E-st@r-II: differenze tra le versioni

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{{titolo minuscolo}}
{{Infobox missioneMissione spaziale
|nome_missione=e-st@r-II
|programma=http://www.esa.int/Education/CubeSats_-_Fly_Your_Satellite Fly-your-Satellite!
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Oltre ad e-st@r altri due CubeSats 1U ([http://space.skyrocket.de/doc_sdat/aausat-3.htm AAUSAT 4], [http://space.skyrocket.de/doc_sdat/oufti-1.htm OUFTI 1] ) erano stipati a bordo della Soyuz. Questi piccoli satelliti, ciascuno dei quali misura appena 10×10×11 cm, sono stati sviluppati da team di studenti universitari attraverso programmi dell'ESA.
 
e-st@r-II è il successore di [[e-st@r]], il primo [[CubeSat]] italiano e il primo satellite del [[Politecnico di Torino]] ad essere inserito in orbita.
 
Più di 30 studenti hanno lavorato su questo progetto, con l'opportunità unica di esperienza pratica su applicazioni spaziali. e-st@r-II dimostrerà la capacità di determinare e controllare attivamente il proprio assetto grazie a un sistema attivo autonomo basato su azionamento magnetico(ADCS). La fase iniziale prevede il sistema disattivato lasciando il satellite nel suo moto libero, senza alcuna stabilizzazione. L'ADCS inizia il suo lavoro comandato dalla stazione di terra (GCS), che controlla le [[velocità angolare|velocità angolari]] e l'assetto del satellite.
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Il computer di bordo (OBC) è un [[sistema embedded]] ed usa un [[sistema operativo]] [[sistema real-time|real-time]].
 
Il sistema di comunicazione utilizza un microcontrollore [[PIC (microcontrollore)|PIC]], usato come nodo di controllo, e comunica con la GCS in [[Packet Radio |packet]] a 1200 [[Baud]], modulato in [[AFSK]], alla frequenza di {{tutto attaccato|437,445 MHz}} con una potenza di {{tutto attaccato|0,5 W}}, trasmettendo ogni due minuti. Qualora il satellite rivelasse failure nei suoi sistemi comunica in CW, in [[codice morse]], sempre con la potenza di {{tutto attaccato|0,5 W}}. Le frequenze sono state assegnate ai [[Cubesat]] dall'[[Agenzia Spaziale Europea|ESA]], si tratta di frequenza amatoriali.
 
e-st@r-II ha iniziato la trasmissione dei segnali verso la Terra circa 30 minuti dopo l'attivazione, come da normativa.
 
I segnali di e-st@r-II possono essere ascoltati da chiunque con apparecchiature radioamatoriali comuni. Il team che ha sviluppato il satellite ha aperto un bando di competizione sul proprio sito invitando la comunità radioamatoriale mondiale all'ascolto del satellite ed all'inoltro dei pacchetti ricevuti alla GCS del Politecnico di Torino.