte del papa, si riunissero in una grande sala del palazzo ove risiedeva il papa defunto e fossero lì segregati; qualora dopo tre giorni non fosse avvenuta l'elezione, ai cardinali sarebbe stato ridotto il vitto ad una sola portata per pasto; dopo altri cinque giorni il vitto sarebbe stato ulteriormente ridotto a pane, vino ed acqua; inoltre, durante tutto il periodo della [[Sede vacante]] le rendite ecclesiastiche dei porporati erano trasferite nelle mani del [[Camerlengo (Chiesa cattolica)|Camerlengo]], che le avrebbe poi messe a disposizione del nuovo papa.<ref name=Piazzoni151/><ref>Cesare Pinzi:''Storia della Città di Viterbo'', Roma, Tip. Camera dei Deputati, 1889 -lib. VII, pagg.269 e segg.-. L'attento testo del Pinzi riporta moltissimi brani della ''Ubi Periculum'' ed indica anche il punto preciso dei ''Decretalia'' di [[papa Bonifacio VIII]] (lib. VI, tit.4, cap.3) ove si trova il testo manoscritto della Costituzione apostolica.</ref>