Imperialismo statunitense: differenze tra le versioni
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Spostamento da Dottrina Monroe |
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Le origini del fenomeno sono da rintracciarsi nella [[guerra messicano-statunitense]] nel [[1846]]. Dopo la [[guerra ispano-americana]] a partire dal [[1898]], con l'ingresso degli Stati Uniti sulla scena della [[politica]] mondiale, i termini "imperialismo americano" ed "espansione imperialistica americana" divennero sempre più diffusi.
== Sinossi storica ==
== La situazione socio-economica negli USA nel XIX secolo ==
{{Vedi anche|Storia degli Stati Uniti d'America (1865-1918)|Storia del colonialismo in America|Far west}}
[[File:Mitchell A New Map of Texas, Oregon, and California 1846 UTA.jpg|thumb|''A New Map of Texas, Oregon, and California'', [[Samuel Augustus Mitchell]], 1846]]
[[File:Mexico nebel.jpg|thumb|upright=1.3|[[Guerra messicano-statunitense|Occupazione americana di Città del Messico]] nel 1847]]
L'esistenza fin dai primi insediamenti coloniali, di una frontiera mobile verso l'ovest, costituiva la base delle peculiarità qualificanti della storia degli Stati Uniti. La continua disponibilità di terre libere aveva significato, per la storia statunitense, la possibilità di una costante diffusione del potere economico e quindi del potere politico. Nella sua [[tesi della frontiera]] [[Frederick Jackson Turner]] affermò infatti che: "l'esistenza di una superficie di terre libere e aperte alla conquista, la sua retrocessione continua e l'avanzata dei coloni verso occidente, spiegano lo sviluppo della nazione americana.[...] a quattro secoli dalla scoperta dell'America, la frontiera si è chiusa, e con essa si è chiuso il primo periodo della storia americana".
In un articolo pubblicato nel 1896 affermò inoltre: "Per quasi tre secoli il fattore dominante della vita statunitense è stata l'espansione. Con l'occupazione della costa del Pacifico e delle terre libere, questo movimento si è arrestato".<ref>Alberto Aquarone, ''Le origini dell'imperialismo americano: da McKinley a Taft (1897-1913)'', Bologna, il Mulino, 1973, p.18</ref> L'ideologia espansionistica della frontiera mobile aveva quindi radici antiche e trovava ragioni anche nell'imponente [[flusso migratorio]] in accoglienza, percepito come prova inconfutabile della superiorità politica, economica, sociale degli Stati Uniti. Dato che nell'immaginario collettivo, la nazione era considerata terra privilegiata di libertà, democrazia e prosperità, era facile pensare che la sua espansione non potesse che configurarsi come ulteriore diffusione di questi diritti e benefici e che quindi, anche la sua lotta per la conquista di un dominio sempre più vasto non dovesse essere considerata come avidità di potenza e di ricchezza dalle nazioni europee, etichettate come coloniali e sfruttatrici.
=== L'inizio della politica interventista statunitense ===
Dalla fine del XIX secolo in poi, gli Stati Uniti diedero un carattere [[Imperialismo|imperialista]] alla dottrina Monroe e cominciarono a rafforzare la sua influenza militare, economica e politica nella regione caraibica, anche attraverso interventi militari. L'obiettivo è quello di trasformare il Mar dei Caraibi in un ''[[mare nostrum]]'' per la sua importanza strategica.<ref name=":1">Leslie Manigat, L’Amérique latine au XXe siècle,1889-1929</ref>
Tra il 1891 e il 1912 eseguono una serie di interventi militari: 1891, [[Haiti]]; 1895, [[Nicaragua]]; 1898, [[Porto Rico]] e [[Cuba]]; 1899, Nicaragua; 1902, [[Venezuela]]; 1903, [[Repubblica Dominicana]] e [[Colombia]]; 1904, Repubblica Dominicana e [[Guatemala]]; 1906-1903, Cuba; 1907, Repubblica Dominicana; 1909-1910, Nicaragua; 1910-1911 [[Honduras]]; 1912, Cuba, Nicaragua e Repubblica Dominicana (al di fuori dei Caraibi, nel 1891 vengono intraprese azioni militari contro il [[Cile]]).<ref name=":1" />
Praticando la "diplomazia del dollaro", realizzano interventi finanziari che portano all'istituzione di controlli americani sulle finanze di diversi stati (Honduras, Nicaragua, Repubblica Dominicana, Haiti). Hanno acquisito territori come Puerto Rico dopo la guerra contro la [[Spagna]] nel 1898, e le [[Isole Vergini]], acquistate dalla [[Danimarca]] nel 1917. Alcuni Stati sono posti sotto uno status vicino al protettorato, come Cuba, in virtù dell'[[emendamento Platt]] e dell'acquisizione della [[Base navale di Guantánamo]], e [[Panama]], in virtù della costituzione panamense (redatta con la partecipazione del console americano) e del dispiegamento permanente delle forze americane nell'area del canale.<ref name=":1" />
== Episodi storici ==
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