Il primo a narrare la storia di Vortigern fu nella prima metà del [[VI secolo]] lo [[storiografia|storico]] [[Gildas]] nel ''[[De Excidio et Conquestu Britanniae]]'', che racconta come tutti i consiglieri, in accordo col grande"''superbus tirannotyrannus''" (Gildas chiama Vortigern con questo aggettivo, che significa Tiranno superbo), fecero l'errore di invitare i feroci Sassoni a stabilirsi in Britannia. Secondo Gildas, all'inizio nella parte orientale dell'isola si stabilì solo un piccolo gruppo di mercenari, invitati dal [[tiranno]]. Ma costoro chiamarono ben presto altri loro conterranei e così la [[Colonia (insediamento)|colonia]] crebbe. Alla fine i Sassoni chiesero più terre e quando queste gli furono rifiutate ruppero il trattato e saccheggiarono le terre dei [[Romano-Britannici]]. Non è chiaro se Gildas abbia o meno menzionato esplicitamente Vortigern. Sebbene gran parte delle edizioni moderne della sua opera omettano questo nome, ci sono almeno due [[manoscritto|manoscritti]] che lo menzionano: nel Manoscritto 162 del [[XII secolo]] conservato nell'Avranches public library si parla di ''superbo tyranno Vortigerno'' e nel Manoscritto Ff. I.27 del [[XIII secolo]] conservato nella Cambridge University Library si parla di ''Gurthigerno Brittanorum duce''. Il fatto che [[San Beda il Venerabile|Beda]] menzioni questo nome rende probabile che anche Gildas lo fece. I dettagli che Gildas fornisce nel racconto, come quello che all'inizio i Sassoni giunsero con tre [[nave|navi]] da [[guerra]], fanno presupporre anche l'uso da parte sua di fonti anglosassoni. Gildas non definisce mai Vortigern re della Britannia. Lo chiama tiranno, ma non attribuisce solo a lui la decisione di chiamare i Sassoni, ma parla di un consiglio. Ciò farebbe pensare alla presenza di un governo basato sulla rappresentanza di tutte le ''[[civitates]]'' britanniche o per lo meno di parte di esse. Inoltre, Gildas non dipinge a tinte fosche Vortigern e non lo vede come figura malvagia, accusandolo solo di aver avuto scarso giudizio. Il trattato di Gildas, del [[540]] ha il pregio di esser quasi contemporaneo agli eventi narrati, ma non è ritenuto molto accurato e preciso dagli storici, in quanto, esistono prove archeologiche inconfutabili di un arruolamento di mercenari sassoni già tra il [[260]] ed il [[340]] come testimoniato da resti di capanne datate col radiocarbonio, di tipica fattura germanica alla foce del [[Tamigi]], quindi in piena epoca romana. Inoltre, un primo contingente di sassoni venne accolto per respingere gli irlandesi dal [[Galles]] nel [[408]]-[[411]].